Harry POV
il tempo volò così velocemente che mi ritrovai al giorno prima della partenza per Milano. Ero a casa con Niall e Liam; da quando gli avevo rivelato il mio segreto, ci eravamo avvicinati più che mai. Pervertiti, non in quel modo. Comunque, ci eravamo avvicinati come amici; mi raccontavano tante cose anche se qualcosa non volevano dirmelo. Solo che il loro linguaggio del corpo parlava più di quanto loro pensassero.
"Quindi, per la lista di cose da fare per sedurre e stuzz- voglio dire, per essere più amichevole con Louis?" Dissi, cambiando velocemente la frase.
"Non so amico, sembra che tu abbia già una lista piuttosto decente" iniziò Niall con un sorrisino.
"Non riesco ancora a credere che ti piaccia Louis... Mi sembra di essere in uno di quei film romantici per teenager." Sghignazzò Liam.
"Taci!" Gridai, lanciandogli un cuscino, scherzosamente. "Per favore, aiutatemi!" Entrambi risero di me, mentre io sospirai. Da quando conoscono il vero me, mi prendono costantemente in giro e lo odio.
Beh, non mi piace molto. Questa è una cosa che voglio evitare.
Inoltre, continuano a chiedermi di vedere le mie foto da modello, cosa a cui ho detto di no almeno un centinaio di volte.
"Scusaci Harry, ma non è proprio il nostro campo" disse, anche se non sembrava completamente sincero con se stesso.
Devo ancora fargli un discorso.
"Devi solo essere te stesso Harry, stuzzicando un po' di più e... Scusami ma tutto questo è esilarante" iniziò Liam, ma finì per scoppiare a ridere insieme a Niall, di nuovo. Grugnii e picchiai la testa contro il tavolo. Ripetutamente.
"È così divertente!" Ridacchiò Niall.
"PER TE!" Esclamai, alzando le mani in aria.
"Esatto! Devo fare pipì!" Annunciò Liam. Sia io che Niall lo guardammo straniti.
"Grazie Liam, volevamo proprio saperlo" dissi sarcastico e lui rispose con un "Prego" dopo di che scomparve fuori dalla stanza.
Appena la porta si chiuse, Niall corse da me, nel panico.
"HARRY AIUTAMI!" Pianse. Rimasi shockato, non me lo aspettavo.
"Calmati Niall. Cosa succede?"
"Haz, come hai capito di essere gay?" Chiese, rimbalzando su e giù, preoccupato.
"Ti ho già detto com'è successo" risposi.
"Lo so ma... Penso di essere gay". Disse. E i miei occhi si spalancarono.
"Ok... Questo ha qualcosa a che fare con Liam per caso?" Domandai e lui smise di muoversi.
"Come lo sai?"
"QUINDI TI PIACE L..." Mise una mano sulla mia bocca. Adesso era il mio turno di saltellare per l'eccitazione. Forse voi non lo sapevate ma Niam è ufficialmente la mia OTP.
"Shhhhh, non puoi dirglielo. So di non piacergli in quel modo" sospirò, mollando la presa. Non riuscivo a smettere di sorridere.
"Awe, il piccolo Nialler è innamorato" lo presi in giro.
"Taci. Parla quello che cerca di sedurre un ragazzo che non sa che hai due personalità" rispose, facendomi svanire il sorriso.
"Hai vinto" mi imbronciai.
"Comunque, cosa dovrei fare?" Supplicò.
"Solo essere te stesso Niall, usa i suoi consigli e se dovessero fallire, puoi sempre prendere in prestito la mia lista di seduzione." Sorrisi, e lui mi guardò male.
"Esilarante... Ma non buttarla." Aggiunse cautamente ed io non riuscii a non ridacchiare di nuovo. In quell'istante, Liam rientrò nella stanza ed iniziò a chiedermi per cosa stessi ridendo.
"Oh niente Liam. È solo Niall che è veramente divertente, gentile, carino, disinteressato..." Divagai sghignazzando, mentre Niall continuava ad uccidermi con lo sguardo.
"O.. Ok"
Calò un silenzio imbarazzante ma, fortunatamente, finì grazie a mia madre che ci chiamò dal piano di sotto.
"HAZZA SONO A CASA! MARIA HA DETTO CHE HAI OSPITI... VIENI A PRESENTARCELI!" Gemetti ancora una volta, perdendo tutta la mia emozione.
Non gli ho mai presentato nuove persone, perché loro sono lo stereotipo di genitori imbarazzanti. Ho già programmato di non presentargli Louis, ma sembra che non riuscirò ad evitarlo adesso.
I ragazzi sghignazzarono e capii che loro si sarebbero divertiti più di me.
Scendemmo al piano inferiore, loro sorrisero mentre io stavo morendo dentro. La prima cosa che vidi arrivati di sotto, furono i miei genitori che sorridevano come degli idioti, pronti per dare il via all'imbarazzo.
"Harry Edward Styles, ti sei fatto dei nuovi amici e non ce l'hai detto!" Scherzò mia madre, con espressione compiaciuta.
"Mamma" grugnii, volendomi già nascondere in un angolo.
"Cosa? Difficilmente porti degli amici a casa. Ho il diritto di essere entusiasta" sorrise, schiaffeggiandomi mentalmente.
"Allora Harold" iniziò papà, "hai intenzione di presentarci?"
"Mamma, papà loro sono Niall e Liam. Nial, Liam loro sono i miei genitori. Tutto risolto, andiamo." Dissi, cercando di ritornare di sopra.
"Non essere sciocco Harry, Maria ha preparato la cena. Ragazzi vi va di unirvi a noi per un po' ?" Disse mamma, riferendosi ai Niam. Era come avevo deciso di chiamarli da oggi. Sono fantastico!
"Ci piacerebbe molto, signora Styles" rispose Niall.
"Grazie ragazzi. Grazie molte" aggiunsi sarcastico.
Riuscii a vedere l'espressione compiaciuta sui volti dei miei genitori. Sapevano quello che stavano facendo e io sapevo che avrebbero reso questa serata mille volte peggio di come sarebbe stata, per me.
Maria aveva preparato un magnifico pasto, come al solito, che noi divorammo piuttosto velocemente, mentre mamma e papà facevano delle domande a Liam e Niall. Avete presente quando cercano di capire se il vostro fidanzato è degno di voi o no?! Ecco, questo era quel tipo di conversazione.
Fortunatamente, i Niam avevano buoni piani per il futuro e piacquero molto ai miei. Giurai su Dio che se avessero provato a sistemarmi con uno di loro, sarei impazzito. Non sono il mio tipo. Il mio tipo è un ragazzo con capelli scompigliati, occhi blu e tatuaggi. Inoltre, io sono quello che deve far mettere insieme i Niam, senza che Niall capisca che sto interferendo.
Mi ucciderebbe.
Dopo cena, andammo in salotto e, quando stavo per considerare questa serata abbastanza sopportabile, i miei genitori fecero l'impensabile. Tirarono fuori le mie foto da bambino. COME POTEVANO!
Mi sentii tradito.
"Ale Harry, eri un bambino così dolce!" Tubò Liam.
"Cos'è successo?" Sghignazzò Niall, io scossi la testa.
"Sono diventato più magnifico" dissi, facendo una posa piuttosto particolare.
"Giuro che crescendo è diventato anche più femminile" commentò mio papà, facendomi spalancare gli occhi.
"PAPÀ!" Gridai scioccato.
"Ha centrato il punto" concordò Maria.
"Fantastico, quindi ora tutta la mia famiglia si prende gioco di me" piagnucolai, alzando in aria le mani. Nel frattempo i Niam, sul divano, stavano avendo un attacco di risate mentre guardavano le mie foto. Specialmente quella in cui indossavo un reggiseno sopra la maglia. Ero un bambino, dovevano smetterla.
"Eri un bambino veramente speciale, Haz." Rise Niall.
"Che tipo di speciale?" Chiesi, perché certamente sapevo che non intendevano un bambino molto amato che è buono in ogni cosa.
"Mi ricordo che una volta si fermò in un negozio perché non volevamo comprargli la collezione di my little pony e lui si rifiutava di prendere una qualsiasi cosa nel reparto maschile" raccontò mia mamma. Ero vicino a picchiare la testa contro una porta, erano incredibili!
"Per favore... Basta" supplicai.
"È dici di non essere femminile" aggiunse Liam. "Anche da bambino volevi le cose da donna."
"Bambino?" Rise papà "no no no, questo era più o meno due anni fa!" Tutti, nella stanza, ridevano à crepapelle; eccetto me.
"In mia difesa, my little pony è fantastico! Non giudicatemi." Mi difesi.
Le storie continuarono per almeno un'altra ora, alcune erano imbarazzanti, altre divertenti. Dovevano tutti conoscersi meglio e le cose stavano andando abbastanza bene. Io volevo ancora saltare in una buca, ma mi stavo abituando, lentamente.
Ovviamente, niente va bene per sempre.
"Quindi voi ragazzi andate nella stessa scuola di Harry, o dovrei dire Marcel. Sapete del bullismo?" Chiese, serio, papà. I Niam si fecero silenziosi.
"Uhm.. Si, ed è una vergogna che uno di loro sia..." Iniziò a dire Niall, ma lo fermai prima che le cose peggiorassero.
"Abbiamo un progetto da finire. Dev'essere consegnato lunedì e, dato che parto, dobbiamo finirlo adesso."
"Oh ok, prima però lascia che Niall finisca ciò che aveva iniziato a dire. Chi è uno dei bulli?" Chiese mia madre ed io mi girai verso Niall scuotendo la testa, facendogli segno di stare zitto.
"Nessuno, solo un ragazzo che pensavamo di conoscere" finì.
"Bene... Vi lasciamo fare ragazzi... È stato un piacere conoscervi"
"Anche per noi" rispose Liam.
Li portai di sopra, spingendoli in camera mia, lontani dalla mia famiglia.
"Che cos'era quello?" Chiese Niall, che insieme a Liam mi davano delle occhiatacce.
"Niente, è solo che... I miei non sanno esattamente del Louis di scuola e ho pianificato di lasciare tutto così." Dichiarai.
"Quindi non solo hai mentito ai tuoi amici, ma lo fai pure con la tua famiglia" sembravano in disaccordo. Lo sapevo, anch'io ero in disaccordo con me stesso.
"È diverso" esclamai.
"Come? Harry c'è differenza tra mentire a degli sconosciuti e mentire alla famiglia. Nessuna delle due va bene, ma una è nettamente peggio dell'altra" disse Liam.
"È solo che non voglio che giudichino Louis senza sapere l'intera storia, prima che Io sappia l'intera storia. So che i miei ucciderebbero chiunque si bulli di me. Hanno già provato a ritirarmi da scuola, non posso fargli allontanare Louis. Dev'esserci un motivo per le sue molteplici personalità, proprio come c'è per le mie. Potete, per favore, stare al gioco finché non scopro il motivo?" Protestai.
Si guardarono l'un l'altro, comunicando telepatica mente, prima di annuire.
"Se la cosa peggiora, interveniamo"
"D'accordo. Grazie ragazzi."
Infondo, sapevo che quello che avevano detto era giusto. Odiavo mentire, soprattutto ai miei genitori. Odiavo non poter confidarmi con loro, ma allo stesso tempo quello che avevo detto era la verità. Volevo conoscere le motivazioni di Louis prima di saltare alle conclusioni, prima che LORO saltino alle conclusioni.
"Finiamo questo progetto ok?" Chiese Niall, ed io annuii. " Liam vuoi aiutare?" Lui accettò e tutti e tre spendemmo il resto della serata a finire la canzone mia e di Niall, senza più riaprire il discorso precedente.***
Finalmente era mattina e stavo mettendo in valigia le ultime cose essenziali. Che praticamente erano solo T-shirt, jeans e banane.
Sono un ragazzo troppo figo.
Mia mamma mi portò poi allo studio, dove dovevo incontrare Claire e darle i documenti che avevo compilato.
"Ok Haz, stai bene, divertiti e assicurati che tu e Louis usiate precauzioni."
"Mamma ti prego.."
"Scusa" sghignazzò "Davvero, divertiti, io e tuo padre dovremmo venire l'ultimo giorno per il Fashion show ma dipende da come l'affrontano le altre compagnie.
"Capito, ci vediamo presto mamma" dissi, uscendo dall'auto.
"Divertiti!"
Presi la valigia ed entrai nello studio in cerca di Claire. Era facile da trovare, dato che stava sempre nella sua postazione, al computer. A lavorare.
"Claire finiscila, è tempo di vacanza." Ordinai e lei sorrise timidamente, fermandosi.
"Siete tutti pronti?" Chiese. "Bene perché..." Il suo telefono fece un beep e lei lesse velocemente il messaggio. "È appena arrivata la limousine... È ora di andare."
"ALLORA ANDIAMO!" Mi rallegrai.
"Bene, ci sono già i paparazzi fuori dall'aeroporto, non rispondere a nessuna domanda, cammina dritto verso l'interno. Paul dovrebbe essere lì per aiutare" disse mentre raggiungevamo la limousine e iniziavamo il viaggio verso l'aeroporto.
È questo il problema per noi, lavoriamo principalmente in un unico luogo, i paparazzi vengono a fare foto di tanto in tanto, di solito durante gli eventi principali. Non capita niente di nuovo o di interessante, per noi è tutto naturale. Quindi loro non vengono pagati per le foto che fanno.
Quando, però, andiamo da qualche parte, le telecamere sono sempre lì, perché succede qualcosa di differente e i paparazzi vogliono trovare degli scoop per essere pagati. E per noi non è affatto divertente.
Mi dispiace per Louis, lo abbiamo avvertito ma non penso abbia capito cosa stia per succedere. In più è già conosciuto grazie alla competizione che abbiamo avuto con i nostri rivali e ad alcuni servizi che hanno avuto molta pubblicità. Sono paparazzi interni, che sono stati assunti per ritrarre una buona immagine della compagnia.
È tutto molto complicato.***
Proprio come aveva detto Claire, c'è una folla di paparazzi e fan, fuori dall'aeroporto, che aspettano di poter scattare qualche foto.
Misi i miei occhiali da sole e contai fino a cinque prima di aprire la porta ed uscire tra le urla e i flash.
"Harry guarda qui!"
"Harry!"
"Signor Styles è vero che sta uscendo con qualcuno?" Non ancora, amico mio.
Gli ignorai tutti, andando dritto verso l'entrata con Paul al mio fianco ad aiutarmi.
Finalmente entrammo e raggiungemmo il check in dove il resto del gruppo ci stava aspettando.
Una persona in particolare attirò la mia attenzione.
Louis, ovviamente. Indossava dei pantaloni stretti che risaltavano il suo culo perfetto è una maglietta bianca che mostrava i suoi muscoli. Accidenti, quel ragazzo era proprio bello.
Guardò nella mia direzione e sorrise, il sorriso più grande che gli avessi mai visto fare, e non potei evitare di sorridergli a mia volta.
Sarà una gita divertente.
Primo passo: stuzzicarlo fino a portarlo all'inferno.
STAI LEGGENDO
Nerd with a secret - Larry Stylinson Au [Italian translation]
FanfictionHarry Styles è un nerd che tutti ignorano ed è vittima di bullismo ma a lui non importa. Lui convive con ciò perché ha un segreto e no, il suo segreto non è essere gay. Lui è molto aperto su questo. No, lui ha un altro segreto, uno di quelli che non...