Vuoi ancora stare all'aperto?

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⚓MIKA⚓
"Andy. Andy perdonami. Mi sono arrabbiato per una stupidaggine"
"Mika...no. O meglio...riguardo alla risata mentre eri nudo sì, te la sei presa per niente. Ma riguardo alla mia finta perdita della memoria, ho esagerato. E ne sono pienamente consapevole. Ma, spero di essermi fatto capire nelle spiegaz.."
"Sshh. È tutto ok, amore. Sono qui, accanto a te...sto sorridendo...relax take it easy."

Eravamo ancora stesi sopra quel morbido materasso. Il letto singolo, nelle sue piccole dimensioni, ci costringeva a stare appiccicati l'uno all'altro. E io non desideravo niente altro.
Ci guardavamo negli occhi, i suoi diamanti cristallini fissi nei miei, il suo sorriso splendente, i capelli scompigliati dalle mie carezze.
La sua mano mi accarezzava dolcemente il fianco, sollevando leggermente la maglia che avevo indossato appena entrato in camera dopo l'imbarazzo di poco prima. Potevo sentire milioni di farfalle nello stomaco, e brividi di passione scorrere lungo tutto il mio corpo.
Eravamo là, zitti, a parlare solamente con la luce dei nostri occhi.
Solitamente odio il silenzio, sono un ragazzo molto rumoroso, molto attivo, non riesco a starmene fermo un secondo...ma Andy mi fa trovare quel lato pacifico che si nasconde sempre nel profondo del mio cuore.
Non è un silenzio imbarazzante, anzi. È uno dei silenzi più rumorosi che si possano vivere! Perché attraverso due semplici sfere, grazie alle quali puoi vedere tutte le cose belle e brutte del mondo, puoi esprimere tutto ciò che ti invade la mente. Puoi esternare le tue sensazioni, le tue emozioni, i tuoi pensieri.
E, posso assicurare, in questi casi non capisco nemmeno io che mi passa per la testa, tante sono le cose!

"Mika...andiamo a mangiare qualcosa, velocemente. Poi usciamo. Voglio portarti in un posto speciale"

La voce del mio ragazzo mi riporta alla realtà.

"DOVE?!?! Dove mi porti?" chiesi come un bambino in attesa di andare al Luna Park.

"Mangia. E poi vedrai."

Andy si alzò dal letto trascinandomi con lui. Non potei fare a meno di dargli retta. Ero curioso. Accettai le sue condizioni, e mi diressi verso la cucina per mangiare qualcosa.
Il mio stomaco era vuoto da troppo tempo, mi fiondai sul cibo sotto lo sguardo dolce e ridente della mia origine dell'amore, seduto di fronte a me.
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"Andy, dove mi stai portando? VOGLIO SAPERLO!"

Stavo camminando con gli occhi bendati, mentre Andy mi reggeva le spalle, indicandomi la strada da seguire.

"Zitto e cammina"
"Stronzo"
"Lo sai che ti amo"
"Io no"
"COSA?!"
"Dai scemo guidami e basta che voglio arrivare."

Camminammo per un'altra mezz'ora buona. Ero stanco, ero curioso, e Andy me l'avrebbe pagata cara!
Ad un tratto sentii le labbra di Andy sfiorarmi l'orecchio, provocandomi un fremito.

"Siamo arrivati, amore mio"
"Allora liberami, e lasciati ammirare"
"Non ammirerai me..."

Le dita sottili di Andy mi sfiorarono le palpebre, iniziando a sfilarmi la benda che copriva la mia vista.
Appena potei riaprire gli occhi, lo spettacolo che mi si presentò davanti era a dir poco ma-gni-fi-co.
Di fronte a noi, un prato enorme. Un prato ricoperto di margherite profumate. Qua e là vi erano alcune violette che rendevano ancora più colorato l'ambiente.
A destra, un piccolo ruscello scorreva lentamente mentre a sinistra vi era un piccolo casolare rosso, con un mulino all'esterno. Davanti a noi....l'orizzonte. Sereno, limpido.

"Andy! Ma è...è...pazzesco!"
"Lo so. Venivo sempre qui quando stavo male. Questo posto mi da pace, mi rilassa. Mi fa sentire...me stesso.
Qua mi viene l'ispirazione per i miei video."
"Wow"
"Quante parole amore mio!"
"SONO. SENZA. PAROLE. È bellissimo Andy non so che dire. Grazie!"
"Vieni con me"

Seguii i suoi passi verso il casolare. C'era una porta sul lato, e Andy si diresse verso essa.

"Andy, voglio stare all'aria aperta. Guarda che paesaggio! Dai guardiamo dopo l'interno!"
"Cambierai idea. Zitto e seguimi"
"Va beh..."

Lo seguii senza voglia. Volevo correre lungo tutto quel campo, volevo truffarmi nel ruscello... Volevo scrivere. Magari mi sarebbe venuta l'ispirazione, chissà.
Intanto però decisi di ascoltare Andy.
Aprì quella porta.

"Guarda e stupisci. È il mio nascondiglio segreto"

Restai a bocca aperta un'ulteriore volta. Questo ragazzo non smette mai di stupirmi!

"Ma...ma...Andy!"

L'interno era costituito da un materasso matrimoniale avvolto da un lenzuolo blu e giallo, i miei colori preferiti.
Tutto attorno delle piccole candele a forma di cuore, che illuminavano l'ambiente.
Andy si avvicinò a me con un sorriso malizioso.
Mi accarezzò dalla guancia lungo tutto il braccio, tenendo lo sguardo fisso sui miei occhi.

"Andy..."

I brividi mi travolgevano, mi mancava il respiro, il cuore andava a mille.

"Vuoi ancora stare all'aperto?"

Chiese Andy baciandomi il collo.

"Credo...credo che il sole possa....a-aspettare" ansimai
"Allora vieni qua, e fammi vedere la luce con la tua sensualità"

Queste parole mi fecero rabbrividire. Catturai le sua labbra tra le mie con un movimento repentino e in pochi secondi eravamo stesi su quel materasso, a rotolarci mentre le nostre lingue si intrecciavano nelle nostre bocche.

"Spogliami" ansimò Andy.
"Con piacere" risposi...

Bonsoir mes amours.
Finalmente torno con questa storia.
Fatemi sapere se vi gusta attraverso i commenti e mettete stelline.
Alla prossima.
notte.
MIKANDYLOVER

"Sei la mia ancora ed il mio ancora" MIKANDY♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora