Capitolo 39

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Louis POV

Era ormai passata una settimana.

Una settimana da quando tutti i drammi erano finiti e che vivevo con Harry.

È stata una delle settimane migliori che abbia mai passato. Anche se devo ancora andare a scuola mentre Harry sta a casa. Sono solo grato che almeno abbia Maria a tenergli compagnia.

Anne e Robyn mi hanno quasi del tutto perdonato, ma si rifiutano ancora di farmi condividere la camera con Harry. Questo però non ci ferma dall'intrufolarci uno nella stanza dell'altro, ogni notte. Non provano neanche ad ostacolarci, non credo vogliano farlo.

Non sento la mia famiglia da quando mio padre mi ha buttato fuori di casa. È così spietato; probabilmente non lascia neanche che le mie sorelle vengano a trovarmi. Di mia madre non so cosa dire.

Non riesco ancora a credere che non abbia lottato per me. Anche se non le ho mai detto di essere gay, non avrei mai pensato che mi avrebbe odiato come mio padre. Non importa quanto ci provi, non riesco a togliermi dalla testa la sua espressione. Era triste, delusa e confusa, tutto in uno. Non ha nemmeno protestato quando lui mi ha buttato fuori e questo non lo scorderò mai.

"Boo stai bene?"

Sobbalzai un attimo, non realizzando quanto fossi immerso nel mio piccolo mondo. Mi girai per vedere Haz con uno sguardo preoccupato.

"Cosa? Si sto bene." Lo rassicurai.

"Davvero? Perché le lacrime ti stanno rigando le guance." Rispose, sedendosi di fianco a me e asciugandole con i pollici.

Stavo piangendo?

"Non è niente, stavo solo pensando alla mia famiglia." Dissi, sinceramente. Ci eravamo promessi di non avere più segreti tra di noi e dopotutto aveva capito che qualcosa non andava, non c'era motivo di tenerglielo nascosto.

"Ti mancano?" Chiese. Non esitai e, semplicemente, annuii. Non riuscii a trattenere le lacrime, Harry mi strinse sul suo petto ed io piansi. "Shhh, è tutto ok."

"Mi odiano." Singhiozzai.

Haz mi confortò. "Non è vero. Tranne tuo padre, da quello che mi hai detto, ma se non riesce ad accettarti vuol dire che non ti merita come figlio perché tu Louis William Tomlinson sei la persona più bella che abbia mai incontrato. Tua madre e le tue sorelle di adorano e verranno a trovarti, da' loro del tempo ok?!"

"E se invece non venissero?"

"Lo faranno perché ti vogliono bene. Non pensare alle cose successe quel giorno, perché ne sono successe troppe. Ti vogliono bene, devi solo aspettare e loro si presenteranno alla nostra porta per poterti vedere."

Mi scostai un po' per guardarlo negli occhi. "Lo pensi davvero?"

"Lo so." Rispose. "Dai, andiamo a dormire."

Andammo al piano di sopra e Harry mi portò verso la sua camera. Non ci pensammo neanche a dormire in stanze separate per questa notte. Io non volevo stare solo e Haz lo aveva capito.

Io e Haz ci adattavamo perfettamente l'uno all'altro quindi, come nella settimana passata, dormii bene. Non ero solo e mi sentivo al sicuro.

La mattina mi svegliai per primo, con la mente più libera. Il pensiero della mia famiglia era ancora persistente ma sapevo che non dovevo permettergli di tormentarmi tutto il tempo, così pensai semplicemente ad altro.

Sentii i genitori di Harry parlare al piano di sotto e decisi di cogliere l'occasione di chiedere loro di far tornare Harry a scuola. Era da molto che volevo farlo ma prima dovevo riconquistare la loro fiducia. 

Nerd with a secret - Larry Stylinson Au [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora