Christopher era nel panico.
Non si aspettava di trovare i suoi genitori, non appena avrebbe aperto la porta di casa sua.Emma era impalata,aveva gli occhi sbarrati e continuava a far saettare lo sguardo tra i tre.
"Allora Christopher?" domandò la madre.
"Lei è Emma"
"E chi sarebbe, una delle tue amichette?"Che cos'era Emma? Non lo sapeva ma sicuramente non era una sua 'amica' o almeno , non nel modo in cui lo intendeva la madre.
"Diciamo che siamo amici"
"Avete rapporti a livello sessuale?"
"Mamma" la richiamò Chris.
La bionda invece abbassò gli occhi sulle converse nere non sapendo cosa dire o fare."Lasciamo perdere, posso solo immaginare cosa facciate voi due. Stavate cucinando?" disse avvicinandosi ai fornelli.
Alzò a turno i coperchi e storse il naso nel vedere il contenuto delle pentole e delle padelle."Non sai quanti grassi hanno queste cose?"domandò ad Emma.
Quest'ultima la guardò un po' impaurita e scosse il capo in segno di negazione.
"Molte, signorina" rispose acidamente.
"Su vestitevi che vi portiamo a pranzo fuori"
"Non è il caso mamma"
"Invece lo è, dobbiamo parlare"
"Possiamo parlare anche qui o un altro giorno" ringhiò Chris.La madre indietreggiò impaurita dal comportamento del figlio minore e sbuffò.
"Sei diventato maleducato, Christopher "
"Siete voi ad irritarmi. Piombate in casa mia senza preavviso e iniziate a darmi ordini. Ne prendo già dall'esercito non ho bisogno anche dei vostri"
"Ah quindi questa scenetta del soldatino va ancora avanti? Quando crescerai?" disse con tono severo ma derisorio il padre."Puoi star certo che sono più uomo di te"
Emma tossì in imbarazzo e guardando Chris, disse:" Forse è meglio che io vada"
La ragazza porse la mano ai due sconosciuti e la ritirò non appena il suo gesto non venne ricambiato.
"È stato un piacere conoscervi. Ci vediamo domani Chris"
Lanciò ancora uno sguardo ai genitori di Christopher, recuperò la sua borsa e si avviò alla porta."Emma non c'è bisogno che tu vada"disse il ragazzo vedendola aprire la porta.
Emma lo guardò e sorrise dolcemente.
Gli poggiò una piccola mano sulla guancia e disse:" Avete molto di cui parlare e io sono solamente d'intralcio".
"Non abbiamo niente da dirci"
"Chris non vi vedete da anni e lo sai anche tu che dovete parlare. Ti sentirai meglio dopo averli parlato"Christopher sospirò e dopo aver riflettuto, si accorse che la dolce ragazza aveva ragione.
Dovevano parlare di tante, troppe cose.
E lui aveva paura, non sapeva di cosa ma aveva una gran paura.
Forse di rivivere quegli anni bui che avevano accompagnato parte della sua adolescenza o forse paura di allontanarsi definitivamente dai suoi genitori."Hai ragione. Allora sei ancora libera per l'uscita con i miei amici?"chiese il ragazzo.
"Va bene, vengo"
"Grazie Emma. Ci sentiamo "
"Ciao"Emma scese i quattro gradini che la portavano al viale d'uscita, ma si bloccò e ritornò indietro.
"Cosa ..."
Chris non fece in tempo a finire la domanda che le labbra di Emma finirono sulle sue.
Fu un bacio delicato, di quelli innocenti che ti fanno stare meglio di tutti gli altri.
Quei baci che ti fanno battere forte il cuore, che ti fanno sognare e amare.Le labbra si separarono e si guardarono per momenti infiniti negli occhi.
I loro sguardi si mescolarono facendo unire perfettamente quei colori tanto diversi.
Il buio e la luce.
Il giorno e la notte."Ciao Chris" mormorò Emma per poi correre fino al cancello e poi andare alla fermata del bus.
Intanto Christopher era rimasto li impalato, con un sorriso da ebete e il dolce profumo di Emma ad inebriargli le narici.
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CRAWLING
Romance'Le aveva promesso che non l'avrebbe lasciata sola a combattere quella vita.Ma le promesse sono fatte per essere sciolte'