Capitolo 34

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Louis POV

"HARRY!"

Continuai a gridare senza, però, ricevere risposta.

Preso dal panico, mi tolsi velocemente le scarpe e il cappotto, mi tuffai in acqua e nuotai verso di lui. L'acqua era così fredda da pungermi letteralmente la pelle, ma non mi importava. L'unico mio pensiero era una tirar fuori Harry.

Come mi avvicinai, notai che la sua testa era sotto l'acqua e che lui stava affondando. Non persi tempo, trattenni il respiro e andai sott'acqua. Appena gli fui abbastanza vicino, avvolsi le mie braccia intorno a lui poi spinsi i miei piedi sul fondo, più forte che potevo, per far riemergere entrambi.

Una volta tornati in superficie, lasciai andare il respiro e rafforzai la stretta intorno a Harry. Lo trascinai fino alla sponda del lago e, mentre con un braccio continuavo a tenerlo, con l'altro cercai di uscire dall'acqua; era piuttosto faticoso dato che il peso di Harry e dei nostri vestiti bagnati mi tiravano giù.

In qualche modo riuscii a mettermi sulla riva prima di usare entrambe le braccia per tirare fuori anche Harry. Stavo piangendo dal dolore e dalla paura, ma finalmente ce la feci.

Lo stesi per terra e controllai il battito. Il sangue che gli scorreva per tutto il viso mi stava spaventando da morire, ma l'assenza di battito peggiorò il tutto. Iniziai velocemente la rianimazione, mentre le lacrime mi rigavano le guance.

"Andiamo Harry. Non farmi questo. Mi dispiace, ti prego, non posso perderti." Piansi, alternando le compressioni sul suo petto e la respirazione bocca a bocca. "Dai Haz. Per favore, ti supplico." Implorai.

Dopo quella che sembrò un'eternità, Harry iniziò a sputare l'acqua e a tossire, riprendendo così a respirare. Il battito era tornato, ma lui non si svegliava. Lo girai su un fianco, mettendolo nella posizione laterale di sicurezza, e lo coprii con il mio cappotto. Poi presi il mio cellulare e chiamai un'ambulanza.

"999 qual è la sua emergenza?"

"Ho bisogno di un'ambulanza. Un mio amico è caduto in un lago e ha sbattuto la testa. Respira ma ha perso conoscenza, per favore aiutatemi." Singhiozzai al telefono. Le mie mani che tremavano dal freddo.

"Per favore signore, si calmi. Dove si trova?"

"Non so come ci si chiami qui. È un lago a circa un miglio a sud dallo Styles' studio." Balbettai.

"Ok, sappiamo dov'è. La prego di rimanere calmo, gli aiuti stanno arrivando."

"Grazie." Sussurrai, chiudendo la chiamata e riportando la mia attenzione a Harry.

"Haz, mi dispiace così tanto, ti prego svegliati." Mi misi in ginocchio piangendo, implorando, pregando che il mio Hazza si risvegliasse mentre i brividi mi correvano, incontrollabilmente, lungo la schiena. Gli presi una mano e iniziai a riempirla di soffici baci, continuando a singhiozzare.

Non so quanto tempo aspettammo, sicuramente meno di quello che sembrò a me, ma alla fine arrivò l'ambulanza. Scattai in piedi ed inziai a gridare "DA QUESTA PARTE! VI PREGO, FATE PRESTO!"

Arrivarono, correndo, con una barella. "Per favore, faccia un passo indietro." Mi ordinarono ed io eseguii. Un dottore controllò Harry, mentre gli altri avvolsero me in una coperta. "Puoi dirmi il tuo nome?"

"Mi chiamo Louis Tomlinson e lui è Harry Styles. Starà bene?" Chiesi.

"Starà bene. Sei stato bravo con le procedure di primo soccorso. Lo portiamo in ospedale. Dovremmo far fare dei controlli anche a te." Disse. "Hai chiamato i suoi tutori?"

"Non ancora." Risposi, battendo i denti e lui annuì. Mise una maschera dell'ossigeno a Harry poi, con l'aiuto degli altri, lo misero sulla barella. Lo coprirono con una coperta, lo legarono e gli immobilizzarono la testa. Messo in sicurezza, lo caricarono su una barella con le ruote e lo trasportarono sull'ambulanza. Io li seguii, tenendo la mano a Harry.

Nerd with a secret - Larry Stylinson Au [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora