32.Tristezza

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Mi ritrovai davanti David che teneva fra le mani un enorme ombrello con la mano destra e un gigantesco mazzo di rose bianche nella mano sinistra.
Non potevo mai credere,che con quel temporale lui sarebbe venuto per farmi compagnia,rimasi senza parole fin quando disse;

-"Sempre con quell'animo sorpreso?"

-"Mi sbalordisci sempre David,non posso farci niente"risposi portandomi un boccolo dietro l'orecchio

-"Visto che ho ragione?"disse chinando leggermente la testa

-"Prego,accomodati..."

-"Grazie Elen"

Lo feci accomodare,poggiai l'ombrello sull'estremità della porta e appesi la sua giacca sull'appendi abiti,vicino la porta d'ingresso.

-"Queste sono per te" disse porgendomi quel mazzo di fiori

-"Oh mio Dio David,come facevi a sapere che io amo le rose bianche?"

-"Io so tutto!"disse ridendo

-"Ma smettila"gli dissi dandogli un leggero pugno sulla spalla

-"C'è una sorpresa all'interno della prima rosa!"

Mi misi a cercare,ma non vi trovai niente al suo interno.

-"Ma non c'è niente!"dissi tristemente

-"Cerca meglio!Troverai qualcosa"

-"Davvero non c'è niente!"

-"Devi guardare all'interno del bocciolo al centro"

Aprii delicatamente il bocciolo,non volevo rovinarlo,dovevo stare molto attenta,lo scostai leggermente dall'altre estremità e infilai indice e pollice,e trovai una cosa piccolissima,l'afferrai e,sempre molto delicatamente,cercai di tirarla fuori.

-"David!Oh mio Dio!"

-"Ti piace?"

-"Perchè questo?Non dovevi farmelo!"dissi mettendomi una mano sulle labbra

-"Bhe è il minimo Elen!"

-"Sì ma non proprio un anello!"

-"Ahah,volevo farti una piccola, ma allo stesso tempo grande sorpresa"

Si avvicinò sempre di più a me,mi guardò per un po negli occhi,e mi mise entrambi le mani attorno al collo,si avvicinò lentamente cercando le mie labbra.
Io per smorzare quel momento così bello,dissi indietreggiando

-"Non credi che sia ancora troppo presto per il matrimonio?"

-"Ma non è una proposta di matrimonio,sciocchina!"

-"E allora come mai questo regalo,al quanto costoso?"

-"Volevo fartelo per farti avere un piccolo ricordo,così che quando guarderai la mia mano, ti ricorderai di me"

-"Ti ringrazio David,sei sempre così gentile"

-"Non ringraziare l'ho fatto con il cuore Elen"

-"Sei davvero dolce,grazie"

Mi avvicinai a lui lentamente,lui chiuse gli occhi pensando che sfiorassi le sue delicatissime labbra,ma gli diedi un leggero ed intenso bacio sulla guancia,che lo fece arrossire

-"Perchè sei diventato come un peperone?"gli chiesi ridendo come una sciocca

-"Bhe...tu...ecco...cioè"rispose girandosi i pollici

-"Io cosa?"

-"Bhe....ecco tu non mi hai mai dato un bacio di tua spontanea volontà"

-"Questo ed altro per un regalo del genere,stai scherzando?Questo è il minimo"

-"Elen,sei davvero una ragazza piena di sorprese"

-"Me lo avrai già detto,un milione di volte"

Si alzò da divano di scatto,si diresse verso le scale dove si fermò ad osservare diversi quadri.Ne sfiorò uno con la mano e disse

-"Ma è...è stupendo!"

-"Ti piacciono?"

-"Sono bellissimi!Ma sono fatti a mano?"

-"Certamente" dissi poggiando le spalle nel muro

-"Ma chi li ha fatti?"

-"Secondo te?"chiesi guardandolo e sorridendogli dolcemente

-"Non saprei,tua madre?"

-"Non centra mia madre..."

-"Allora tuo padre?"

Scossi la testa e iniziai a ridere.

-"No dai davvero chi gli ha fatti?Non dirmi che..."

-"Cosa?"

-"Gli hai fatti tu?"disse sgranando gli occhi e sfiorando nuovamente un quadro

-"Sì,gli ho fatti tutti io"

-"Oh mio Dio,sono strabilianti Elen"

-"Sono contenta che ti piacciano"

-"Ma cosa dovrebbero rappresentare?"

-"Non si capisce?"dissi guardando verso il basso

-"Allora di essere si capiscono poche cose,come ad esempio tristezza,solitudine...e..."

-"E poi?"

-"Come una sottospecie di rabbia!"

-"Hai azzeccato David"

-"Quindi tu disegni facendo trasparire le tue emozioni?"

-"Quando disegno,io mi immedesimo nel disegno stesso,voglio far trasparire ciò che provo,le mie emozioni,i miei sentimenti,le mie illusioni..."

-"Ho capito,tu sei quel tipo di ragazza che ha bisogno di affetto,ma sopratutto sei una ragazza molto debole così fragile,ma sappi che tutto questo prima o poi finirà"

-"Grazie David,comunque è come dici tu!"

Si avvicinò lentamente verso un quadro e disse:

-"Questo è quello che mi piace di più,di tutti"

-"È quello nel quale ho messo tutta me stessa per poterlo fare"

-"È bellissimo!"

Il quadro raffigurava una donna accovacciata su se stessa,portandosi le ginocchia verso il volto,all'improvviso gli si aprirono delle ali abbastanza grandi,per far trasparire che che si trattasse di un angelo.
All'estremità vi era una gabbia spezzata,nel quale lo stesso angelo scappò

-"Cosa rappresenta la gabbia?"disse puntandogli il dito contro

-"La gabbia rappresenta,essere chiusa,essere esiliata da tutti,essere intrappolata da qualcosa,essere bloccata e afferrata da un sentimento che non riesci a fermare"

-"Elen,io non so cosa dire!"

-"Non dire niente David"

Si girò verso la finestra ed il cielo era pulito,con qualche nuvola sparsa qua e là,ma libero

-"Comunque Elen,io dovrei andare"

-"Tranquillo David,grazie della visita ma sopratutto,grazie per il regalo"

-"Non ringraziare,questo è il ninimo che potrei fare per farti stare bene"

Si prese la giacca,l'ombrello e prima di aprire la porta e uscire,si girò di scatto correndo verso di me,buttò l'ombrello sul divano,in un attimo lo ritrovai davanti a me,prese il mio volto fra le mani e mi diede un velocissimo e delicatissimo bacio sulle labbra,mordendomi delicatamente il babbro inferiore.
Mi lasciò di stucco,non mossi nemmeno un muscolo,e come se fossi stata paralizzata.

Prese l'ombrello aprì la porta e disse,facendo un piccolo inchino;

-"Buona giornata Elen,a presto"

Io rimasi immobile,quasi pietrificata da quel suo gesto,il mio corpo e la mia testa iniziarono lentamente a farmi capire che forse era proprio lui quello giusto.

Un "piccolo" sbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora