Capitolo 28 <Somiglia un sacco a Remus>

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[Revisionato il 29/08/2018]

P.O.V Ginny

"Teddy aspetta" rise Harry camminando veloce per cercare di riprendere il bambino.

Risi guardando la scena seduta sulla panchina del parco giochi di Godric's Hollow.

Harry prese in braccio il bambino e con passo lento lo portò verso il piccolo scivolo.

Era una fredda mattinata di inizio novembre e avevamo approfittato del giorno libero di Harry per portare il figlio di Remus al parco.

Lui viveva con la nonna Andromeda e spesso andavamo a trovarlo, Harry era il suo padrino e gli voleva un gran bene. Voleva essere per quel bambino tutto quello che Sirius non aveva potuto essere per lui.

Harry lasciò Teddy a giocare con gli altri bambini al recinto di sabbia, poi si sedette al mio fianco cingendomi le spalle con un braccio.

"Somiglia un sacco a Remus" mormorò Harry contro al mio orecchio.

"Lo so" risposi amaramente.

Harry sospirò. Sapevo quanto gli mancavano Remus, Sirius e tutti gli altri. Il destino era crudele, a volte.

Teddy aveva perso i suoi genitori, come Harry. Ma al contrario lui potrà crescere immerso nell'amore.

Il bambino aveva la testa coperta da un cappellino colorato, così che nessuno potesse vedere il colore dei suoi capelli che mutava. Era ancora troppo piccolo per riuscire a controllare i suoi poteri.

"È una fortuna che lui sia un metamorfus come Tonks" mormorai.

"Era quello che loro speravano" concordò Harry.

***

"Ciao Teddy, ci vediamo presto" disse Harry salutando il piccolo davanti la porta della nonna.

"Grazie per averlo tenuto oggi" ci ringraziò Amdromeda.

"È solo un piacere, adoriamo Teddy" affermai alla donna facendolole un sorriso.

Pranzammo fuori e sorprendentemente incontrammo Neville con la sua ragazza, Hanna Abbot.
Lo vedevo particolarmente felice e questo mi riempii di gioia, se lo meritava.

Trascorremmo delle piacevoli ore insieme parlando del più e del meno, ci raccontò parecchie cose sui nostri ex compagni di scuola. Non si sapeva come ma lui sembrava informatissimo.

In più ci informò che aveva intenzione di unirsi agli Auror, Harry non vedeva l'ora di vederlo a lavoro.

"Passa da noi qualche volta Neville" disse infine Harry dandogli una pacca sulla spalla.

Neville ci sorrise raggiante, poi tornammo a casa.

"Lo trovo veramente bene" affermai entrando in casa.
Lui si dimostrò d'accordo con me.

"Che ti va di fare?" mi chiese poi appendendo il giubbotto all'attaccapanni.

Alzai le spalle e mi buttai letteralmente sul divano priva di forze.

"L'allenamento di ieri mi ha davvero sfiancato" sospirai.

Harry mi sorrise e si sdraiò al mio fianco.

"Ah si? C'è qualcosa che posso far e per te?" sorrise sghembo.

"Non lo so, potresti?" dissi divertita tenendogli il gioco.

Mi scostò una ciocca di capelli riavviandomela dietro l'orecchio.
Mi lasciò un bacio sul collo, poi sull'angolo della bocca.

"Eri così bella oggi al parco con tutti quei bambini" mormorò tra un bacio e l'altro.

"Ah si?" continuai accarezzandogli la nuca.

"Mi ha fatto venire voglia di averne uno" sussurrò poi.

Sorrisi.

"Frena gli ormoni Potter, non correre" esclamai prendendolo in giro.

Lui ridacchiò e si tirò indietro per guardarmi negli occhi.

"Ti amo" sussurrò.

"Ti amo anch'io" risposi e mi tirai su per baciarlo.

(Corretto✔️)

Mai Dire Mai (Hinny) #In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora