Capitolo 29 <Preferisco rimanere single piuttosto che avere un guinzaglio>

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[Revisionato l'01/11/2018]

Osservai le gocce di pioggia battere sul vetro della finestra della cucina, sussultai sentendo un tuono in lontananza.
Era una serata piovosa e non solo fuori c'era il diluvio ma anche dentro c'era il finimondo.

In questi ultimi giorni io ed Harry non facevamo altro che litigare, anche per i motivi più stupidi.

Tutto era nato quando Harry era tornato a casa alle tre del mattino, dopo essere andato ad una festa organizzata da uno dei suoi colleghi.
Io non lo avevo accompagnato poiché il giorno dopo avevo una partita di Quidditch.

Ci tenevo che lui assistesse, ma Harry non si era presentato e non aveva partecipato alla nostra vittoria.

Quando ero tornata a casa lui non c'era, probabilmente era a lavoro.

E adesso fuori piove a dirotto, Harry era rientrato da circa dieci minuti e noi due non ci eravamo ancora rivolti una parola.

Non gliela avrei fatta passare liscia questa volta.

"Vuoi tenermi il muso ancora per molto?" chiese lui sarcastico entrando in cucina.

Non mi voltai nemmeno, sapevo che mi stava guardando. Rimasi dov'ero a fissare la pioggia all'esterno con una tazza di te caldo tra le mani.

Lui sospirò abbattuto.

"Senti Ginny-" lo interruppi bruscamente.

"Avevi promesso di accompagnarmi, di sostenermi ma ovviamente il tuo lavoro viene sempre prima di me" sbottai girandomi verso di lui.

"Non è vero, lo sai" ribatté subito.

"No, invece non lo so! Stai sempre per i fatti tuoi, non mi dici mai niente, come potrei anche solo minimamente sapere che ti succede?!?" dissi ancora.

"Sai cosa?! Stiamo per sposarci e se questo significa che devi comandarmi a bacchetta, allora preferisco rimanere single piuttosto che avere un guinzaglio al collo" urlò in risposta.

Ammutolii all'istante, gli occhi sbarrati.

La mia storia stava per andare in fumo.
Mi vennero gli occhi lucidi.

"Allora vai al diavolo" sibilai.

Posai la tazza sul ripiano della cucina, presi la mia bacchetta e uscii di casa sbattendo la porta.

Perfetto. Avevo rovinato la mia vita in cinque secondi.

Harry non mi seguì. Rimasi per qualche minuto sotto la pioggia a pensare al da farsi, mentre le lacrime mi ricadevano copiose sulle guance.

Poi decisi e mi smaterializzai.

Mi ritrovai in una stradina deserta, la pioggia cadeva ancora ininterrottamente.

Riconobbi una porta scura, bussai e subito questa si aprì.

Appena Hermione mi vide la sua espressione si fece preoccupata.

Ero stata nella sua nuova casa solo una volta, quindi non me la ricordavo molto.

"Ginny cos'è successo??" chiese facendomi entrare.

"Sei completamente bagnata" disse subito dopo guardandomi dalla testa ai piedi.

"Io e Harry abbiamo discusso e...me ne sono andata" balbettai, asciugandomi le guance con il braccio.

Lei mi guardò per un paio di secondi, poi mi abbracciò forte.

"Dai, ti do dei vestiti asciutti e  poi mi racconti per bene" mormorò staccandosi.

Mai Dire Mai (Hinny) #In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora