CAPITOLO 1

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DAWN'S WOLF

CAPITOLO 1

Pov. Shailey

Apro a fatica gli occhi. La testa mi fa male per il colpo ricevuto e la mia vista è appannata. Inizio a guardarmi intorno in cerca di una via di uscita, che purtroppo non trovo
La stanza, anzi dovrei dire cella, non è molto spaziosa, nessuna finestra se non una piccola griglia dove ci passerebbe a malapena la mia testa, figuriamoci tutto mio il corpo. Nelle pareti sono stati incisi simboli antichi che rappresentavano la triskele celtica.
Questo simbolo possiede il significato di progresso della vita umana ma anche di tutta quella esistente sul pianeta Terra. Ci sono molte rappresentazioni della triskele e sono: Spirito, Mente, Corpo; Padre, Figlio, Spirito Santo; madre, padre, bambino ed altre ancora.
Per quelli della mia razza ha un altro significato, essa rappresenta la gerarchia: Alfa, Beta, Omega.
Un colpo forte alla porta mi fa distrarre dai miei pensieri. Lentamente volto la testa verso l'entità del rumore: un uomo di media statura se ne sta li sulla porta, a causa della poca luminosità e della mia vista appannata non riesco a vederne bene il volto ma riconosco il suo forte profumo di biancospino: è uno dei miei aggressori.

-Bene bellezza, vedo che ti sei svegliata.- la sua voce roca fa scatenare un ringhio da parte mia. 

Snudo le zanne e i miei occhi diventano di un azzurro elettrico, simbolo del mio ruolo nella gerarchia, Alfa senza branco, e questo può significare solo una cosa: la mia lupa si sta risvegliando a causa della rabbia che provo in questo momento.

Un sorriso malizioso appare sul suo volto mentre inizia a camminare verso il letto sul quale sono incatenata. Una volta raggiunto il letto si abbassa in modo da avere il suo viso a pochi centimetri dal mio. In quel momento riusco a vedergli bene il viso: occhi verdi, lineamenti sottili ma decisi.
Lo squadro per intero: fisico niente male. Gli rivolgo uno sguardo seducente mordendomi, contemporaneamente, il labbro inferiore. Il sorriso, che prima era stampato sul suo volto, si fa ancora più grande mentre avvicina ancora di più il suo volto al mio mordendomi un orecchio.

-Se solo non fossi già di qualcuno.- le sue mani iniziano ad esplorare il mio corpo.
Al sentire quelle parole gli ringhio contro.

-Io non sono di nessuno.-

-Oh si dolcezza, tu sei del nostro Omega.- si stacca completamente da me.

Sto per ribattere confermando il fatto che non sono di nessuno, quando ad un tratto sulla porta appare un'altra figura, una ragazza.
La ragazza, che avrà pressapoco la mia età 17/18 anni, indossa un top quasi invisibile, una mini gonna che le copre a mala pena il culo e dei tacchi 15 cm. Dopo aver guardato bene la ragazza un'ultima volta, confermo la mia precedente ipotesi: è una troia.

-Matthew allontanati dalla prigioniera, è solo una cagna bastarda.- Cosa?! Quella ragazza praticamente nuda ha appena dato a me della cagna?

-Tesoro tra noi due la cagna sei tu! Ma ti sei vista? Bionda ossigenata, vestiti invisibili, voce da oca e atteggiamento da troia. La cagna sei tu, cara!- dico mentre il ragazzo, che si chiama Matthew, cerca di trattenere una risata beccandosi un occhiataccia dalla ragazza.

-Credi di essere divertente? Vediamo chi riderà adesso- dice rivolgendosi verso il ragazzo- portala di sopra l'Omega e Chris la vogliono vedere.-

Senza aggiungere altro la ragazza ossigenata lascia la stanza.

-Scusa Caroline per i suoi atteggiamenti. E' una lupa che serve solo a soddisfare i 'bisogni' del branco, o meglio dire dell' Omega.- il mio aguzzino si avvicina di nuovo a me e inizia ad aprire le catene che mi legano i polsi.

Inizio a massaggiare i punti dolenti per poi rincominciare a parlare.
-Questo lo avevo capito- vedo Matthew trattenere una risata- posso farti una domanda?-
Quando lo vedo annuire inizio a parlare.

DAWN'S WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora