41. Droga.

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Litigammo per alcuni giorni ma dopo circa una settimana capii che davvero Louis aveva iniziato ad avere problemi con se stesso e con la famiglia. Cercai di non pensarci perché alla fine Harry voleva solo aiutarlo, quel riccio ha un carattere troppo buono e dolce, non lascia mai nessuno da solo.

Infatti, passarono circa tre settimane da quando arrivammo a Marsiglia, ci rimanevano ancora due settimane e poi saremmo dovuti tornare a Londra in auto. Harry, calcolando i giorni e le ore di viaggio prenotò per una notte una stanza a Parigi perché altrimenti Styles avrebbe dovuto guidare per più di un giorno.

Però c'era un piccolo dettaglio. Non eravamo più in due ma in tre. Gigi veniva con noi perché altrimentii avrebbe dovuto pagare un volo fino a Londra e non ne aveva la possibilità.

In ogni caso, con o senza di lei non mi cambiava nulla.

Miley nel gruppo era la ragazza sempre informata su tutto e tutti, non si perdeva nulla e riusciva sempre ad organizzare le cose alla perfezione. Propose di andare ad una festa che non era come tutte le altre ma era a tema "elegante", così l'aveva definito.

In poche parole ci si doveva vestire da pinguini, per gli uomini almeno, e le donne in vestito elegante. Era un po' come una festa per i ricchi, infatti lo smoking me lo prese Harry anche se all'inizio ero contrario.

Comunque, quel pomeriggio mi stavo preparando tranquillamente in camera quando sentii Ariana chiamarmi dal bagno. Con solo i pantaloni e la camicia andai e misi la mano sulla maniglia per entrare ma la sentii urlare.

"No! Fermo! Mi sto facendo la doccia non entrare!"

Diventai tutto rosso e tolsi la mano avvicinando il viso alla porta ancora chiusa.

"C-cosa ti serve?"

"Ho dimenticato l'asciugamano in camera, me lo riesci a portare?"

"Sì certo"

Andai in camera delle due ragazze e prima di farlo bussai, sentendo poco dopo Selena darmi il permesso di entrare. La trovai in intimo e appena la vidi abbassai lo sguardo prendendo l'asciugamano per uscire di scatto. Entrai in bagno e per il vapore mi si appannarono gli occhiali ma comunque non vidi nulla grazie alla tenda della doccia. Le diedi l'asciugamano e poi feci per uscire ma la sua voce mi fermò di nuovo.

"N-niall aspetta.."

"Cosa c'è?"

"Tu ti sei già fatto la doccia?"

"No me la faccio dopo, ora mi sto solo provando i vestiti"

"Ma dopo non avrai tempo di fartela sono già le sei del pomeriggio e dobbiamo essere lì alle otto"

Ridacchiai un po' guardandola attraverso la tenda color azzurro un po' trasparente ma non si vedeva molto. L'unica cosa che spiccava erano i suoi capelli bianchi.

"Ho due ore per farmela, ci sto cinque minuti"

"L-lo so voi uomini siete così.. Anche Harry se la deve fare ma non avrete tempo"

"La faremo insieme, io e Harry intendo"

Aggiunsi la seconda parte della frase dopo qualche secondo. Lei annuii e poi uscii chiudendo la porta. Rimasi un attimo a pensare a quella scena. Come mai insisteva sul fatto che non ce l'avremmo fatta a lavarci entrambi? Voleva farsi la doccia con me? Probabile. Però mi fece sorridere quel pensiero.

Tornai in camera vedendo Harry in boxer stravaccato sul letto con il cellulare in mano. Mi spogliai buttandomi su di lui e appoggiando il mento sul suo petto. Lui rise ma poi tornò a scrivere al telefono.

The Irish boy. || Narry StoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora