"Non potevo sentire parole più belle!"

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⚓MIKA⚓
Sono un idiota. Basta, non ci sono altri aggettivi che mi rappresentano. È incredibile la velocità con la quale riesco a far allontanare la gente. Altro che musica, questa è la mia vera dote: farmi odiare da tutti.
Ma poi perché questo continua a fissarmi? Non vede come sono in imbarazzo?
Sento che alcune lacrime mi bagnano gli occhi, e successivamente sento le guance umide. Metto le mani sul viso per nascondermi quando sento una mano che mi tocca la spalla destra. Non alzo lo sguardo ma posso capire che Andreas mi sta abbracciando.
Cosa? Come? Perché non ride e non spiffera il mio segreto a tutti? Forse...si, forse lui è diverso.
A:" Hey, non piangere." dice lui. Mi alza il viso con l'indice della mano sinistra e con l'altra mano mi asciuga le lacrime. Io continuo a singhiozzare e lui mi sorride, e ripete:" Non piangere. Non devi vergognarti! Non potevo sentire parole più belle" ride.
Questo è fuori come un balcone! "Parole più belle"...ma parole più belle di che?
M:" sc-scusa?" rispondo io ancora in preda allo stupore
A:" Hey" si avvicina a me e mi sussurra qualcosa all'orecchio "anche io sono gay, finalmente qualcuno che capisce come mi sento!" sorride alzando le sopracciglia e mordendosi il labbro inferiore.
Io lo guardo con una faccia allibita, e lui continua a ridere.
Rido anche io, finalmente. Ha una risata così contagiosa.
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A:" Ho scoperto la mia omosessualità da un po' di anni e...diciamo che molta gente non era d'accordo. Ma me ne frego. Non sono un mostro, non uccido persone, non le violento. Sono a posto con la mia coscienza. La gente può pensare quello che vuole"
Parlava veramente molto, e io non aprivo bocca, anche perché potevo perdermi nella sua voce. Era talmente deciso a essere sé stesso, senza curarsi del giudizio altrui...vorrei essere anche io un ragazzo sicuro come lui.
Stavamo camminando per i corridoi della scuola. Era a dir poco enorme, mi sarei perso di certo, migliorando il mio record di ritardi in classe.
A un certo punto sentii una mano stringere il mio polso.
A:" Mika, muoviti. Il discorso della preside si terrà in questa stanza. Ma dove hai la testa? Dai, seguimi"
Ci sedemmo su delle comode poltrone rosse e in poco tempo la grande stanza si riempì di studenti. Non feci attenzione al dircorso della preside, ma vidi tante teste coivolte in quelle parole che per me erano soltanto un brusio che disturbava i miei pensieri....odio queste ricorrenze formali. Sono troppo pallose. Ero intento a fissare Andy. Ha un tatuaggio a forma di ancora sul bicipite destro. Carino! E lui...lui è così bello! La mia mente viene portata alla realtà quando sento la preside pronunciare il mio nome. Stavano assegnando le stanze.
Preside:" Michael Holbrook Penniman jr, stanza 188 con...



Buongiorno
Ecco il capitolo 3. Ma con chi sarà in stanza il nostro Mika? Aspettate domani per saperlo. Intanto spero che questo vi piaccia.
Ciaoo

"Sei la mia ancora ed il mio ancora" MIKANDY♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora