CAPITOLO 6

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-HOLLY!!! C'È ZAC EFRON !!!!- 

-DOVE? QUANDO? COSA? – mi sveglio di colpo saltando in piedi continuando a girare la testa da una parte all'altra per poi fermare lo sguardo sulla deficiente che ride – stronza!-le dico rendendomi conto che quello che ha appena urlato non era altro che una bugia.

-lo sai che ti voglio bene- si lancia con un salto al mio collo

-non è vero!- la contradico io –altrimenti non avresti scherzato su una cosa così importante- la rimprovero 

-non è colpa mia se svegliare te è come convicere Troy che le ragazze sono persone- non pensavo fosse un impresa cosi difficile –dai bradipo alza il culo e preparati per andare a scuola-mi rotolo nel letto rifugiandomi tra le coperte, ma quell'essere, che presto avrei scoperto essere diventata una delle persone più importanti della mia vita, me lo tolse. 

Sintonia, come se mi conoscessimo da una vita.

La mia preparazione per andare a scuola fu molto veloce al contrario di quella di Brook che sembrava impazzita alla ricerca della spazzola che poi si dimostro essere sul suo comodino, inutile direi che gli e lo ripetei almeno cinque volta pima che mi ascoltasse.

Arrivammo davanti a scuola con cinque minuti di ritardo. Brook mi prese il polso e inizio a correre tra i corridoi con una destrezza allucinante, e qualcosa mi dice che era abituata al ritardo. Sorpassammo il corridoio principale e salimmo le scale come se dovessimo correre la maratona, ma rallentai quando avvistai un Troy selvatico intento in un suo rito d'accoppiamento –Clarry Benson, 2 F, sbava dietro a Troy da quando lui le ha fatto l'occhilino una volta durante una partita, in realtà gli era entrato un moscerino negli occhi ma vabbè a lei non ha detto questo- dice Brook diero di me mentre osserva la scena pietosa –ma ora andiamo o la prof di inglese ci uccide- mi prende per mano mentre io osservo schifata la scena 

-signorina Jones, signorina White vedo che ci avete degnato della vostra presenza- quella donna era inquietante, avevo già avuto due ore con lei ieri e devo dire che spiega bene ma sembra uscita da un film horror!

-ci scusi per il ritardo signorina Miller-

-signora! Jones mi sono sposata!- Brook ha uno strano rapporto con i prof non capisco se sta simpatica o antipatica

-oh davvero? Ah già! dai prof ci faccia stare in classe le ho portato anche un cappuccino!- pensavo fosse per lei. 

-va bene, andate a sedervi e state zitte per favore- ci ordina la professoressa dopo aver preso il suo cappuccino 

[...]

Le ore stavano passando molto lenamente e mi ritrovai nel bel mezzo della terza ora anche se ne sembravano passate cinque. La lezione era abbastanza tranquilla, eravamo nel laboratorio di arte a dpingere un paesaggio a nostra scelta con le dita, Brook scelse un deserto io preferii optare per l'oceano, lo sentivo più mio, sentivo qualcosa che mi collegava ad esso, alle onde, all'acqua.

Guardai l'orologio, due minuti, erano passati solo due minuti. Mi alzai dalla mia postazione di lavoro e chiesi alla professoressa se potessi andare in bagno, acconsenti. Cercai di uscire dall'aula ma la cosa risulò difficile quando provai ad aprire la porta senza sporcare la maniglia di blu.

Mi diressi verso i bagni femminili infondo al corridoio con l'intenzione di passare li i seguenti dieci minuti,ma ovviamente il mio piano andò in frantumi non appena la mia vista si poso sulle due sagome che stavano pomiciando all'interno del bagno. Tossii per far notare la mia presenza, la ragazza si staccò dall'idiota rivelando la sua identità, Clary, abbassò lo sguardo e imbarazzata mi oltrepassò per uscire dalla porta.

My life is imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora