29.Una terribile notizia

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Sono già passati tre
giorni dall'ultima volta che vidi Manuel al lago,nei due giorni precedenti prima di ritirami a casa dalla scuola,passavo dal lago per vedere se lui era lì,ma per antrambi i giorni non lo vidi.

Come ogni giorno David era sempre disponibile di riaccompagnarmi a casa,ma grazie al cielo non vi era più successo niente tra di noi.
Entrai a casa,e trovai per la prima volta mia madre ai fornelli,la salutai con un grosso bacio sulla guancia e salii in camera,mi sedetti nel letto e presi il telefono,due messaggi da parte di Denise

-"Hey ciao Ely,quando puoi mi chiami?"

-"Bacini a dopo"

Oggi Denise non si era presentata a scuola quindi pensai che volesse i compiti,così la chiamai,ci volle un pò prima che rispondesse al telefono.

-"Pronto Ely..."
-"Ciao gioia,come stai?"
-"Andiamo avanti,grazie"

Sentivo perfettamente dalla voce che qualcosa non andava

-"Come mai hai voluto che ti chiamassi?"
-"Volevo chiederti cosa hanno lasciato per casa!"
-"Niente di chè,quella di storia ha detto di leggere il primo capitolo che domani spiegherà"
-"Capisco"
-"Ma va tutto bene?hai la voce roca?
-"Tranquilla cicci,non è successo niente,mi sono appena ritirata a casa!"
-"Ah capisco,ma come mai non sei venuta oggi?"
-"È una storia lunga"
-"Se non vuoi parlarne,non farti problemi"
-"No,ti prego Ely devo sfogarmi!"
-"Gioia se è una cosa personale non dirmela,non preoccuparti"
-"Va bè,stai tranquilla sono solo stata in ospedale"
-"Perchè,proprio in ospedale?
-"Siamo andati a fare una visita"
-"Capito,ma a chi?"dissi spaventata
-"Non voglio dirtelo perchè non voglio farti stare male Elen"
-"È una cosa così brutta?"
-"Per me lo è,non so,se per te fa lo stesso..."
-"Riguarda qualcuno della tua famiglia?"
-"Si"
-"No,non dirmi niente!"
-"Elen io..."
-"Riguarda Manuel vero?"dissi piangendo
-"Si,Elen mi dispiace tantissimo ma lo hanno dovuto ricoverare d'urgenza"
-"Quando?"chiesi piangendo ancora più forte
-"L'altro ieri"
-"Cosa è successo?"
-"Di quello che hanno detto i medici,riguarda una sostanza chimica dovuta a qualcosa che ha ingerito!"
-"Cosa ha preso?"
-"Non lo so,non chiedermelo a me siamo tutti molto preoccupati"
-"Speriamo nulla di così grave"
-"È una cosa da niente tranquilla"
-"Okay"
-"Se vuoi domani dopo la scuola ci andiamo insieme ci stai?"
-"Si Denny,mi farebbe molto piacere!"
-"Allora a domani Ely,ti voglio bene!"
-"Anche io ti voglio bene piccola!"

Le lacrime non smettevano di scendere,mi sentivo male,stavo male per lui,cosa ha potuto ingerire,e poi siamo proprio sicuri che i medici non riescano a diagnosticare questa sostanza chimica nel sangue?Avevo,come sempre,la testa in confusione,non sapevo più cosa pensare,"Lo perderò?"mi domandavo in continuazione,io non volevo perderlo,no lui non poteva morire non poteva.
Se lui ci tiene davvero a me non morirà,no no lui non lo farebbe mai.
Mi accasciai nel letto credendo con tutta me stessa che non gli sarebbe successo niente e che lui era forte,e non poteva ne ora ne mai separarsi da me e da tutta la sua famiglia.

Salì mia madre in camera,vedendomi piangere,si mise vicino a me,inziò ad accarezzarmi dolcemente i capelli e mi disse

-"Amore,che cosa è successo?"

Mia madre sapeva di Manuel,e sapeva anche che dentro di me provavo qualcosa per lui

-"Manuel!"dissi asciugandomi le lacrime con la manica della felpa

-"Cosa è successo a Manuel?"

-"Lo hanno ricoverato l'altro ieri!"

-"Oh,tesoro andrà tutto bene vedrai!"mi disse abbracciandomi e dandomi un delicato bacio sul capo.

-"Lo spero mamma,lo spero"

-"Che fa,scendi?È pronto!"

-"Mamma non voglio mangiare,scusami"

-"Neanche se mi fai compagnia sotto?"mi domandò facendo quella faccia da topolino che mi fa sciogliere sempre.

Mi misi a ridere e gli dissi

-"Va bene!"

Ci dirigemmo in cucina,e ci sedemmo nel divano

-"Ma tu non mangi?"

-"Sì,certo"

Prese un panino,e iniziò a mangiarlo vicino a me

-"Com'è?"

-"Lo vuoi?"disse porgendomi il suo panino

-"No,tranquilla!Ma scusa non stavi cucinando?"

-"Si,ma poi mi sono detta "accomodiamo!"

-"Chi ti capisce a te!"

Dopo un paio d'ore arriva una chiamata da parte di Denise,presi il telefono tremando,e risposi

-"Hey Elen,sto andando nuovamente a fare visita a Manuel,ti andrebbe di venire?"
-"Me lo stai chiedendo davvero?"
-"Sì,se vuoi ti passo a prendere!"
-"Denise non so come ringraziarti!"
-"Ma figurati!Sto venendo tu stai vicino casa di Tracy giusto?"
-"Un pochino prima della sua"
-"Okay,sto arrivando!"

Balzai subito dal divano,gridando a mia madre

-"Denise mi sta venendo a prendere!"

-"Ma dove stai andando?"

-"Da Manuel!"

-"Stai andando in ospedale?"

-"Sì mamma,sì..."

-"Stai attenta!"

-"Okay!Mamma!"

Ero troppo entusiasta di poterlo rivedere un'altra volta.
Misi un paio di jeans,una maglietta nera attillata,e le mie famosissime ballerine.Mi truccai leggermente e mi diedi una piccola spruzzatina di profumo,intorno al collo.
Subito dopo suonarono alla porta,era Denise.
Aprii,la abbracciai forte presi le chiavi e ci diremmo all'ospedale

-"Sono felicissima Denise!"

-"Ne sono felice Ely!"

-"Davvero ti ringrazio tantissimo!"gli dissi mettendogli un braccio intorno alla spalla

-"Elen,posso farti una domanda?"

-"Certo dimmi pure Denny!"

-"Tu lo ami vero?"

A quelle parole mi fermai di colpo e la guardai negli occhi spegnendo anche quel sorriso che si era stampato sulle mie labbra.

-"Io....ecco...io..."

-"Tranquilla,io sono felicissima per te!È pur sempre una cosa bella,quello che provi per lui non l'ha mai provato nessun'altra"

Arrivammo in ospedale,era proprio dietro la scuola,Denise chiese alla reception se potevamo entrare e una signora sulla Cinquantina ci disse "Certo!"
La stanza era al terzo piano,numero 192.
Entrammo lentamente e lo vedemmo lì,addormentato,era sciupato,pallido occhi cerchiati neri,quasi non lo riconoscevo più.
Mi faceva tenerezza,aveva una flebo attaccata al braccio destro e altrettanti macchinari che monitoravano il suo battito cardiaco.

Denise mi invitò a sedermi,ma preferii inginocchiarmi al lato del letto e prendergli la sua delicata mano,era morbida,soffice,calda,come la ricordavo.All'improvviso iniziò a scuotere la testa delicatamente e dalle sue labbra iniziarono ad uscire parole incomprensibi ma poi compresi prefettamente

-"E...El..Elen..."

Un "piccolo" sbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora