Chapter thirty-one

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MEGAN WALKER VOICE:

Non sapevo quanto l'amassi, fino a che non l'ho visto piangere, lui, l'uomo che non chiede aiuto nemmeno quando ne ha bisogno.
È rimasto incredulo,sperava fosse tutto una bugia, un film e invece no, invece era tutto vero.
Eppure sapeva che Dylan è figlio di Luke. Ha tenuto stretti i denti e ha cercato di andare avanti con un grosso buco al cuore. Non sanguina, non ha ferite, è inchiostro indelebile che brucia piú dell'acido.
Ha paura che gli porti tutto via, si arrabbia, si allontana e poi cerca di chiedermi scusa, ma non a parole, l'orgoglio glie lo impedisce.
Rabbia,frustrazione, tristezza. Sono queste le sensazioni che sento quando si allontana da me e si avvicina ad un'altra, la nuova lei, la nuova fiamma, il nuovo amore. Sostituita. Pure da lui, che tanto mi faceva credere di essere unica, l'unica che voleva abbracciare, l'unica che avrebbe mai amato, l'unica in tutto. E cavolo, lui è uguale a tutti gli altri.

Ma è quello che mi merito, lo so. L'ho lasciato dopo che ci siamo ritrovati, l'ho lasciato nudo nel suo letto come se fosse da una notte e via, come se per me non contasse nulla, L'ho lasciato li, in California, dimenticando nel suo letto il mio cuore, e anche un po di me stessa. È stata dura allontanarmi da lui, lo ammetto, ma tutto quello che mi era in torno mi ricordava l'inferno in cui ho convissuto, la morte di mio padre, gli inganni, Luke, Madrina. Volevo solo far finta che non fosse mai successo nulla di quello che è successo in realtà. Volevo essere solo una persona normale. Ma non si scappa da qualcosa che hai dentro, ovunque tu vada ti seguirà. L'ho capito solo andando via e perdendo chi amavo di più al mondo. Ho molti rimpianti da dover scontare. Già.

In casa la situazione sembra più calma. Justin ha passato tutto il pomeriggio in giardino con Dylan, Julie, Jonathan e la sua ragazza. Non mi ha rivolto la parola e neanche mi ha guardata. Mi da fastidio che mio figlio debba stare accanto a Jennifer, non voglio che lei passi del tempo con Dylan. Lui è mio, lei ha Justin. Forse mi infastidisce molto di più il fatto che sia la sua nuova ragazza, ma infondo è giusto così. Io non l'ho mai rimpiazzato, il mio è un amore eterno, glie l'ho promesso quando l'ho lasciato. Solo che lui sembra aver dimenticato tutte le nostre promesse, sembra aver dimenticato il nostro amore. Sto pensando che forse dovrei ricominciare ad uscire con qualcuno, sono giovane e non posso passare la mia vita da sola.

"Stasera io e tuo padre andremo a cena da alcuni amici di famiglia, per te è un problema tener d'occhio Julie?" domanda mia madre.

Mio padre? No, Jeremy non è mio padre. Il mio papà sarà sempre Bill. Voglio bene a Jeremy, ma non potrà mai sostituire il ruolo paterno. Mia madre vuole che io lo consideri come un secondo papà, ma non ci riesco. Bill è insostituibile.

"Nessun problema" le sorrido.

Metto a posto i piatti appena lavati. Abbiamo appena finito di mangiare e la signorina Jennifer Morgan non ha fatto altro che starsene fuori a giocare invece di dare una mano in cucina. Non la reggo.

"Pensavo che stanotte fossi dei nostri, andremo tutti in un night club, come ai vecchi tempi" ricorda Douglas.

"I vecchi tempi?" mi viene da ridere.

"Meg, sei giovane e sexy, non puoi fare la mamma a tempo pieno, te lo proibisco" dice abbracciandomi da dietro.

Il modo in cui Douglas mi tocca o mi parla potrebbe far sembrare il nostro rapporto molto intimo. Lo è, ma non a sfondo sessuale o sentimentale. Lui c'è sempre stato per me, è il mio migliore amico, il fratello maggiore che non ho mai avuto.

"Sono una mamma ora e non voglio mollare a casa mio figlio, non quando quel pazzo di Luke è in giro che ci cerca" Io voglio stare con lui.

"Dai bocciolo di loto, non dirmi di no o sarò costretto a usare le maniere forti e tu non vuoi, giusto?" mormora al mio orecchio mentre continua ad abbracciarmi.

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