39. Punizione.

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Chi vinse? Harry, ovvio.

Ma io anche pensavo di poter vincere contro di lui e speravo di poter fare l'attivo? Sono un grande sognatore.

In ogni caso, due giorni dopo decimo l'esibizione per quel concorso e riuscimmo a vincere un piccolo premio che non era nulla di che.

Quella sera tutte le ragazze della spiaggia avevano puntato Harry che con la sua voce le aveva incantate, ma per fortuna il riccio si sentì stanco alle undici quindi decidemmo di tornare nel nostro appartamento. Eravamo soli, tutti gli altri erano rimasti alla festa mentre io seguii Harry per non lasciarlo solo.

Appena entrammo in casa andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Lo bevetti e andai nella nostra camera dove Harry era seduto sul letto a guardarmi.

"Che c'è?"

Lo guardai confuso e accennai una risata.

"Tu mi devi qualcosa sai?"

"Cosa ti devo Harry?"

"Ti ricordi quella scommessa di qualche giorno fa sulla partita in spiaggia?"

Deglutii mentre cercai nell'armadio un paio di boxer puliti dato che quelli che avevo sotto il costume erano ancora un po' bagnati, inoltre dovevo farmi la doccia prima di andare a dormire. Cosa voleva fare?

"Harry mi devo fare la doccia non possiamo fare un altro giorno?"

Dissi senza girarmi ma poco dopo sentii le mani calde del riccio accarezzarmi i fianchi fino a scivolare sul ventre. Scese ancora fino a prendermi il cavallo da sopra il costume.

Trattenni il respiro per un attimo ma poi appoggiai una mano sull'anta dell'armadio sentendo la sua voce sensuale sussurrarmi all'orecchio poche e semplici parole.

"Ho vinto io quindi decido io quando e cosa farti piccolo"

Deglutii e arrossii di colpo appena lui tolse la mano solo per abbassarmi il costume e l'intimo nello stesso momento. La canottiera non ce l'avevo perché l'avevo dimenticata in spiaggia ma comunque una delle ragazze se la sarebbe ricordata.

Dopo essermi tolto le infradito, con i piedi riuscii a togliermi gli indumenti scivolati sulle caviglie fino a spostarli di lato.

Inarcai la schiena appena una mano di Harry si spostò sul mio membro e l'altra sul mio petto a stringermi. Intanto si attaccò completamente a me da dietro, facendomi sentire la sua eccitazione oltre il costume che indossava. Mi vennero i brividi a sentire anche le sue labbra baciarmi il collo e la sua mano muoversi facendomi gemere.

"N-non ero stanco?"

Appoggiai entrambe le mani sull'anta dell'armadio e mi venne naturale aprire le gambe leggermente.

"Era tutta una scusa per rimanere solo con te.. Le ragazze torneranno appena alle due abbiamo tempo"

Andiamo a quelle sue parole e chiusi gli occhi quando Harry spinse il bacino verso il mio fondoschiena facendomi gemere con voce più alta.

Mi prese poi per mano facendomi girare e buttandomi sul letto con poca dolcezza. Mi misi seduto appoggiato alla testiera del letto con le gambe strette ma poi lui mi costrinse a distendermi e mi tenne i polsi con una mano sola sopra la testa. Iniziò a baciarmi con sensualità e piano piano mi mollò i polsi per scendere ad accarezzarmi tutto il corpo, stringendomi particolarmente i fianchi e le cosce. Io spostai le braccia sulla sua schiena fino a scendere per togliergli il costume e i boxer ma lui mi bloccò alzandosi in ginocchio. Si legò i capelli e si tolse tutti gli indumenti che aveva addosso. Abbassai lo sguardo e notai che era non poco eccitato, mi aspettavo che mi aprisse le gambe ma in realtà si alzò dal letto.

The Irish boy. || Narry StoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora