CAPITOLO 21

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HOLLY POV

-TROY DOVE CAZZO SEI FINITO?!-urlo al telefono dato che sono le sette e trenta e lui non è ancora arrivato e io sto iniziando ad avere leggermente freddo poiché le temperature non molto alte si stavano insediando tra le mie ossa.

-oddio Holly! Scusa- mi risponde al telefono con un tono di voce sarcastico ma che decisi di ignorare 

-si si ora muoviti e vieni a prendermi- dico calmandomi

-mi dispiace ma Natalie mi ha chiesto se l'accompagnavo e mi sono dimentico di te, ormai sono in classe- dice come se nulla fosse

-ah okay, prenderò l'autobus- lo ammetto un po' ci sono rimasta male.Vado verso la fermata dell'autobus, guardo l'ora, non arriverò mai in tempo.

Arrivo a scuola in ritardo come previsto così decido di avviarmi subito verso l'aula di arte senza neanche provare a entrare in classe. Passo davanti all'armadietto di Troy e lo vedo parlare con Natalie, i sui occhi si puntarono sulla mia figura esattamente nell'istante in cui la sua mano si appoggiò sulla coscia del golden retriver, li ignorai continuando il mio percorso, ma la schiena bruciava sentendo lo sguardo insistente di Troy. Cosa voleva? La sua amicheta non lo teneva abbastanza occupato? 

Era incomprensibile.

Erano passate le prime due ore e la mia mente non sembrava fare altro che chiedersi cosa ci faceva Troy con Natalie. Era strano, non cosi tanto, in fondo lo ha sempre detto che con Natalie c'era una specie di rapporto ma mi sembrava essersi staccato da qull'essere, eppure oggi si era dimenticato di me per andare a prendere lei.

-Holly tutto okay?- sento Brook scuotermi leggermente la spalla. Avevo la testa appoggiata sulle braccia incrociate posate sul banco.

-come mai Troy sta così tanto con Natalie?- dico senza giri di parole

-perché ti interessa?- mi domanda lasciando cadere la testa anche lei sul banco

-no niente, curiosità- dico girandomi verso la finestra.

-sarà, comunque non lo so, aveva smesso di frequentarla e aveva ricominciato a stare con noi, però non ho idea perché sia tornato con quella- sarà in astinenza, penso tra me e me ma senza dare voce a pensieri che forse non voglio neanche sentire.

Dopo quelle sembravano state le ore più interminabili della mia vita ci dirigemmoin sala pranzo, dove sapevo già sarebbe scoppiata una discussione con parole taglienti.

-Holly!- sento gridare il mio nome dal solito tavolo così mi dirigo verso di esso

-ciao ragazzi!- una vocina stridula mi precede prendendo il posto di fianco a Troy e Shawn. Vado ad accamparmi vicino a Kay evitando di guardare i due conigli in calore di fronte a me. Perché deve fare così? Perché deve essere simpatico un giorno e fare l'idiota gli altri sei. Non è bello avere una doppia personalità, è una malattia. Pensai quello che volevo urlargli contro in quell'istante ma mi trattenni.

-che fate oggi?- chiede Alex mangiando la sua insalata mentre io guardo il mio cheeseburger 

-non lo so magari vado a farmi un giro in centro- dice Kay mettendo un braccio dietro la mia spalla

-o magari vai a farti un giro nel letto di Holly- ribatte Troy cercando di essere divertente, ma leggo nelle sue parole un filo di disprezzo con l'intento di ferirmi 

-scusa?- chiedo controllando che la mia mano non tiri nessun coltello

-e dai era un battuta piccola non te la prendere- il suo sguardo si distolse dal mio -Comunque io non lo so dipende da come vanno le cose- dice guardando Natalie per poi baciarla

-prendetevi una camera!- dico disgustata

-che c'è gelosa? Se vuoi puoi fare un giro anche tu. Tanto uno in più uno in meno, dovresti essere abituata- lo guardo senza riuscire a dire una parola mentre il tavolo si zittisce

-Troy finiscila-lo blocca Kay

-oh ma guardate. Ehi principino ti svelerò un segreto: non sei stato il primo e non sarai l'ultimo- vorrei alzarmi e andarene, odio essere trattata cosi, ma non voglio dargliela vinta

-Troy la vuoi finire?! Senti già tanto che ti abbiamo permesso di portare il canile al nostro tavolo non esagerare!- dice Alexis facendo ridere Brook

-che stronze- continua Troy

-Holly tu che fai oggi?- Mi domanda Alan rompendo il silenzio

-dovremmo fare i biglietti e i volantini, io e Troy- dovremmo ma oggi è insopportabile

-oh giusto, vengo a casa tua alle quattro- risponde indifferente alla questione 

-no- mi scoccia ammetterlo ma ci sono rimasta molto male dal modo in cui mi ha trattato. E averlo attorno oggi pomeriggio comperterebbe solo roblemi di cui non ho bisogno

-cosa?- non si aspettava questa risposta, voleva condurre lui il gioco, ma credo che per oggi abbia già fatto abbastanza.

-io e mamma oggi pomeriggio siamo fuori dobbiamo comprare degli elettrodomestici- faccio un pausa -tu vai a ritirare i biglietti e li porti a un indirizzo che poi ti invierò e io faccio stampare i volantini- poi ricomincio a mangiare

-okay- ho sempre una via d'uscita, un posto dove scappare.

-Holly abbiamo un ora buca mi aiuti con la parte da studiare per teatro?- mi chiede Brook

-si okay- mi alzo , poi rivolgo uno sguardo a Troy che non lo regge e lo spezza andando a guardare Natalie –Kay chiamami dopo così ci mettiamo d'accordo per il viaggio- gli occhi di Troy scattaranno su il mio corpo che in quell'istante si trovava senza bariere, ebbi paura, pieno di rabbia mi guardava, spezzai quello che sembrava essere l'unica cosa a tenermi ancora a que tavolo e me ne andai avendo la stupida sensazione di avere ancora i suoi occhi posati su di me. Sono incazzata e delusa da Troy, sapevo che fosse un idiota ma non può trattarmi così senza neanche darmi un motivo

....

La mia schiena si riempì di brividi al contatto freddo del cemento. Ero seduta sulla terrazza che scoprì il giorno in cui scappai con Troy. Guardavo il cielo cercando una risposta al suo comportamento insano a mentre i miei poloni venivano invasi dal fumo nero e la mia mente diventava dipendente dalla nicotina mi rassegnai abbassando gli occhi sulla sigaretta ormai consumata. Non fumanìvo spesso, in realtà non lo facevo da quasi un anno, non ne sentivo più il bisogno ma quella sera avevo la necessità che i miei pensieri venissero oscurati da una nube nera.


My life is imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora