Capitolo 31

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Harry POV

Piansi per ore, rannicchiato a fianco di mia madre; mio padre stava seduto sull'altra estremità del divano, mentre Maria mi preparava qualcosa da mangiare. Non che avessi fame, non che il cibo fosse quello di cui avevo veramente bisogno. Continuavo a piangere, nonostante il mio stomaco dicesse il contrario.

I miei genitori non avevano ancora provato a chiedermi cosa non andasse. Mi avevano solo lasciato piangere.

Penso sappiano che devo sfogarmi .

Penso che abbiano visto quello che si stava accumulando dentro di me già da un po'.

Non sono più stato lo stesso negli ultimi mesi. Più precisamente, da quando ho incontrato Louis Tomlinson; da quel giorno la mia vita ha iniziato ad andare a rotoli, o forse è sembrato solo a me.

Non so cosa fare adesso che il segreto è stato svelato.

Penso che adesso sia il momento per piangere, lasciare andare tutto. Volete sapere cosa odio di più quando sono triste? Il fatto che, in quel momento, ricordi i difetti, gli errori e tutte le cose negative della tua vita.

Dopo un po', smisi di piangere e non perché lo volessi ma perché faceva troppo male, non riuscivo a sostenerlo. Lui si fidava di me ed io l'avevo deluso; non potevo sopportarlo, anche se non ne ero così dispiaciuto. Sapevo che mi stava nascondendo qualcosa quindi, in realtà, anche lui stava deludendo me.

Mia madre e mio padre mi stavano confortando da tutto il tempo, con Maria che, ogni tanto, ci portava delle tazze di tè. Non avevano ancora provato a curare le varie ferite sul mio corpo; mi avevano solo lasciato piangere.

"Aww tesoro, ti prego parla con noi." Implorò mia madre alla fine. Singhiozzai un altro po', cercando di trattenere il resto delle lacrime che volevano scendere.

"Vogliamo solo aiutarti, figliolo." Aggiunse mio padre, con tono confortevole.

"Mi dispiace così tanto." Piagnucolai. Mi seppellii ancora di più nella spalla di mia madre, cercando di nascondermi.

"Non hai niente per cui scusarti." Rispose lei, accarezzandomi la schiena. "Andiamo a pulirti, così poi possiamo parlarne."

Questa era la cosa bella dei miei genitori. Erano così premurosi e tutto quello che volevano era vedermi felice. Meritavano un figlio migliore perché io riuscivo solo a complicargli la vita.

Mia madre mi aiutò ad alzarmi e mi guidò fino in cucina, insieme a mio padre. Tremavo per la paura, per la tristezza... per il dolore.
Ero semplicemente a pezzi.

Una volta arrivati, Maria prese una sedia per farmi sedere. Mi tolsi la maglietta, trasalendo per il dolore, mentre mio padre andò a prendere il kit di pronto soccorso. Con la coda dell'occhio riuscii a cogliere mia madre quasi in lacrime per ciò che stava vedendo. Boccheggiò e tutto quello che io riuscii a fare fu guardare altrove. Ero una vera delusione.

Mio padre tornò e diede il kit a Maria, che ormai era un'esperta in queste cose. È sempre stata lei a medicarmi dopo i pestaggi. Fu anche la prima a venirne a conoscenza. Passò quasi un anno prima che anche i miei lo scoprissero.

A quel tempo era più facile nascondere le ferite. I pestaggi non erano così terribili, ma peggioravano costantemente man mano che mi indebolivo.

"Questo potrebbe pizzicare un po'." Mi avvertì Maria prima di mettere il disinfettante sui tagli. Sibilai per il dolore ma feci dei respiri profondi per sopportarlo.

"Harry chi ti ha fatto tutto questo?" Chiese mio padre, a bassa voce. Alzai lo sguardo per incontrare il suo e tutto quello che vidi fu paura.

Paura che qualcuno stesse facendo del male a suo figlio. Paura che lui non potesse farci niente.

Nerd with a secret - Larry Stylinson Au [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora