6. La scimmia.

1.5K 99 35
                                    

Guardammo la partita di Louis e io pensavo costantemente a quello che mi aveva detto Harry su Ed. Non avrei mai pensato ad una persona del genere e infatti non lo pensai all'inizio.

Il giorno dopo tornai a scuola dato che era lunedì ed era la prima settimana di scuola vera, dove si finiva ogni giorno alle due del pomeriggio. Un orario stressante, ma almeno il lunedì e il venerdì si entrava alle nove.

Le prime due ore non potevano che essere di ginnastica.

Okay, era lunedì. E io odio il lunedì. Okay, c'era ginnastica e la scimmia che già mi stava antipatica. E io odio la ginnastica.

Una giornata perfetta insomma no?

Arrivai a scuola assieme a Louis dato che l'avevao incontrato alla fermata dell'autobus. Mi diede qualche dritta sulla prima lezione di ginnastica.

"Okay, Niall. Ascoltami attentamente e segui quello che ti dico. La scimmia non sa pronunciare i nomi, il mio l'ha imparato solo l'anno scorso dopo tre anni. Il tuo non lo imparerà prima del tuo diploma. Se ti chiama Neil, o Naigel, tu non devi dirglielo che ha sbagliato altrimenti diventa nervosa e inizia a sclerare contro di noi. Poi, ai novellini di solito all'inizio fa fare una corsa in più degli altri appunto perché sono novellini e si devono abituare al ritmo."

Lo ascoltai serio, salendo le scale della scuola verso la classe. Appoggiammo lo zaino e prendemmo solo il sacchetto della ginnastica. Una volta in palestra, seguii Louis negli spogliatoi dove c'erano già tutti gli altri a cambiarsi.

Mi misi in un angolino libero, salutando gli altri con un sorriso o con un semplice "Ciao". Mi cambiai in fretta, notando ogni tanto gli occhi di Ed puntati su di me per chissà quale motivo. Mi infilai la maglietta e i pantaloncini. Cambiai le scarpe e aspettai Louis, intento a sistemarsi i capelli in bagno. A che serviva sistemarsi i capelli se poi si sudava e ci si doveva fare la doccia? Ah no, noi tra le due ore di ginnastica avevamo anche la ricreazione. Che senso aveva mettere due ore di ginnastica con in mezzo una pausa di quindici minuti? Non potevamo mangiare perché altrimenyi vomitavamo tutto l'ora dopo quindi non aveva senso.

Quando il signorino Tomlinson fu pronto uscimmo io, lui e Ed che mi stava stranamente vicino. Troppo vicino.

Vidi la professoressa seduta su una panca intenta a scrivere qualcosa sul registro e io mi avvicinai per dirle della mia claustrofobia. Okay iniziava l'inverno e faceva freddo ma una finestra doveva essere aperta, altrimenti rischiavo qualche attacco. Le chiesi semplicemente di poter aprire la finestra e lei annuì, senza nemmeno togliere gli occhi dal foglio. Andai ad aprirla e subito dopo si sentì il fischio della donna. Seguii Louis che si mise in fila come tutti gli altri. Sembravamo soldatini.

Fece l'appello e quando arrivò a me mi chiamò Neil Horan. Guardai Louis che stava trattenendo una risata come tutti gli altri. Mi sentii un po' in imbarazzo dato che non potevo dire nulla.

Dopo l'appello, ci fece mettere tutti in cerchio e io ero vicino a Ed, casualmente.

"Occhio che ora sceglie sempre te."

Mi sussurrò all'orecchio e io lo guardai confuso. Che diavolo dovevo fare?

"Naigel e.. Facciamo Zayn!"

Guardai la professoressa interrogativo e rimasi immobile. Non sapevo che fare e non sapevo se era un esercizio o un gioco. Molto probabilmente un gioco, dato che Ed mi spinse fuori dal cerchio.

"Corri idiota!"

Mi disse ridendo e io uscii dal cerchio, ancora confuso da quello che dovevo fare. Vidi che anche Zayn era uscito e che si stava avvicinando.

The Irish boy. || Narry StoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora