Capitolo 20 <Non possiamo evitare che voi cresciate>

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[Revisionato l'08/08/2018]

Nei giorni seguenti Harry incontrò il proprietario della casa per firmare le ultime cose.

Il nostro trasferimento era imminente e io non vedevo l'ora.

Harry portò la mia famiglia a fare un giro della casa, erano contenti per noi anche se un po' tristi.

"È spettacolare!" esclamò George entusiasta appena varcata la porta della Tana

"Proprio una bella casa ragazzi" si congratulò Bill

"Oh la mia bambina è cresciuta"

Mia mamma aveva già le lacrime agli occhi.
Corse ad abbracciarmi.

"Mamma stai calma, potrete venire ogni volta che vorrete" la rassicurai abbracciandola

Appena si staccò vidi Harry sorridermi.

"Pranzate qui ragazzi?" chiese mio padre sorridendo

"Si" esclamammo in coro io ed Harry

Pranzammo allegramente, la mamma preparò anche il mio dolce preferito per l'occasione.

Era un pranzo dall'aria malinconica, mi sarebbe mancato vivere alla Tana.

Ma stavo per iniziare una nuova vita con Harry e dovevo esserne felice.

Dopo pranzo, mentre tutti gli altri sparecchiavano mio padre disse di volermi parlare. La cosa non prometteva nulla di buono.

"Cosa c'è papà? Non ti è piaciuta la casa?" chiesi preoccupata sedendomi su una poltrona

Lui si sedette sul divano.

"No no, la casa era bellissima" sorrise

"Solo... Sei sicura di volertene andare? Sembrerà così strano stare qui senza di te" esclamò guardandomi

Io annuii.

"Sono sicura, e poi tu e la mamma ve la caverete benissimo qui... Non rivolete un po' di privacy? Adesso che i vostri figli se ne stanno andando..." risi

"Ma noi siamo così abituati a voi che ci sembrerà strano avere questa casa vuota" si guardò intorno

"Ma hai ragione, non possiamo evitare che voi cresciate" disse con amarezza

"Coraggio papà, vi verremo a trovare spesso" mi alzai e lo abbracciai

Più tardi tornai in camera a finire i bagagli e lì trovai Harry seduto sul mio letto a guardare la parete.

"Harry, che stai facendo?" chiesi chiudendo la porta

Lui alzò le spalle.

Dieci minuti dopo chiusi l'ultima valigia e mi sedetti accanto al mio ragazzo che era stato tutto il tempo a fissarmi.

Mi sedetti sulle sue gambe mettendo le mie braccia intorno al suo collo.

"Per caso hai un po' di malinconia?" chiesi piegando leggermente la testa

Lui sorrise triste stringendomi la vita.

"Sai...questo posto è stato come una seconda casa per me, quindi è un po' difficile lasciarlo" mormorò

"Lo capisco" annuii passandogli una mano tra i capelli

"E se chiedessimo agli altri di fare una piccola partitina a quidditch prima di andarcene?" proposi

"Va bene, andiamo" accettò

Quasi tutti i miei fratelli parteciparono, ero felice di vedere che George era tornato a sorridere anche se sapevo che dentro continuava a soffrire.

Ci separammo in due squadre e iniziammo.

La partita non durò molto e come al solito, Harry prese il boccino.

Aveva ancora con sé il suo primo boccino che Silente gli aveva lasciato.

***

Harry iniziò a smaterializzarsi portando con sé i bagagli.

Salutammo i miei, poi ci smaterializzammo anche noi.

Ci ritrovammo nel salotto di casa, tutto era ancora in ordine. Non lo sarebbe stato ancora a lungo.

"Vado a sistemare tutto" esclamai allegra

"Ehi" mi prese una mano tirandomi verso di lui

"Tutto ok?" chiese

"Si, perché?" domandai

Lui alzò le spalle e mi tirò a sé.

"Ti amo" mormorò ad un centimetro dalle mie labbra

"Ti amo" gli feci eco io sorridendo per poi baciarlo

Riuscimmo a sistemare tutto, la sera cenammo nella nuova sala da pranzo e poi andammo a dormire nella nostra camera.

"È bellissimo" esclamai sedendomi sul letto

"Cosa?" sorrise di fronte a me

"Tutto"

Lui ridacchiò e si chinò su di me.

"Adesso che abbiamo una casa tutta nostra, non ci interromperanno più" sussurrò sulle mie labbra

Sorrisi e lo baciai lasciandomi cadere sul letto.

(corretto✔️)

Mai Dire Mai (Hinny) #In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora