Il giorno dopo partii.
Le vacanze di Natale le trascorrevamo sempre in Irlanda, poi in Estate succedeva che una settimana venivano loro da noi e due settimane stavamo noi lì. I miei nonni sono piuttosto vecchi e non prendono l'aereo, d'estate vengono solo i miei cugini e i miei zii.
I cugini sì. Le cugine.
Ho solo due cugine, Katie e Alice.
Katie è la più grande, ha solo due anni in meno di me e penso che se non fosse mia cugina l'avrei già sposata. Alice invece è più piccolina, ha dieci anni ma è un tesoro anche lei.
Durante il viaggio non feci altro che pensare a Harry. Che strano eh? Ero ancora incazzato per la litigata della sera precedente ma ero anche dispiaciuto. Ribadisco che non mi piace litigare con nessuno, nemmeno il mio peggior nemico.
Il viaggio in macchina non era lungo, solo un'oretta di viaggio fino all'aereoporto, poi il volo di due ore e mezza in Irlanda. Dopo aver fatto tutto quel casino che si fa in aereoporto per prendere un aereo, mi misi le cuffiette alle orecchie appena mi sedetti al mio posto. Rigorosamente vicino al finestrino, riuscivo a vedere tutto. Mi piaceva guardare fuori dall'aereo e mi ricordo che da bambino volevo saltare fuori per provare la sensazione di cadere nel vuoto. Ero folle da piccolo.
Lo volevo fare anche in quel momento ma sapevo bene che non avrei mai potuto farlo. La musica mi rilassò molto, mi fece bagare nei pensieri e pensare a Katie. Quella ragazza qual'era mia cugina che non vedevo da mesi. Ero molto affezionato a lei e lei lo era a me, sembravamo fratello e sorella a vederci. Alcuni ci scambiavano per una coppia.
Pensavo a lei, a Ed, dato che anche lui andava in Irlanda quel periodo ma in una regione completamente diversa dalla mia, quasi dall'altra parte del paese.
Solo una cosa non mi piaceva dell'Irlanda.
Il fatto che non avevo internet se non con il wi-fi. I miei zii e cugini lo avevano ma i miei nonni no, abitavano in campagna loro quindi a malapena vedevano la televisione.
Alla fine Mullingar era un piccolo paesino con pochi abitanti, li conoscevo quasi tutti e sapevo ogni angolo e via di quella città.
Pensai anche a Harry, tutta colpa di Little things. Quella canzone mi ricordava troppo lui e subito la mia mente vagò. Chissà come si sentiva lui dopo quello che aveva fatto, dopo la litigata, dopo tutto. Io stavo piuttosto male, lui non lo so.
Comunque in ogni caso la voce elettronica del pilota mi riportò alla normalità. Dopo due ore e mezza arrivammo all'aereoporto della città accanto a Mullingar. Da lì avremmo dovuto fare un'altra ora di macchina. Però la cosa positiva era che i miei zii con Katie e Alice venivano a prenderci, quindi già prevedevo di tornare in macchina con loro.
Quando scesi, dopo aver passato secoli ad aspettare la mia valigia, uscimmo dall'aereoporto e li vidi proprio lì, vicino alla macchina nera. Katie era sul telefono, probabilmente a controllare a che ora arrivava l'aereo. Feci un fischio che attirò la sua attenzione e quando lei alzò la testa io aprii le braccia lasciando la valigia ai miei genitori. Sorrisi, ero contentissimo di vederla di nuovo, lei era l'unica con cui non avevo mai avuto problemi. Di solito le ragazze sono complicate da capire no? Lei era così semplice che anche io riuscivo a comprenderla, anche in quella settimana del mese dove le donne sono nervose.
Vidi la mora..mora? L'ultima volta era bionda, ma comunque faceva lo stesso. Mi corse in contro e io l'aspettai a braccia aperte, quando arrivò la presi per i fianchi e lei si aggrappò a me come un koala. Indietreggiai di qualche passo per via della forza con cui mi era saltata addosso. Mi strinse come mai nella vita aveva fatto e la sentii piangere sulla mia spalla. Le accarezzai la schiena sussurrandole parole dolci all'orecchio come "Non piangere principessa".
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The Irish boy. || Narry Storan
FanfictionDal capitolo 2: Quegli occhi verdi come lo smeraldo mi fecero incantare e rimanere qualche secondo immobile. Non guardai però solo gli occhi, ma anche i ricci, le labbra, le fossette, tutto. Mi risvegliarono solo un paio di mani che si posarono su...