La domenica arrivò presto e con lei anche il compleanno di Zayn. Gli avevo comprato una felpa di marca e un pacchetto finto di sigarette per fargli uno scherzo.
Eravamo tutti a casa sua. Liam aveva accettato di venire ed ero più emozionato io del festeggiato. Io e Ed eravamo da lui fin dalla mattina, il pomeriggio arrivò Louis mentre Liam era leggermente in ritardo.
Era già un brutto segno.
Louis non mi aveva nemmeno salutato e lo capivo. Il castano indossava una semplice felpa della Adidas e i soliti jeans neri, io mi ero vestito come ogni giorno, Ed anche e poi c'era Liam. Appena lo vidi entrare rimasi a bocca aperta. Capivo quando Zayn mi diceva "Liam è un figo da stupro".
Ora lo capivo molto bene.
Indossava dei jeans neri con una cintutra marrone scuro, una camicia nera con i bottoni tutti allacciati. Sopra aveva una semplice felpa color rosso scuro. In mano teneva una piccola borsa di carta bianca con una marca di gioielli. Sembrava una costosa e per questo pensai subito ad un qualcosa di prezioso.
Zayn lo salutò alla porta con un bacio sulla guancia. Lo vedevo tremare dall'emozione e mi venne istintivamente da sorridere. Salutò anche noi e poi ci sedemmo tutti sul divano. Zayn aveva aperto solo il regalo mio e di Ed, Louis se l'era dimenticato a casa quindi mancava solo Liam no? Il moro non disse nulla all'invitato, doveva essere lui a dargli il regalo.
Guardammo un film che durò fino a sera, dopo io e il rosso dovevamo tornare a casa mentre Louis andava da Harry. Che strano no? Ormai Tomlinson abitava in quella casa. Liam restava da Zayn per la sera e chissà magari anche per la notte.
Payne non aveva dato il regalo a Malik, ma aveva aspettato che noi ce ne andassimo per darglielo. Questo era scontato.
Per un pezzo della strada io e Ed parlammo normalmente finché lui non parlò troppo, come il suo solito.
"Niall alla fine com'è andata venerdì?"
"Cosa c'era venerdì?"
"Non sei andato a dormire da Harry?"
Era tranquillo. Peccato che c'erano orecchie che non potevano sentire. Gli diedi una gomitata e gli lanciai uno sguardo per fargli capire che non doveva mettere in tavola quel discorso. Infatti cercai una via di fuga.
"Comunque-"
"Lo so che sei andato a dormire da Harry venerdì, non serve che me lo nascondi."
Avevo gli occhi azzurri del ragazzo puntati addosso e mettevano paura perché sembravano piuttosto arrabbiati. Non risposi ma ci fermammo dato che il castano doveva prendere l'autobus per andare a casa del riccio. Continuò lui mentre lo aspettavamo.
"Senti, so che sei andato a dormire da lui, so che lui è venuto a dormire da te quando c'era suo padre. Ci parlo io con la sorella di Harry sai? Ed è da lei che scopro che tu e lui nascondete qualcosa. Ma sappi che io conosco Harry da ormai cinque anni, pensi davvero che un coglione che ha appena scoperto di essere omosessuale fa colpo su di lui? Io ci ho messo un anno e in quel lasso di tempo ho fatto di tutto per conquistarlo. Tu non hai fatto niente e non ti meriti un qualcuno come lui sai? Prova a portarmelo via e credimi che quando ti guarderai allo specchio non ti riconoscerai nemmeno da quanti pugni ti darò. Sta a te decidere."
Non avevo il coraggio di rispondere a nulla. Quella era la mia unica debolezza, quando qualcuno si arrabbiava con me, anche se aveva torto io non riuscivo a contrastarlo. Per un attimo mi passò per la testa l'immagine di Louis che mi dava un pugno e sembrava così vera che girai la testa di lato, guardando in basso. Sentivo che le gambe non mi tenevano più in piedi, mi pareva di cadere dopo quelle minacce ma per fortuna Ed mi difese.
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The Irish boy. || Narry Storan
FanfictionDal capitolo 2: Quegli occhi verdi come lo smeraldo mi fecero incantare e rimanere qualche secondo immobile. Non guardai però solo gli occhi, ma anche i ricci, le labbra, le fossette, tutto. Mi risvegliarono solo un paio di mani che si posarono su...