𝓒𝓸𝓼𝓪 𝓼𝓽𝓪 𝓼𝓾𝓬𝓬𝓮𝓭𝓮𝓷𝓭𝓸?

3.1K 180 19
                                    

Convinta di essermi addormentata per l'estrema stanchezza sul prato a confine della Radura, la mattina seguente mi sveglia invece sulla mia piccola branda, che sembrava essere divenuta ancora più piccola. Intenta a muovermi, nel tentativo di rilassare un minimo i muscoli, mi accorsi solamente dopo svariati momenti che ero impossibilitata nel muovermi poiché due braccia mi tenevano ferma, saldamente avvolte intorno al mio busto, mi costringevano a non poter sfuggire via dal sonno stesso. Un respiro caldo mi solleticava debolmente la guancia e, ruotando appena il capo potei finalmente scorgere il volto di chi mi teneva così stretto a sé: Newt. Avvampai nell'arco di pochi secondi, quel contatto diretto con lui mi aveva decisamente colta impreparata, non ero capace né di muovermi né di dire qualcosa, a causa della continua paura di rovinare quel momento delicato. Nel voler trovare una soluzione per sfuggire da tutto quello, inevitabilmente mi soffermai ad osservare il suo volto. Il suo volto era così rilassato, privo di ogni segno di fatica o di affanno, solamente in questo modo riuscivo a vedere i suoi sedici anni. Gli posai una mano sulla guancia, lo accarezzai delicatamente con il dorso del pollice con delle piccole movenze, ma nonostante non volessi svegliarlo, Newt ugualmente apri gli occhi.

Gli sorrisi. Lui ricambiò con altrettanta dolcezza e nonostante, in quel momento, fossimo entrambi consapevoli in che posa eravamo, nessuno dei due accennò minimamente a muoversi.

<< Buongiorno, dormiglione... >>

<< Buongiorno anche a te. >>

Rimanemmo per qualche attimo in più a guardarci, lui approfittò del momento per posare la sua mano sopra la mia, accarezzandomi dolcemente le nocche, ancora arrossate per il freddo della nottata. Se io fossi stata rossa, nemmeno lui scherzava. Le sue guance erano entrambe, non solo decorate da alcune lentiggini, che ero riuscita a notare solamente ora, di un colorito acceso, di una graziosa sfumatura rosata.

<< Forse ci conviene andare, Alby e Minho potrebbero cercarci... >>

Annuì e, lasciandomi andare, entrambi ci alzammo.

<< Vuoi venire con me? Magari possiamo passare un po' di tempo insieme... >>

Malvolentieri scossi il capo, abbassai lo sguardo e presi un profondo respiro. Quelle parole mi pesavano incredibilmente, era come venir schiacciati volontariamente da un macigno ed essere incapace di fuggire. Fu una sensazione che non augurai mai a nessuno di provare.

<<N-Non posso... Thomas ha bisogno di me, dobbiamo finire di apportare delle modifiche alla Sala delle Mappe il prima possibile, così possiamo mettere in atto una strategia per uscire finalmente da qui. >>

Una risatina amara sfuggì dalle labbra di Newt, che per qualche momento si soffermò ad osservare il terreno. Il suo non-parlare mi preoccupava, ebbi paura di aver detto qualcosa capace di alterarlo e così fu, anche se me ne accorsi dopo diverso tempo, infatti, piegando le labbra in una semplice linea, prese un profondo respiro.

<< Giusto. Allora buon lavoro. >>

Non aspettò nemmeno che potei rispondere, mi diede le spalle e silenziosamente si allontanò. Mi fece male, come se avessi ricevuto una pugnalata e nonostante volessi corrergli dietro, abbracciarlo e promettergli che sarei stata da lui in meno di un'oretta, rimasi a crogiolarmi nella mia indecisione, poiché in quel momento per me la precedenza l'avevano le mappe e la possibilità di uscire da lì, di liberare tutti, di liberare Newt.

Tornai dunque al mio lavoro, decisa di lasciarmi la conversazione alle spalle.

Solo dopo diverso tempo scoprì perché Newt aveva reagito così, cosa lo aveva spinto ad allontanarsi da me, che cosa era stata la fonte del nostro dispiacere e quali timori lo avessero attanagliato. Compresi solo in seguito il suo timore di causarmi dolore, del suo spavento che divenissimo dipendenti l'uno dall'altra e che la rispettiva perdita ci avrebbe annientato. Decise di sopportare quel fardello da solo poiché terrorizzato dal solo pensiero di trascinarmi nell'abisso con lui, ma in quel momento non c'era altro che volessi fare che stare con lui.


(Edit: 20/07/2019)


&quot;W.I.C.K.E.D. is good...&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora