Capitolo 10

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Louis POV

Dopo aver lasciato i documenti davanti all'ufficio di Claire, visto che lei non voleva aprire la porta, decisi di passare da Mc Donald's mentre tornavo a casa.

Per tutto il tragitto, pensai al dolore che avevo visto negli occhi di Harry. Non potevo credere che fosse successo veramente; perché l'agenzia di Eleanor doveva essere la rivale della sua?!

Avevo fatto un casino e lo sapevo.

Mi piaceva veramente Harry, ma lui probabilmente mi odiava, anzi ne ero sicuro.

Quando arrivai a casa, erano solo le 4 del pomeriggio e, da fuori, sembrava tutto piuttosto silenzioso; il che non era un bene per me. Appena parcheggiai la macchina, sospirai per la stanchezza; presi le mie cose dal bagagliaio e lentamente mi avviai verso la porta d'ingresso. Dopo aver armeggiato con le chiavi, finalmente entrai nel posto che chiamavo casa. Sfortunatamente però non sempre mi sentivo 'a casa'.

"Louis sei tu?" Gridò mia madre dalla cucina.

"Si" le risposi mentre mi toglievo le scarpe.

Attraversai il corridoio, andando verso la cucina, e la trovai seduta a tavola che beveva del thè.

"Dove sei stato? La scuola è finita alle 2" domandò, mi sforzai per mentirle ancora una volta.

"Fuori per un po'" dissi, facendo spallucce.

"Fuori per un po'... bene! Le tue sorelle stanno a casa delle loro amiche fino alle 7, voglio che tu pulisca la sala e la cucina e che prepari la cena prima che tornino. Capito?" mi ordinò. Annuii soltanto, mettendo le mani nelle tasche mentre aspettavo che se ne andasse.

Vedete era questa la mia vita, beh... una parte. Questa era la parte che più odiavo in assoluto, quella che mi faceva essere ciò che ero. Mi voleva far nascondere ed io mi sentivo imbarazzato per questo. Ogni volta che le mie sorelle non erano a casa, cosa che succedeva molto spesso, mia madre mi faceva fare tutti i lavori domestici e non capitemi male, la adoravo, lei lavorava per pagare le bollette, ma c'era sempre qualcosa che mi faceva sentire indegno rispetto alle mie sorelle.

Lei non sapeva che facevo il modello, che mi piacevano il calcio e il canto ed io avevo pianificato di continuare così. La cosa più importante, non sapeva che sono gay.

Non poteva saperlo.

Avevo paura che mi rinnegasse, che non le piacessero i miei sogni e che mi costringesse a fare altro. Essere qualcuno che non ero. Ero spaventato dal fatto che la maggior parte delle persone potesse farmi tutto ciò.

Vedete io non avevo mai mentito a Harry. Ero gay, Eleanor era solo una copertura. Non che lei lo sapesse. Era una brava persona ed una buona amica, ma non c'era modo che io la frequentassi seriamente. Mi piaceva Lui, lo conoscevo appena ma avevo la sensazione di sapere tutto sul suo conto. Lui invece non mi conosceva. Probabilmente adesso mi odia e pensa che il bacio sia stato uno scherzo. Non lo è stato.

Mia madre lottava per pagare l'affitto, soprattutto con mio padre che non faceva un cazzo; ecco perché avevo preso il posto di modello, lo stipendio era buono e le ora da fare non molte. Le persone dell'agenzia erano carine e per una volta potevo essere me stesso e non chi gli altri volevano che fossi. Potevo aiutare mia madre a pagare l'affitto e continuare ad aiutare in casa. Non mi pesava dare una mano, se questo significava tenere unita la famiglia, ma quando mia madre aveva uno dei suoi 'brutti giorni' lo odiavo.

Come potete immaginare, oggi era uno di quei giorni. Di solito questo voleva dire che in giornata avrebbe litigato con lui ed io detestavo il modo in cui la faceva sentire.

Nerd with a secret - Larry Stylinson Au [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora