CAPITOLO TREDICESIMO

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Occhi azzurri, capelli miele, carnagione abbronzata, sorriso perfetto,carattere forte e dolce.
Ecco come si ricordava Emma suo fratello, secondo lei era la persona più buona del mondo.
Aveva una buona parola per tutti ma non si faceva prendere in giro da nessuno.
La proteggeva sempre ed era l'unico a donarle amore.
Quando Jonathan si era arruolato ,gli si era spezzato il cuore nel vedere i grandi occhioni di Emma pieni di lacrime, non voleva farla soffrire anzi era l'ultima cosa che voleva.

Amava la lettura proprio come Emma e amava la fotografia, faceva foto a sua sorella in continuazione soprattutto quando sorrideva.
Emma si ricordò quando una volta erano a casa dei nonni in California e lui le faceva centinaia di foto.

Erano sdraiati in riva al mare con il viso sporco di sabbia e un sorriso stampato in volto.
"Smettila Jo"
"Ancora una"
"L'hai detto venti scatti fa, smettila"
"Andiamo Emma,non fare la smorfiosa" disse lanciandole della sabbia in faccia.
Emma rimase a bocca aperta con lo sguardo fisso sul fratello che se la rideva.
"Questa me la paghi,Jonathan"
Disse buttandosi addosso al fratello che la prese al volo e iniziarono a girare in tondo,rischiando più volte di cadere a terra.
Iniziarono a ridere e si buttarono a terra ingnorando le persone intorno a loro che li fissavano con aria stranita.

Il resto del pomeriggio lo passarono in acqua e a fare fotografie al paesaggio.
Tornarono a casa dei nonni e si chiusero nella loro stanza in comune.
Jonathan stampò tutte le fotografie ,la maggior parte rappresentavano la sorella mentre rideva ma una in particolare catturò la sua attenzione.
Emma era di profilo, alcune ciocche davanti al viso e un sorriso genuino in volto.

Porse la foto alla sorella e disse:"Questa è la mia preferita, la porterò con me quando partirò per l'Iraq"
"Ma è orrenda"
"Non è vero"

Emma abbracciò forte Jonathan e gli sussurrò all'orecchio:"Mi mancherai tanto"
"Anche tu piccola"
"Non voglio che tu parta"
"Devo Emma"
"No che non devi" disse la ragazza staccandosi dall'abbraccio.

Jo si alzò frustrato e disse:"Invece si che devo.Anche se ora abitiamo a Londra, la mia vera casa è qui in California e io voglio combattere per il mio Paese".
Emma decise di lasciar perdere e si addormentò coccolata dal fratello maggiore.

Odiava ricordare quei momenti, momenti in cui era felice perché si era accorta di quanto fosse fondamentale Jonathan nella sua vita solo quando se n'era andato.
Aveva lasciato un enorme vuoto in lei, più passava il tempo e più sentiva una mancanza che era l'amore.
La domanda più grande e difficile che Emma si pose in quel momento fu :'Qualcuno mi amerà mai?'

Non sapeva che poco tempo dopo avrebbe ricevuto la sua risposta a quella fatidica domanda.

SPAZIO AUTRICE
Ehi come state?
Io bene ma sono sfinita a causa della scuola.Sono riuscita ad aggiornare e come avrete notato questo capitolo è più corto del solito, ma è solo un capitolo di passaggio,un capitolo per farvi capire qualcosa in più su Jonathan.
Sto pensando ad alcune cose per il prossimo capitolo ma mi piacerebbe sapere cosa vorreste che accadesse.
Quindi commentate o mandatemi un messaggio privato in cui mi dite quello che vorreste il prossimo capitolo.
Buonasera lettori e grazie per i voti!

-Fab

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