I due ragazzi si guardarono negli occhi, entrambi erano stupiti per quell'affermazione.
"Emma di qualcosa" mormorò Christopher.
"Io...Non so cosa dire. Non me l'aspettavo. Non credi sia ancora presto per poterlo dire?Insomma ci conosciamo da solo quattro mesi e noi non stiamo neanche insieme..."
"Lascia perdere, cancella quello che ti ho detto" disse frettolosamente il moro.
La spostò dalle sue gambe e si alzò in piedi, mettendo le mani in tasca."Scusami Chris io..."
"Io, io, io. Cazzo non sai dire altro!
Ti dico che ti amo e tu non dici niente se non che è troppo presto? Non c'è un tempo prestabilito per innamorarsi lo sai vero? Ma forse nel magico mondo di Emma Thompson non esiste!" Urlò con cattiveria Christopher contro la ragazza.Emma indietreggiò ferita e si auto impose di non piangere.
"Non merito queste cattiverie" sussurrò la ragazza.
"Oh invece io si?"
"Io non ho detto nulla di male "
"Passiamo tutto il tempo insieme, fai la ragazzina innamorata, tra poco mi scopi sotto l'albero e poi dici di non amarmi? Che è troppo presto? Non mi è sembrato presto quando ti sono entrato nelle mutande!"La bionda era agli sgoccioli, non riusciva più a trattenere il pianto e così disse a denti stretti:" Sono consapevole di provare qualcosa per te ma non ho idea di cosa sia e ti ricordo che sei stato tu, tu e solo tu a cercarmi per prima"
Si guardavano negli occhi con odio, quasi come se volessero pugnalarsi con lo sguardo.
"Ti ho cercato solo perché..."
"Perché?"
"Perché mi sembravi carina e avevo pensato di farmi una passata"
"Vai al diavolo Christopher " ringhiò la bionda prima di avviarsi velocemente fuori dalla proprietà di Chris.
"Dove vai?"Urlò il moro.Emma non rispose perché se l'avesse fatto sarebbe scoppiata in un pianto struggente.
-
Christopher ed Emma passarono i seguenti quattro giorni senza rivolgersi parola o vedersi.
Il primo cercava di affogare il rimorso per quelle parole dette e il dolore per l'amore non corrisposto, bevendo e andando nei locali.
La seconda, invece, passava le giornate ad occupare i pensieri con lo studio. In quei giorni ebbe dei test e tutti ebbero, come sempre, risultati soddisfacenti.Passavano le giornate in quel modo ma la verità è che quando ti manca qualcuno, puoi anche tenerti occupato per non pesarci.
Ma poi basta che ti fermi un attimo per sentire il vuoto che ha lasciato, perché gli impegni potranno anche riempire la testa ma solo le persone possono riempire il cuore.Emma quella mattina prese il pullman a causa del freddo che regnava su Londra.
I vetri erano appannati, i marciapiedi ghiacciati e una leggera nebbia incupiva l'atmosfera.Le lenti dei Ray Ban erano leggermente macchiate da piccole goccioline di pioggia e quel vento freddo le fece ritornare in mente il giorno in cui incontrò per la prima volta Christopher.
Le mancava ma la bionda non sapeva cosa fare.Sentiva delle cose dentro di se che non sapeva se paragonare all'amore.
Il pullman arrivò ed Emma vi salì, constatando la presenza di poche decine di persone; la maggior parte dei quali erano suoi coetanei.
La ragazza si sedette come al solito verso metà pullman dalla parte del finestrino e mise le cuffie alle orecchie.
Era vero che la musica rispecchiava la personalità e soprattutto lo stato d'animo.
Infatti Emma ascoltava musica aggressiva, con assoli di chitarra e percussioni di batteria che ritraevano la sua rabbia, il suo dolore e per lo più la confusione.
Le canzoni dei Black Veil Brides scorrevano ormai nelle sue vene e la voce roca del cantante le ricordava quella di Chris.
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CRAWLING
Romance'Le aveva promesso che non l'avrebbe lasciata sola a combattere quella vita.Ma le promesse sono fatte per essere sciolte'