MEGAN WALKER VOICE:
Delle volte mi sentivo come braccata da Justin, avvertivo la sensazione che, il fatto che fossi continuamente fuori nei miei appuntamenti segreti con Gabriella, gli desse profondamente fastidio, quasi a livello epidermico. Spesso era difficile convincerlo che andavo a trovare Grace o che ero in giro. Lui non si fidava di me, e non aveva tutti i torti. Infatti era sempre molto restio quando parlava di lavoro con me, perché diceva che la vita professionale e la sfera privata erano due cose che dovevano rimanere distinte e distanti,in questi frangenti lasciava trasparire un senso di astio, quasi come se si sentisse che qualsiasi cosa mi avesse detto io l'avrei riferita al suo nemico. Ed io, da parte mia, non nego che la cosa mi infastidiva moltissimo, mi seccava rimanere all’oscuro di tutto quello che faceva durante la giornata, di non sapere chi fossero questi fantomatici 'amici' che incontrava quando usciva, quali fossero i suoi reali progetti sul breve e medio termine, cose concrete intendo, che riuscissero ad andare al di la di tutti quei vedremo, faremo, organizzeremo, mi ero proprio stufata di sentirgli coniugare il futuro anteriore, era ora di passare al presente. D'altro canto era quello che dovevo aspettarmi. Era furbo come una volpe, perfino per me era difficile entrare nel suo campo lavorativo e i ragazzi non erano di certo di aiuto.
Erano le 7.49, per la prima volta mi trovavo già di fronte allo chalet, in una situazione normale mi sarei riaddormentata immediatamente, ma la telefonata di Madrina mi aveva letteralmente scombussolato. Era molto presto e, per me era difficile restare ad occhi aperti, così mentre aspettavo Gabriella mi ero allontana per cinque minuti, giusto il tempo di prendere un caffè al bar. Nel frattempo, dopo aver dedicato la mia consueta mezz’ora a guardare il cellulare, arrivò finalmente una limousine, in cui credevo ci fosse Madrina. Attraversai la strada, aprii lo sportello dell'auto e rimasi fredda e ferma. Non era Madrina, ma Luke. Roteai gli occhi verso l'alto sbuffando e salii in auto. L'auto partii. Li con quell'essere, io non mi sentivo sicura, protetta, nel posto giusto. Il suo sguardo su di me non mi piaceva affatto, era viscido e spaventoso, non riservava nulla di buono. Non mi fidavo di lui.
"Scusa il ritardo, non volevo farti aspettare" fece un sorriso.
"Perché mi hai fatto venire qui?" passai al punto.
Lui strinse i denti. "Allora dove si trovano gli accampamenti di Bieber?"si riferiva alle piantagioni di marijuana.
"Si trovano a Bangkok, Thailandia" mentii.
"È la verità?" si avvicinò a me.
"Non ti fidi di me?" domandai.
"Io e te potremmo fare grandi cose insieme" sentivo il suo respiro sul mio collo.
"Ne dubito" dissi.
"Potremmo cominciare da adesso" la sua mano accarezzo l'interno coscia.
"Quelli come te mi fanno pena" lo spinsi via.
"Noi due non siamo poi così diversi,tesoro" si leccò le labbra.
Tutto d'un tratto il suo corpo ricoprii il mio, il suo peso mi impediva di fare qualsiasi movimento. Luke era su di me, le sue mani tenevano ferme le mie. Le sue labbra baciavano il mio collo, fino a scendere sul petto. I miei sforzi di liberarmi erano vani. Cominciò a passarmi la lingua attorno alle labbra, lui cercava di baciarmi, ma io mi tiravo indietro, mi faceva schifo.Senza mollare la presa delle mie braccia, scivolò su di me , verso il mio bacino, passando per il collo e per i miei seni. Si fermò al mio ombelico, baciò il ventre poi la sua lingua cominciò a solleticare la fessura dell'ombelico. Faceva tutto con un sorrisetto divertito, sapeva bene che odiavo lui, odiavo essere toccata da lui. Il mio disgusto era alla stelle. Subito urlai all'autista di fermare l'auto, lui eseguii i miei ordini. Prima di aprire lo sportello, Luke mi strinse per il polso e mi sorrise, mi vedeva sua. Lui voleva qualsiasi cosa appartenesse a Justin. Scesi dalla limousine per poi raggiungere la mia auto. Appena fui dentro, poggiai la testa sul volante, era davvero esausta da quella situazione. Una parte di me avrebbe voluto raccontare tutta la verità a Justin, sperando che poi mi avrebbe aiutata o per lo meno capita.
STAI LEGGENDO
WEED.
Roman pour Adolescents'' Scopavo come se dovessi tirar fuori la guerra che avevo dentro, quindi avrei solo dovuto trovare qualcuna che mi restituisse un po di quell'amore che avevo perso. '' #RED #LOVE #PASSION #SEX #JUSTIN