Capitolo 22

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Harry POV

Per la prima volta, dopo mesi, mi svegliai senza stress o preoccupazioni. Il sole splendeva e credo di aver addirittura sentito degli uccellini cinguettare. Sospirai, questo è il paradiso. Se solo fosse sempre così. Ma non può essere così, almeno non ancora. Mi girai a guardare Louis, o meglio il letto di Louis. Lui non c'era, forse si era svegliato presto.

Mi alzai ed andai in bagno; mi lavai i enti, assicurandomi di non avere l'alito mattutino. Decisi di andare a prendere qualcosa da mangiare, ma andando verso la piccola cucina, vidi un ragazzino spettinato che ballava su una qualche canzone mentre faceva, o meglio cercava di fare delle omelette. Colsi l'occasione di spaventarlo e probabilmente di sparlarci da un incendio.

Mi avvicinai a lui e mi assicurai che non stesse per mandare tutto a fuoco, poi gli afferrai il sedere.

"AHHHH!" Gridò come una ragazza ed io attaccai a ridere. "Che cazzo!?" Mi guardò mortificato.

Iniziai a ridere ancora più forte. Sembrava che avesse visto un fantasma. "Sei così divertente" dissi e lui sbuffò, ritornando al cibo ed ignorandomi completamente.

"Boo! Ci vuoi uccidere?" Chiesi innocentemente, sedendomi sul l'angolo della cucina.

Mormorò "Crede o che quello fosse il tuo di piani". Non avevo mai riso così tanto in vita mia.

"Seriamente, lascia cucinare me." Presi gli utensili dalla sua mano, assicurandomi di toccargli il petto, ma subito ricordai la sera prima e credo che fu lo stesso anche per lui.

Tossii per la strana tensione e mi girai per finire le omelette. Sentii Louis andare da qualche parte, probabilmente in camera a cambiarsi dato che indossava solo i boxer. Forse non credeva mi svegliassi così presto. Guardai l'orologio della stufa che segnava le 9:48. Wow, si doveva essere svegliato proprio presto.

Sentii dei passi dietro di me, non troppo vicini, c'era il giusto spazio tra di noi. Lo sapevo perché la stufa era in acciaio e potevo vedere il suo riflesso. Probabilmente credeva che non potessi vederlo e che non mi fossi accorto della sua presenza, perché mi stava guardando molto intensamente. Cercai dei modi per tirarci fuori da questo silenzio imbarazzante ma non ne trovai.

Dopo aver fatto colazione ed esserci preparati in un silenzio per niente confortevole, Claire ci chiese di andare nel van che stava aspettando fuori e adesso siamo di fronte a un bellissimo edificio che immagino sia dove lavoreremo oggi. Fuori dal palazzo si trovavano molti paparazzi; vidi Louis in difficoltà, ma non potevo aiutarlo, avevo la sensazione che se lo avessi fatto avrei reso questa situazione ancora più strana.

Andai in bagno così da non dovermi sedere di nuovo accanto a Louis. Dopo aver fatto, tornai nella stanza in cui Claire mi aveva detto che li avrei trovati e vidi Louis in fondo. Mi fece cenno di andare verso di lui. Mi avvicinai a dov'era seduto, mentre qualcuno, da un piccolo ufficio, chiese a Cliare di andare a parlare con loro.

"Harry, per favore vieni a sederti qui, mi sento perso!" Mi sussurrò. Ridacchiai per la sua affermazione, ma continuai a guardarmi intorno per vedere se ci fossero stati altri posti in cui sedere. Mi aveva tenuto il posto ed io ero costretto a prenderlo dato che tutti gli altri erano occupati. Appena mi misi a sedere, Claire uscì dall'ufficio insieme ad un uomo, che sembrava sulla quarantina, aspettando che smettessimo di bisbigliare. Fortunatamente accadde velocemente perché tutti volevano continuare le vacanze e questo portava via tempo.

"Ragazzi, questo è il signor Sebastian Venturi, uno stilista di livello mondiale e noi lavoreremo con lui oggi." Iniziò Claire. "Sarete divisi per sesso, poi faremo degli scatti. Dopo di che faremo degli scatti di coppia e per finire ne faremo uno di gruppo. Voglio che ognuno di voi faccia attenzione ad ogni momento della giornata perché potrebbero esserci dei cambiamenti di programma. Prima di iniziare il signor Sebastian vorrebbe dire qualcosa."

Nerd with a secret - Larry Stylinson Au [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora