CAPITOLO DICIOTTESIMO

4.9K 226 6
                                    

Pioggia fine ma fitta cade sui corpi immobili che giacciono a terra.
Il buio regna e come sottofondo a quel calvario vi sono solo spari di armi usate per uccidere i loro stessi fratelli.
Uno sparo.
Urla lancinanti, da far rompere i timpani e spezzare il cuore.

"Ethan!" Urla a squarciagola ma non riceve nessuna risposta.
"Ethan!" Riprova più forte e questa volta un mugolio, lo indirizza qualche metro davanti a se.
"Ethan" dice prendendo tra le braccia quello che resta del ragazzo di colore.
Ad Ethan trema il corpo e ha il volto sporco, bruciato a causa della bomba esplosa.
"Chris"mormora felice.

"Ho male alla gamba e al petto. Ho male ai polmoni Chris, tanto male" dice Ethan piangendo leggermente.
Chris manda indietro le lacrime e guarda la gamba inesistente dell'amico e gli sbottono la camicia mimetica.
La scena è ripugnante.
Il ragazzo di colore ha il petto ustionato e sporco di sangue.

"Ethan non chiudere gli occhi okay?Non li chiudere amico"
Lo prende sulla spalla dolorante e Ethan mugula.
"Chris...Chris,mettimi giù "
"No, ti porto alla base"
"Chris no,non ce la faccio e nemmeno tu, hai una pallottola nella spalla"
"Ma io..."
"Ti prego amico.Riporta il mio culo spappolato a terra" cerca di sdrammatizzare.

Chris lo rimette delicatamente a terra e prende una mano grande nella sua.
"Non ti lascio,Ethan"
"Chris sei un bravo ragazzo"
"Potrei dire la stessa cosa ma tu non ti fai aiutare"
Ethan ride leggermente.
"Che stronzo!"

Christopher si sdraia  affianco al compagno ed insieme  iniziano a guardare il cielo farsi sempre più scuro e gli spari si placano come le urla.
Aspettano per ore che arrivi qualcuno ma sembra che nessuno si ricordi di loro.

"Chris..." dice in un sussurro Ethan.
"Si?"
"Ho paura"
"Di cosa?"
"Morire. Non voglio ancora morire"
Chris si gira verso di lui e si guardano negli occhi colmi di lacrime e, con gesto fraterno, si prendono per mano.
"Non morirai Ethan, ci salveranno e tu ritornerai a casa come me"

Ethan urla dal dolore e inizia a vedere una luce bianca.
Il corpo trema e ha i brividi.
Chris si china su di lui e lo scuote piangendo e chiamando il nome dell'amico, ma quest'ultimo non risponde.

Socchiude gli occhi e guardando quel nero familiare dice:" Chris, promettimi che saluterai Jen e i bambini da parte mia, promettimelo"
"Dio Ethan, ti prego non andartene adesso ti porto via da qui, cerco di portarti alla base"dice piangendo Christopher.
"No Chris. Devi promettermi che dirai a Jen che la amo e che lo dirai anche ai bambini , ti prego Chris"
"Te lo prometto Ethan"
"Sei un ragazzo forte, ricordatelo sempre "
"Anche tu lo sei"
"Ti voglio bene fratello..."
"Ti voglio bene anche io"
Dopo il buio totale.

Chris si alzò di scatto dal letto soffice.
Accese la 'abat-jour sul comodino e si prese la testa fra le mani, ansimando.
"É solo un incubo, solo un fottuto incubo " ripeté fra sé.
Un incubo che però era stato realtà , un incubo che lo perseguitava da anni.
Christopher aveva questo grande rimorso che gli opprimeva il petto e il cuore.

Il rimorso di non essere riuscito a salvarlo e il rimpianto di non aver avuto il coraggio di andare dalla sua Jennifer, la donna che un giorno avrebbe voluto sposare e dirle che Ethan l'amava più di qualsiasi cosa al mondo.

Chris si alzò dal letto e ,nonostante fossero le quattro del mattino, decise di fare una doccia.

Non appena uscito, mise un paio di  jeans neri attillati, una maglietta nera e il giubbotto di pelle dello stesso colore.
Ai piedi mise le sue amate converse nere e logore e si diresse verso la casa di Emma.

***
Un colpo.
Un altro e un altro ancora.

Emma aprì gli occhi azzurri e alzò il busto.
Sentendo un altro colpo decise di
alzarsi e si affacciò alla finestra.
Assottigliò lo sguardo per vedere cosa fosse ma non vide nulla.
Uscì di più la testa dalla finestra e strabuzzò gli occhi quando davanti a se trovò un bellissimo ragazzo dagli occhi color pece.

Christopher le sorrise dolcemente e le sussurrò :"Ehi"
"Ehi. Cosa ci fai qua?"
"Sono venuto a trovarti"
"Alle quattro del mattino?"chiese accennando un sorriso Emma.
Chris fece spallucce ed entrò nella stanza.

"Wow!Si congela qua dentro. Fa meno freddo fuori" osservò il ragazzo .
La bionda chiuse la finestra e si sedette sul letto accanto al ragazzo.
"Si, hanno deciso di non accendere ancora i riscaldamenti"
"Diamine siamo quasi a dicembre e fuori si gela"
"Lo so ma sono loro a decidere non io"

Calò un silenzio imbarazzante e gli occhi di entrambi vagavano in ogni parte della stanza pur di non incrociarsi.
Chris si schiarì la voce.
"Allora,perché te ne sei andata?"
"Anche tu te ne sei andato"
"Io ero all'accademia. Quando sono tornato e non ti ho vista ho creduto che..."
Chris si bloccò, non voleva dirle che aveva paura che si fosse pentita di tutto e che non volesse più vederlo.
"Che?"
"Non importa, non riuscivo a dormire per questo sono venuto qui. Ora vado"
Emma rimase interdetta e anche delusa.
Sperava fosse andato li per vederla perché sentiva il bisogno di vederla.

"Okay..." Mormorò Emma quando Chris si avvicinò alla finestra.

Il ragazzo mise una gamba fuori dalla finestra e fece un cenno cin la mano.
"Aspetta"
Emma le andò in contro e disse a fior di labbra:"Se vuoi puoi restare a dormire qui"

Si guardarono negli occhi ed Emma vide l'indecisione in quelle pozze nere.
Il nero era velato e non lucido come al solito, non c'era più quella piccola luce che vedeva sempre.
Erano come spenti, spaventati per qualcosa o per qualcuno.
"Ci vediamo. Buonanotte Emma"
Emma si accigliò e fece un passo indietro come ferita da quel saluto.
Infondo voleva che restasse da lei, così si sarebbero coricati insieme sotto le lenzuola e lui avrebbe cinse la sua vita con un braccio.
Le avrebbe dato un bacio sui capelli e le avrebbe augurato la buonanotte.
Ma era solo un'illusione, una stupida e in qualche modo dolorosa illusione che il suo cervello aveva formulato.
"Buonanotte"

Chiuse la finestra e lo guardò andare via.
Poi si stese nel letto e guardò il soffitto finché il suono della sveglia non le ricordò che era di nuovo ora di andare fra quelle quattro mura che non le erano mancate per niente.

SPAZIO AUTRICE
Eccomi con un nuovo capitolo!
Come al solito mi scuso per il ritardo ma non avevo ispirazione e tempo.
In questo capitolo ho deciso di far rivivere un momento intenso e particolarmente importante per Chris. Spero di aver soddisfatto le vostre aspettative con questo capitolo e ,ad esser sincera , mi sono emozionata nello scrivere la parte del sogno.
Con questo vi auguro una buona cena e una buona notte💕
Grazie mille per i commenti e i like!
Un grande bacio

-Fab

CRAWLINGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora