DAWN'S WOLF

CAPITOLO 36

DAWN'S WOLF

Capitolo 36

Lentamente apro gli occhi accorgendomi di non trovarmi stesa in un comodo letto. Non ricordo come sono arrivata qui, l'ultima cosa che ricordo è di essermi appoggiata contro il tronco di un albero e di essermi addormentata. Mi alzo in piedi e cerco l'interruttore della luce, per poter vedere meglio. La stanza in cui mi trovo è molto grande, con i muri dipinti di azzurro e con molte finestre. I mobili sono tutti di legno, molto antichi, e decorati con disegni molto particolari. Accarezzo ogni singola decorazione incisa con precisione, con pazienza e cura.

-Sono belli, vero?- chiede una voce maschile dietro di me. -Sono stati fatti dal migliore artigiano del mondo.- continua il ragazzo.

Molto lentamente mi giro e vedo un ragazzo molto alto, poco muscoloso e magro. Indossa una canottiera nera sotto ad una camicia a quadri rossa e nera, dei jeans chiari e le Air Max nere. I suoi occhi neri, della stessa tonalità dei suoi capelli, sono coperti da un grande paio di occhiali neri.

-Chi sei tu?- chiedo con voce sicura, anche se dentro di me la paura inizia a prendere il possesso del mio corpo.

-Mi chiamo Samuel.- si presenta allungando una mano verso la mia direzione. Non rispondo al saluto e lui lascia cadere la mano scuotendo la testa.

-Cosa ci faccio qui?- chiedo incrociando le braccia sotto il seno.

-Ieri sera alcuni lupi ti hanno trovato al confine mentre dormivi e ti hanno portato qui, nel nostro branco. Mio padre, quando ti ha vista, si è subito occupato di trovarti una camera in cui poterti riposare. Lui era molto amico dei tuoi genitori ed è stato aiutato molte volte: tuo padre era una Alfa esperto ed amato da tutti, mentre mio padre lo era appena diventato e non sapeva come guadagnarsi la fiducia del branco. Alexander è intervenuto e gli ha spiegato che nessuno nasce Alfa, tutti lo possono essere, basta non opprimere il branco ma proteggerlo e sapere come evitare situazioni che possono mettere in pericolo i lupi. Quando abbiamo saputo della morte degli Alfa mio padre ha passato un periodo di debolezza, superato grazie ad una profezia rivelataci dalla Dea Luna. La profezia dice che una lupa, con il pelo candido come la neve e gli occhi color sangue, riporterà la pace e l'equilibrio nella natura, spezzato molti anni fa. Lei sarà la giusta combinazione di amore e odio, di coraggio e paura, di forza e debolezza. Quando ti ho vista, quando ti abbiamo visto, abbiamo visto in te tutto questo: tu ami il tuo popolo e odi chiunque lo minacci; sei coraggiosa ma non impulsiva, valuti tutti i rischi provando paura; dei forte nel combattimento e di carattere, ma hai una debolezza, il tuo imprinting. George sa esattamente come batterti: lui pensa che allontanandoti da Logan tu non riesca più a pensare con lucidità; lui vuole questo, vuole farti impazzire, vuole che tu abbia paura.- conclude Samuel avvicinandosi mentre io mi lascio cadere sul letto.

-Quindi come posso affrontarlo senza che nessuno si ferisca?- chiedo al ragazzo, che immediatamente scuote la testa.

-Tu sai la risposta, non hai bisogno del mio aiuto. Ragiona da Alfa e da amante.- mi dice prima di uscire dalla stanza lasciandomi completamente sola.

Ragiona da Alfa e da amante. Continuo a ripetermi questa frase senza capirne il significato. Come posso pensare lucidamente se penso continuamente a come sta Logan e a dove si trova? Mi alzo dal letto e mi affaccio a una delle tante finestre e guardo la natura all'esterno: il prato; il vento che nuove le foglie e i fili d'erba; i piccoli lupi che giocano spensierati senza allontanarsi troppo dalle loro mamme; i robusti alberi e le loro chiome. Sospiro mi viene in mente un'idea per poter salvare Logan senza perdere di vista il mio vero obbiettivo. Esco velocemente dalla stanza iniziando a correre per i corridoi salutando Samuel, che mi rivolge un piccolo sorriso. Appena i miei piedi toccano i soffici fili d'erba, mi trasformo continuando a correre verso la casa del mio branco: avrò bisogno di tutto l'aiuto possibile.