Uno spiraglio di luce illumina il pavimento.
Quella moquette sbiadita. Triste. Irregolare.
Luce.
È da tanto che non vedo il sole splendere così. Raggiante. Luminoso. Sembra fare un pò più caldo delle altre mattine, ma la temperatura è sempre molto bassa. Per fortuna sono riuscito a cambiarmi i vestiti ultimamente. Con quella maglietta leggera che avevo prima sarebbe stato difficile. Parecchio.
Negli edifici all'esterno, tutto sembra immobile. Niente si muove. Calmo. Anche i rumori sono diminuiti parecchio rispetto a ieri sera.
Sto incominciando a realizzare che non sarà facile quanto credevo uscire di qua. Lo immaginavo un posto molto più piccolo. Invece si è rivelato un vero e proprio labirinto.
Senza Ramona sarebbe una tragedia.
Ieri sera abbiamo rischiato. Seriamente. Ma grazie a lei non ci hanno visti.
Potevano vederci. Potevano prenderci. Ucciderci.
Forse sarebbe stato tutto più facile.
Ma no. Non posso morire. Sarebbe un ennesimo fallimento.
Devo farcela. Per loro.
Ogni tanto ripeto a mente che cosa sto facendo. Perché sono qui. Mi aiuta a chiarirmi le idee. Alcune volte funziona. Altre di meno.
La verità è che ormai sono perso. E non ho piu niente. Niente a cui aggrapparmi. Ho perso tutto in quel dannato fuoco. In quell'incendio, tutta la mia vita è stata bruciata proprio come legno.
Non sarei mai dovuto venire qua. Mai.
Ramona sta preparando il suo zaino. Infila rumorosamente, ma ordinatamente, le sue cose all'interno e poi chiude la cerniera. Per essere una soldatessa non è molto silenziosa.
Ci siamo svegliati presto. Saranno le sei. Non ne sono sicuro.
Oggi dobbiamo muoverci. Arrivare alla base della Bordefur Inc. Quello è il mio obiettivo. E prima ci arrivo meglio è. Quindi dobbiamo sbrigarci.
Attraverseremo gran parte del Giaciglio e per la notte, probabilmente, entreremo in un altri di questi tuguri abbandonati.
Non aspetto altro che andare.
Ramona è pronta. Zaino in spalla. Arma carica. Occhi attenti e vigili, anche se non c'è alcun pericolo. Mi piace il suo carattere.
Mi guarda. Sorride. Poi alza la mano e mi da una pacca energica sulla spalla. Barcollo e poi sorrido anche io.
"Soldato, abbiamo un compito da svolgere."
E con un cenno della mano mi fa segno di seguirla. Si precipita giù per le scale.
Afferro lo zaino e il fucile. Infilo la pistola nella tasca interna del giubotto.
E mi dirigo verso di lei. Giù per la rampa di scale.[...]
"Allora, Matthew. È ora che tu sappia un pò di più sul Giaciglio."
Il sole riflette sulle finestre di un magazzino più davanti. I palazzi attorno a noi sembrano ancora più imponenti.
Non fa caldo. Anzi, fa parecchio freddo. Ma non importa.
Stiamo camminando al lato della stradina. Di uomini, neanche l'ombra.
"Il Giaciglio è essenzialmente un quartiere industriale. Siamo esattamente alla periferia di Charlotte e questo posto viene usato dalle grandi aziende e industrie per costruire magazzini, sedi e palazzi. Tuttavia vi abita anche della gente, ma questo a circa quattro chilometri e mezzo da qui. Gente malfamata. Gli starei alla larga in ogni modo. Ogni zona è soprannominata con un codice binomiale, ossia formato da una lettera e un numero."
Alza il braccio e indica un palazzo a pochi metri da noi.
"Li, in alto. C'è quel codice in nero stampato sul cemento. Indica la zona. Qui siamo nella A5. Più giù c'è la A7. A destra la A10. E così via, per un totale di venti sezioni."
In effetti ha ragione. Sugli edifici più alti appaiono delle scritte, sbiadite dal sole. A grandi caratteri. Pitturate in nero.
"E la base della Bordefur dov'è collocata precisamente?"
"Nella A16. Dista un pó da qui ma con almeno due giorni di cammino ce la si fa."
Due giorni. Pensavo peggio.
"La gente abita dalla A8 alla A15. Non li invidio per niente. È davvero un brutto quartiere. La gente qui è davvero matta. Ma so che hai affrontato di peggio. Finché c'è la luce del giorno siamo protetti, ma quando cala la notte dobbiamo fare attenzione per le strade. Ora sono le quattro. Tra poco farà buio."
Continuiamo a camminare. Alcuni palazzi hanno dei cortili, circondati da reti metalliche. Le stesse che avevo visto ieri sera. All'interno, cassonetti dell'immondizia e scatoloni sono ammassati l'uno contro l'altro.
I cartelli attaccati sulla rete dicevano "ATTENZIONE! zona ad alto rischio di contaminazione batterica. Non avvicinarsi."
Rifiuti tossici. Chissà cosa producono queste industrie. Non voglio saperlo per il mio bene psicologico.
"Bene. Allora che si fa?"
Ramona non sposta lo sguardo dalla strada. Continua a camminare e a guardare avanti.
"Corriamo prima che faccia buio."
E così facciamo.
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deep shadow - a.g.
Adventure"Matthew Jason Cantrell. 15 anni. Denver, Colorado. Vita perfetta. Soldi. Feste. Una ragazza. Un viaggio. Un tragico incidente. Una fuga. Una nuova conoscenza. Lotta per la sopravvivenza. Perché niente e nessuno è come sembra se si tratta di affr...