CAPITOLO 22

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La giornata non poteva incominciare peggio, avrei preferito andare di nuovo con il bus piuttosto che subirmi Natalie per tutto il tragitto che si umiliava lamentandosi che ero seduta davanti, mentre Troy silenzioso ci portava a scuola. Inesistente.

Ormai le ore di lezioni erano passate e come al solito ci trovavamo tutti, o quasi, nella sala mensa.

-quindi Troy giocherai sabato prossimo?- la vocina stridula di Natalie sembra penetrarmi le orecchie. Non la sopporto e oggi prorpio non riesco a gestirla.

-Natalie giuro che se fra poco non cambi la tua vocina da gatta castrata ti castro sul serio!- così al meno ha la scusa

-qualcuna ha il ciclo?- ma perché non mi sono iscritta seriamente a yoga?

-si e anche regolarmente non come qualcuna che potrebbe essere incinta e non sapere neanche chi è il padre- come già avevo accurato sono meno socievole del solito

-senti cosa evita di fare la ragazza santerellina che sta simpatica a tutti! Perché a quanto pare neppure tu sai chi è tuo padre!- sul serio dov'era il volantino del corso di yoga

-okay ragazze calmatevi che devo inviare un messaggio vocale!- ci blocca Alex.

-tornando a noi Troy- alzo gli occhi al cielo ma poi li riportai sui due 

-tornando a noi Troy- la imita Alexis per poi essere fulminata dallo sguardo della sanguisuga

-dopo la partita che fai?- sicuramente nulla con te dato che deve uscire con me, ma non gli e lo dico. 

Sono al tavolo con gli altri e non fanno che parlare della partita, di come vinceranno la stagione eccetera. Io sinceramente non ce ne capisco molto ma spero per loro che vincano anche perché da quello che so il coach è un tipo abbastanza severo.

Vengo distratta dal vibrare del mio telefono, cosi lo prendo e guardo le notifiche

Calendario:LUNAPARK TROY! 

Whatsapp: 43 messaggi in sei chat

Apro cosi la schermata di whatsapp ignorando l'evento segnato sul calendario

Brook:Holly non vengo in mensa perché devo provare per lo spettacolo scusa ci vediamo domani! E buona fortuna con Kay! 

Alzo gli occhi al cielo pensando alla tortura che mi verrà imposta in questa breve pausa che sapevo già stesse per durare un eternità. Proseguì saltando le chat di gruppo che ormai mi preoccupavo di archiviare non avend voglia di entrare a leggere i messaggi.

Mamma: amore mi dispiace molto ma ho dovuto

tranquilla ho risolto tutto forse posso non metterla

okay scusa ma la devo mettere infondo è la verità sei cresciuta ormai capiranno

Le rispondo con un semplice "okay fa niente" anche se in verità faceva male, anche se in verità la sola idea di sapere che tutti suoi lettori avrebbero sapute cose di me che neppure io sapevo mi lacerava. Era la mia vita, mio padre e anche se mi pentivo ogni volta che lo pensavo, volevo conoscerlo.

Kay:ehi piccola ho prenotato per Los Angeles grazie mille. Ne avevo proprio bisogno. Ti devo un favore 

Spengo il telefono e sul riflesso nero vedo lo sguardo di Troy fisso sullo schermo e non appena mi volto lo sposta da un'altra parte. Si alza prende Natalie e se ne va. Idiota 

[...]

Calcio per la ventesima volta lo stesso sasso, la scuola era finita da un paio d'ore e io come una scema mi ero precipitata al lunaparck convinta che Troy sarebbe venuto, ma ormai era più o meno un ora che aspettavo, ma è inutile aspettare qualcuno che non sa neanche che lo stai aspettando, così mi arresi all'idea che quel pomeriggio l'avrei sprecato seduta nella biglietteria abbandonata di quel posto dimenticato.

My life is imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora