CAPITOLO 14

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Mi sveglio nella mia stanza blu scuro senza ricordarmi assolutamente niente della notte scorsa. Ieri c'era una festa nella casa in fondo alla via, non mi ricordo di chi era ma Alan e Brook volevano divertirsi cosi andammo tutti, tranne Holly.

-Holly! Muoviti facciamo tardi se no!- le urlo dal cortile. Finalmente il meccanico aveva riparato il guasto alla macchina e non dovevo più prendere il bus

-eccomi- dice senza fare commenti ne niente, sale solo in macchina e sta zitta. Sono due giorni che fa così e sto iniziando ad odiarlo.

-che c'è piccola non ti senti bene?- il suo volto rimane fisso sulla strada poi chiuse gli occhi e contrasse la mascella. Si sta trattenendo. Arriviamo davanti a scuola e non faccio in tempo a spegnere l'auto che apre la portiera sussurra un flebile grazie e se ne va vicino a Brook, le raggiungo anch'io e saluto Alan.

-ieri ti sei divertito con Katrine eh?- mi sfotte Brook sapendo che non ricordo nulla

-ahahah simpatica- le rispondo con sarcasmo

-invece tu bella rossa dov'eri? Ti sei saltata la festa che a mio parere è stato uno sballo sai quante foto ho per ricattare Troy ora?- dice notando anche lei lo sguardo di ghiaggio in quegli occhi verdi 

-anch'io ho delle tue foto davvero compromettenti- dico ribattendo con un ghigno

-avevo da fare- alza le spalle ed entra in classe

-ma che ha?- mi domanda la tizia che ha assistito alle mie peggio sbornie

-non lo so sembra quasi che non abbia neanche un emozione! È un mostro!- dico teatrealmente

-Troy- dice dolcemente e io mi giro per guardarla, sembra così indifesa.

-dica- alza il dito medio mima un vaffanculo e prende i libri.

Guardo l'orario presente sul mio foglietto e mi ricordo che oggi dovrò seguire la lezione della Hill per recuperare un argomento. Entro in classe e mi siede nelle seconde file. Una ragazza dai capelli neri si siede accanto a me e mi sorride. Non mi va. Giro lo sguardo e noto la Olly scarabocchiare sul suo tacquino degli appunti con lo sguardo fisso. Le squilla il telefono. -signorina White?- la richiama la professoressa

-mi scusi- si afretta a dire prima di prendere il telefono e metterlo in silenzioso

-non fa niente può capitare- le ridponde la prof capendo che qualcosa non andava

-Prof- alza la mano

-si?-

-posso andare in bagno?-

-se è urgente- la vedo alzarsi e dirigersi fuori dall'aula

Sono già un paio di minuti che Holly non rientra in classe e io sinceramente non ho voglia di star ad ascoltare la professoressa così opto per uscire anch'io

-Troy almeno chiedere!- si lamenta

-si si scusi ma ora il bagno chiama!- corro fuori dalla classe tenendomi il cavallo dei pantaloni poi lo lascio una volta fuori e mi dirigo con calma verso il bagno delle ragazze. Sento Holly gridare.

-ma perché la gente deve rendere sempre tutto così complicato! O forse sono io che vedo che le cose troppo semplici!- dopo di chè sento solo silenzio. Non so che fare, non voglio entrare nella sua vita. Me ne vado.

HOLLY POV

Lo so, ne sono consapevole sono strana in questi giorni me ne rendo conto ma non ci posso fare nulla, o scoppio o faccio svanire ogni emozione, e di scoppiare proprio non mi va, non con loro, non con me.

D'un tratto mi arriva una chiamata e data la mia deficienza dimentico il volume alto. Tay. Riattacco subito.

Corro in bagno sbatto la porta con violenza e compongo il numero di Taylor

-Holly- fa per parlare ma lo blocco subito

-Si può sapere che cazzo volete? Non ho idea di dove sia quel deficiente, non sono la sua badante non me ne frega più nulla okay! Dove sia non sono problemi mie, quindi evitate di chiamarmi ogni minuto perché va a finire che cambio numero!- hanno superato il limite

-Ma Holly-

-ho detto che non so dove sia, giuro che non lo sto nascondendo in cantina come ha fatto Hanna con Caleb!- lascio che anche in questi momenti il mio lato da fangirl esca fuori, mi serve per sdrammatizzare 

-Holly è Anna che non sa dove sia io so dov'è..vedi lui- riattacco prima di sentire altro. Non lo voglio sapere non me ne frega nulla! Io non torno sui miei passi. Gli voglio solo bene, basta finisce qui il mio affetto per lui, non è diverso dagli altri e mai lo sarà su questo ne sono sicura al cento per cento.

Mi dirigo verso la mensa dove al tavolo mi aspetta Brook con il mio frappè alla fragola

-grazie- dico prenderglielo

-di niente mi sembra che tu fossi un po' giù così ti sono andata a prendere un frappè tanto mi annoiavo nell'ora di chimica e poi a me piace!-dice sorridendomi 

-okay, comunque tranquilla è tutto passato è che questi due giorni ero particolarmente incazzata ma ora sto bene!- dico sorridendo il più possibile.

-ehi ciao rossa- arriva Kay per poi baciarmi la guancia e abbracciarmi da dietro

-oh ma guardate la troietta si fa anche Kay cos'è Troy non ti basta?- ci mancava la bionda

-senti oggi proprio non ho voglia di-

-di cosa? Sei solo una troietta ma tanto te ne andrai, non resterai vero? Tua madre dovrebbe stancarsi anche dello zio di Troy primo o poi- spalanco gli occhi e sento la presa di Kay allentarsi per poi scomparire definitivamente

-ripetilo se hai coraggio- dico alzandomi in piedi di fronte a lei

-cosa che tu e tua madr- tolgo il tappo al frappè gli e lo rovescio in testa

-Smettila di abbaiare cagna- la faccia che presto rivedrò sul giornalino mi fa tornare il sorriso.

-era necessario?- Troy sbuca da dietro la bionda che presa dall'imbarazzo scappa via mentre i mormario si alzano nella sala

-non fare il moralista- gli dico alzando gli occhi al cielo

-hai appena firmato la tua morte- faccio spallucce e mormoro una scusa a Brook per il frappè

-amen sei tu che non mangi-nasconde il suo frappè dietro al suo braccio

-oh ma quello non è un problema! Troy mi deve una mela!- dico rubandogliela


My life is imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora