DAWN'S WOLF
Capitolo 18
Pov. Caroline
-Avanti, racconta.- mi incoraggia lui.
-Ho scoperto che...- non faccio in tempo a finire la frase che Logan entra nella stanza con prepotenza.
-Padre vi devo parlare.- dice rivolgendosi verso George -da soli- continua poi rivolgendosi a me.
Mi alzo dalla sedia in cui ero seduta ed esco dalla stanza appoggiandomi al muro per poter origliare.
Sfortunatamente non riesco nel mio intento e, dopo neanche due secondi, dalla porta escono Logan, suo padre e John. Tutti e tre si dirigono all' esterno e io li seguo.Pov. Shailey
Una volta giunta davanti alla porta la apro e vengo spinta dentro da qualcuno.
Mi giro per vedere chi è noto che è......Logan.
Ma che ci fa qui?-Cosa ci fa...- non riesco a finire la frase che lui mete un dito sulle mie labbra per farmi un tacere.
-Dobbiamo parlare.-dice serio.
-Va bene, parla allora.- mi allontano da lui e mi siedo sul mio letto mentre Logan rimane fermo lì.
-Ieri mattina ti sei chiusa in te stessa quando ho accennato ai tuoi genitori e io vorrei sapere perché.- fa un passo verso di me ma io lo fermo.
-Non penso siano affari che ti riguardino, non mi sembra che tu sia il mio fidanzato.- dico iniziando ad arrabbiarmi.
Lo vedo subito rabbuiarsi per poi assumere la sua espressione più seria e fissarmi con quelle sue lame di ghiaccio.
-Invece mi interessa, sono il tuo Alfa e quando ti chiedo una cosa sei obbligata a rispondermi.- dice serio iniziando ad urlare.
-Tu non sei e non sarai mai il mio Alfa. Non faccio parte di questo branco, mi ci avete trascinato con la forza, non ho chiesto io di venire qui.- inizio ad urlare anche io mettendo tutta la rabbia che ho in corpo in quelle parole.
-Se la pensi così allora forse é meglio che te ne vai.- dice continuando ad urlare.
-Ed è così che farò.- urlo mentre mi alzo dal letto per dirigermi verso il mio armadio e iniziando a preparare la mia roba.
-Bene.- urla lui.
-Bene.- ribatto io.
Esce dalla stanza sbattendo la porta. Urlo di frustrazione e continuo a fare i bagagli.
Contatto telepaticamente i miei fratelli e gli spiego la situazione e, usando il tono più minaccioso possibile, gli ordino di fare anche loro i bagagli e di raggiungermi nella mia stanza una volta finito. Vado in bagno per prendere il resto della mia roba e buttarla dentro la sacca. Mi avvicino al comodino e prendo il carica batteria, lo sistemo nella tasca laterale del borsone e chiudo tutto.
Appoggio il mio bagaglio sul letto e mi siedo in attesa dell'arrivo dei miei fratelli.
Dopo circa 10 minuti la porta della stanza si apre e rivela i miei fratelli con il respiro affannato.-Shailey, cosa succede? Perché abbiamo fatto i bagagli?- chiede Rhy.
-Perché ce ne andiamo da questo branco.- dico dirigendomi verso l'uscita.
-Cosa? Vuoi davvero mollare tutto quello per cui i nostri genitori hanno lavorato? Vuoi davvero mollare il nostro branco per colpa di un tiranno?- mi chiede John.
-Voi non capite, questo non é più il nostro branco. Qui tutti ci odiano e non siamo desiderati, non ci considereranno mai parte del branco.- gli dico.
-Secondo me ti stai sbagliando. Qui noi stiamo bene, noi siamo accettati e per la prima volta abbiamo degli amici. Non puoi privarci di questo solo perché non ti vuoi sottomettere.- mi dice Rhy.
Scuoto la testa.
-Il problema è il mio carattere. Ragazzi voi mi conoscete meglio di chiunque altro, sapete che non riesco a vivere in queste condizioni, mi dispiace io non ce la faccio. Ora andiamo.- esco dalla stanza seguita dai miei fratelli.
Continuiamo ad avanzare ignorando tutti gli sguardi dirigendoci all'esterno della villetta. Incrocio varie volte lo sguardo con Matt, Chris e Alex. Tutti e tre mi guardano a occhi sgranati. Io li saluto con un cenno del capo e mi dirigo verso la macchina. Sblocco la macchina e apro il bagagliaio per sistemare i borsoni. Una volta finito mi volto verso l' entrata della villa e guardo tutte le persone che si sono radunate attorno a noi, focalizzando il mio sguardo su Chris, Matt, Alex, John, Logan e su George, che sta guardando la scena con un sorriso sul volto. Mi volto, apro la portiera della macchina, mi siedo e parto.
Guido attraverso il bosco e mi allontano sempre di più dal branco.-----------------
Appoggio il borsone sul mio letto ed inizio a disfarlo riponendo in modo accurato tutta la mia roba nell' armadio di legno. Mi dirigo verso la piccola scrivania e ci appoggio tutti i libri di scuola. Vado nel piccolo bagno che condivido con i miei fratelli e metto a posto tutta la roba.
Una volta finito di sistemare la mia roba decido di dare una spolverata alla casa. Prendo tutti gli strumenti ed inizio a dare un aspetto decente a questa casa: spolvero tutti i mobili, scopo per terra, lavo i vetri e apro tutte le finestre per far entrare un po' di aria. Continuo le pulizie canticchiando una melodia inventata sul momento.
Una volta finito di sistemare il piano terra salgo su al primo piano e faccio la stessa cosa. Apro la porta della camera dei miei genitori e inizio a pulire. Apro i vari cassetti e mi immergo in anni di felicità. Sfoglio vari album pieni di foto, disegni e frasi. Mi soffermo su una foto in particolare:Siamo in riva al lago dietro la nostra casetta e papà ci sta insegnando a combattere. John e Rhy combattono tra loro mentre io combatto con mio padre: mi insegna come schiavare i colpi e come nuocere tante volte l'avversario senza sentire il peso della stanchezza. Sono felice di avere loro come genitori perchè, nonostante tutto quello che hanno passato, hanno sempre il sorriso e vanno avanti con la loro vita, senza rimpianti.
Voglio essere come loro una volta grande: coraggiosa, leale e in grado di guidare un branco nel modo migliore.Continuo a guardare la foto e una lacrima sfugge al mio controllo scivolando lungo la mia guancia e cadendo sulla foto. Mi alzo dal letto e corro fuori dalla casetta iniziando la mia trasformazione.
Corro per rabbia.
Corro per tristezza.
Corro per dimenticare.
Raggiungo il piccolo laghetto della foto e mi siedo a riva a guardare l'orizzonte. Rimango seduta fino a che il sole non inizia a tramontare portando via con sè l'azzurro del cielo e lascia a noi solo un nero illuminato da tante piccole stelle.
Mi alzo e, molto lentamente, torno verso casa.
Una volta arrivata davanti alla porta di casa la apro e corro in camera mia per potermi vestire, torno in salotto e noto che Alex è seduta sul mio divano e mi fissa.-Cosa ci fai qui?- le chiedo.
-Voglio sapere la verità.- dice lei alzandosi dal divano per raggiungermi e piazzarsi davanti a me.
-Quale verità?- le chiedo senza mostrare il mio timore di essere scoperta.
-Chi sei veramente?-
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Allora... oggi è il mio compleanno e per questo ho voluto aggiornare un po' prima.
Non dico niente altro solo.....Commentate e votate in tanti.
Ciao ciao lupetti.

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DAWN'S WOLF
WerewolfShailey Brown può sembrare una ragazza come tante altre, la verità è che nasconde un grande segreto: lei è una licantropa. Anzi per essere precisi lei è un'Alfa senza branco. I suoi genitori, Alfa del branco, furono cacciati da esso attraverso un Co...