29. Shopping.

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Il giorno dopo ci svegliammo abbastanza presto, circa verso le dieci e mezza. Sì per me era presto dato che ormai la mia abitudine era dormire come un ghiro fino alle due.

Ci preparammo in fretta e poi prendemmo la macchina per andare al centro commerciale.

Io ero vestito normale. Nonostante fosse Giugno a Londra la temperatura era sotto i venti gradi, doveva essere un miracolo se arrivava a venti. In ogni caso sfidai il tempo e mi misi i pantaloni corti fino al ginocchio. Sopra una maglietta con una felpa senza maniche. Harry era più coperto, è uno abbastanza freddoloso nonostante la sua abitudine di dormire nudo anche a dicembre.

Avevo sonno perché come sempre eravamo andati a dormire alle due di mattina e tante volte non mi spiegavo come Harry potesse svegliarsi così presto. Quante ore dormiva? Lui si svegliava alle otto e mezza o alle nove.

Durante il viaggio cercavo di dormire ma non riuscii a chiudere occhio. In circa trenta minuti arrivammo al parcheggio e Harry giustamente prese il posto più vicino all'entrata.

In breve ci trovammo davanti a un sacco di negozi di vario genere e assieme a loro una marea di persone. Tra di loro c'erano anche alcune ragazze e ragazzi probabilmente venuti come noi a fare shopping.

Dopo avermi preso la mano, camminammo lungo il primo piano. C'era una libreria dove subito lui volle entrare. Io non sono tipo che legge i libri ma Harry sì, ne leggeva un sacco ma non di quelli per ragazzini, di quelli seri per adulti.

Lo seguii senza mollargli la mano e lo vidi andare nel reparto di psicologia. Non so come facciano a piacergli libri così complicati ma contento lui.

Provai a prendere un libro e leggerne la trama. Era troppo complicato e subito lo rimisi al suo posto. Lui invece la sua tattica era leggere il titolo, guardare quanto era grosso e poi leggere la trama.

Dio quanto era bello quando si concentrava nel fare qualcosa. Corrugava la fronte e arricciava il naso con un dito sulle labbra. Spesso quando picchiettava con l'indice sulla bocca significava che gli piaceva.

Ero intento a leggere la trama di un libro fin troppo complicato che trattava di sogni e inconscio o cose del genere. Non erano per me quelle cose.

Vidi Harry prendere il libro sotto braccio e prenderne poi un altro. Mi avvicinai mentre lui leggeva la trama.

"Prendi quello?"

"Shh"

Mi fece segno con la mano di aspettare. Mi scappò una risata ma poi aspettai che finisse di leggere. Lui mi guardò e mi sorrise.

"Questi due, sono il primo e il secondo"

"E se non ti piace il primo cosa ne fai del secondo?"

Gli domandai con la faccia di uno che non ne sapeva nulla di libri.

"Non sempre il secondo è come il primo, mi è capitato molte volte di trovare brutto il primo libro e il secondo bellissimo"

"Oh.."

Risposi solo e poi girammo tutta la libreria giusto per vedere altri libri ma lui si prese solo quei due. Non mi aveva mai parlato di quello che leggeva o il contenuto dei libri. Era piuttosto chiuso su quello che leggeva e lo è ancora.

Uscimmo dopo aver pagato e tenendo lui per mano frugai nella borsa che teneva nell'altra mano per prendere uno dei due libri. Lessi le prime righe e già avevo perso il filo. Lo chiusi e lo rimisi nella borsa di plastica rossa. Lui mi guardò ridendo.

"Non ci capisci niente vero?"

Feci di no con la testa guardandolo.

"Lo so sono complicati come libri ma insegnano tanto sulla vita di tutti i giorni"

The Irish boy. || Narry StoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora