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Parte Harry.

Ginny era svenuta e io ero nel panico più totale.

Chiamai Hermione.

"Hermione, Ginny è svenuta e non so cosa fare"

"Harry sta calmo portala al san mungo"

Chiusi la chiamata e la portai al san mungo.

Chiamai un medimago e la portarono via.

Erano circa 2 ore che stavo seduto lì per sapere sue notizie ma nessuno voleva darmele, appena chiedevo mi rispondevano: "diamo informazioni solo ai parenti"

E così io ero costretto ad aspettare.

Dopo un po arrivarono Ron e tutta la famiglia Weasley.

"Scusa Harry e che c'era traffico." Disse Arthur.

"Come sta?" Disse Molly.

"Non lo so non me lo vogliono dire, dicono che danno notizie solo ai parenti"

"Cosa è successo perchè Ginny è qua?" mi chiesero.

"È che noi stavamo litigando e poi probabilmente per lo sforzo che ha fatto, è andata in bagno e ha cominciato a vomitare e poi è svenuta"

Poi venne da noi un medimago.

"Come sta?" Dissi.

"La ragazza sta bene" disse il medimago.

Poi mi ricordai di una cosa.

"E il bambino?" Dissi avendo paura della risposta.

"Il bambino è in gravi condizioni, la ragazza non si deve sforzare o rischia di perdere il bambino, ma questo anche in una normale gravidanza, mi raccomando non fate sforzare la ragazza, se la volete vedere si trova nella stanza 42" e se ne andò.

Mi sedetti e mi presi la testa con le mani.

O dio e se lo perde?

Sono un pessimo fidanzato.

"Dai Harry ce la farà" disse Ron.

"Chi entra per primo?" Disse George.

"È giusto che sia Harry a vederla" disse Arthur.

"No no andate pure voi io aspetto qua" dissi.

Loro entrarono e io li osservai attraverso il vetro.

Stettero una decina di minuti dentro e poi uscirono.

"Ora vai tu Harry" disse Molly.

Mi feci coraggio e entrai.

Ginny era distesa sul letto e teneva gli occhi chiusi, accanto al suo letto c'era una macchina che faceva sembre bip bip e la sua pancia era scoperta, notai che la sua pancia era più grossa e questo significava che il mio bambino cresceva e attaccata a essa c'era un filo che portava a un altra macchina che faceva anche quella bip.

La prima erano i battiti cardiaci di Ginny e la seconda erano i battiti cardiaci del mio bambino.

Mi sedetti su una poltrona accanto al letto.

Vidi Ginny aprire gli occhi.

"Ehi" dissi piano.

Lei non mi rispose ma al contrario fece finta di non sentirsi e cominciò ad accarezzarsi la pancia.

"Ginny lo so che sei arrabbiata con me e hai tutte le ragioni per esserlo, io sono un pessimo fidanzato" mi alzai e iniziai a girare per la stanza.

Sentivo lo sguardo di Ginny e dei suoi familiari fuori dalla stanza che mi osservavano attraverso il vetro.

"Non sei un pessimo fidanzato, solo che ti preoccupi troppo" disse cercando di mettersi a sedere.

"Ginny sta ferma, il dottore ha detto che non ti devi sforzare"

"Dai Harry non ti preoccupare"

Improvvisamente si aprì la porta, il medimago entrò dalla porta.

"Allora ragazzi, tra poco può tornare a casa signorina, ma alcune raccomandazioni prima sul fatto del bambino, niente fumo nè alcol e soprattutto stare a riposo"

"Ma io devo fare una partita di quidditch tra un paio di giorni" disse Ginny.

Ci risiamo.

"Forse è meglio che non la faccia ma è una decisione sua, se se la sente la può fare altrimenti niente, tra 30 minuti potete uscire buona giornata ragazzi"

E uscì, guardai Ginny aveva le mani incrociate e aveva un espressione arrabbiata e imbronciata.

"Amore" dissi guardandola.

"Lasciami in pace"

"Hai sentito il dottore non è colpa mia" dissi.

"Per una volta volevo sentirmi utile, per una volta volevo fare quello che mi piace davvero"

"Ascolta, se ti sentirai meglio e mi prometti che farai attenzione ti ci mando, però io verrò a guardarla"

Lei mi sorrise, io le detti un bacio e poi con calma la feci alzare.

"Dai vestiti che andiamo"

Dopo 30 minuti eravamo tutti a casa ma proprio tutti.

Tutta la famiglia weasley era a casa nostra.

E solo dopo 3 ore se ne andarono.

Misi Ginny a letto e mi sdraiai anche io.

Appoggiò la testa sul mio petto e si addormentò.

Mai Dire Mai (Hinny) #In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora