Capitolo 32 <Non era perfetta quella sala?>

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[Revisionato il 01/09/2020]

P.O.V Ginny

Nei mesi successivi andò tutto alla grande, festeggiammo un grande Natale con la mia famiglia alla Tana.

Portammo anche Teddy con noi e lui si divertì molto a giocare con la piccola Victoire, la figlia di Bill e Fleur.

Il capodanno invece lo passammo con i nostri amici.

Nei primi mesi dell'anno iniziammo a preparare il nostro matrimonio. Ero così elettrizzata che certe volte mi isolavo totalmente per cercare location, vestiti e luoghi adatti per celebrare questo evento importante.

Tuttavia io ed Harry eravamo in disaccordo sulla data del matrimonio.

Io avrei voluto celebrarlo sotto Natale con l'atmosfera magica delle luci matalizie, la neve e tutto il resto.

Lui invece avrebbe preferito sposarsi durante un clima un po' meno freddo, il solito lamentoso.

Come avremmo fatto a metterci d'accordo?

"Questa sala è perfetta sia in estate che in inverno...durante il periodo natalizio viene addobbata con luci e un enorme albero in quell'angolo laggiù" spiegò allegramente una gentile signorina camminando lungo la grande sala seguita subito da noi.

Avevo trovato questo locale davvero carino su internet e avevo subito preso un appuntamento per vederlo.

Harry era silenzioso ma sorrideva sempre nella mia direzione.

"Non era perfetta quella sala?" esclamai una volta rientrata in casa.

"Per delle nozze a Natale, si" replicò lui con un sorrisetto.

"Non capisco perché non vuoi sposarti a Natale, sarebbe bellissimo" protestai fermandomi imbronciata davanti a lui, seduto sul divano.

Lui ridacchiò e incrociò le braccia al petto.

"Sei buffa quando ti arrabbi" esclamò divertito.

Lo guardai male e sbuffai. Feci per andarmene ma lui mi prese per un braccio.

"Dai, scherzavo" cercò di scusarsi con un sorrisetto dipinto sul volto.

"Ci tieni così tanto a sposarti a Natale?" chiese curioso puntando i suoi occhi verdi nei miei.

Annuii convinta.

"D'accordo, allora a Natale 2001 ci sarà il nostro matrimonio" concluse formale.

Alzai le braccia in aria in segno di vittoria.

"Ho vinto, ho vinto, ho vinto" iniziai a battere le mani come una bambina e lanciai un urletto quando sentii i miei piedi staccarsi dal suolo.

"Harry mettimi giù" esclamai battendo i pugni contro la sua schiena.

Sentii la sua risata e mi lasciai andare in un sorriso.

"Ti meriti un premio per la tua vittoria" affermò convinto aprendo la porta a vetri che dava sul giardino.

"Harry" dissi minacciosamente.

Sapevo cosa stava per fare e non avevo nessuna intenzione di assecondarlo.

"Come premio, voglio mostrarti cosa non potremo fare al nostro matrimonio invernale" esclamò divertito continuando a camminare sull'erba.

L'aria fredda mi sferzò il viso, rabbrividii tra le sue braccia.

Ad un certo punto si fermò e io mi sentii gelare.

"Harry non provarci neanche!" sbottai cercando di intimidirlo.

"Cosa non devo provare?" chiese retorico sghignazzando.

Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che mi ritrovai a fare un tuffo in piscina.

Appena riemersi mi sentii morire, sentivo freddo in ogni singola parte del corpo.

"Harry James Potter! Io ti uccido con le mie stesse mani!!" gli gridai contro guardandolo di traverso.

Lui scoppiò in una risata, guardandomi dall'alto.
Si piegò sulle ginocchia, tanto stava ridendo.

"Be' riusciresti in un'impresa in cui hanno fallito tutti" si prese gioco di me incrociando le braccia al petto.

Afferrai il bordo della piscina con le mani e mi tirai su.
Iniziai a tremare per il vento gelido.

"È febbraio, razza di deficente che non sei altro!" sbottai alzandomi in piedi.

Lui rise ancora.

Feci un sorrisetto e mi avvicinai a lui con le braccia spalancate.
Me l'avrebbe pagata cara.

"Mi sembri troppo asciutto Potter, che ne dici di un abbraccio?" proposi avanzando lentamente verso di lui.

Lui mi guardò preoccupato e iniziò ad indietreggiare.

"No grazie, ne faccio volentieri a meno" disse scuotendo la testa.

Lo afferrai per la maglia e lo spinsi indietro. Harry perse l'equilibrio e cadde in piscina.

Stavolta fu il mio turno di ridere a crepapelle.
Mi fermai quando ripresi a tremare.

"Be' me lo sono meritato" affermò Harry riemergendo.

Velocemente rientrai in casa e tirai un sospiro di sollievo quando il calore del riscaldamento acceso mi avvolse.
Sobbalzai sentendo le mani di Harry posarsi sui miei fianchi per stringermi a sé.

Le sue labbra si posarono sul mio collo facendomi così sfuggire un sospiro.

"I vestiti sono un po' bagnati, che ne dici di toglierli?" mormorò malizioso al mio orecchio.

Mi girai fra le sue braccia, ritrovandomi a pochi centimetri dal suo viso.

"Mi sembra un ottima idea, Potter" sorrisi poggiando le labbra sulle sue.

Le sue mani afferrarono i lembi della mia felpa e io mi staccai per permettergli di sfilarmela dalla testa.
Lasciai cadere l'indumento per terra tornando a stringermi a lui.

Sarebbe stata una serata interessante.

(Corretto✔️)

Mai Dire Mai (Hinny) #In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora