Live. || M.C.

11.

Prendo la maglia e la indosso poi prendo il cellulare.
Non perdo tempo a scrivergli e lo video chiamo direttamente.
Risponde subito.
Sorride. E non poco.
"Sei torna-"
"Ti amo." Dico senza pensare e lui ride.
"Cioè no scusa intendevo che- oh santo cielo. Sono felice. Pensavo ti avessi perso."
"Sei felice."
"Sono felice."
Passo qualche secondo a guardarlo che sorride.
"Non ci credo." Dico. "Sono felice. Sono felice."
"S-sono felice."
"Cos'hai appena detto?"
"Sono felice."
"SONO DOPPIAMENTE FELICE." Urlo ballando nella stanza.
Lui mi guarda e sorride, poi alza una mano. Appoggio la mia sullo schermo sulla sua.
"Sei così lontano.."
"Non credevo saresti tornata."
"Pensavo che non mi volessi più quindi non ti ho scritto o parlato più."
Sorride.
"Ti voglio bene."
"Anche io."
"Ah e grazie per la felpa." Dico scivolando dentro quella maglia gigante.
"Figurati."
Sorrido, poi torno seria.
"Come va lì da te?"
"Ora vediamo."
Si alza e esce dalla camera. I suoi litigano di nuovo.
"Famiglia male." Dice.
"Scuola?"
Si alza e apre il libretto. Tutte insufficienze.
"Scuola male."
"Amici?"
Alza la manica della maglia scoprendo un livido.
"Anche amici male."
"Ragazza?"
Mi guarda stupito, poi scuote la testa.
"Nessuna mi vuole."
"Mpf. Non sanno cosa si perdono."
Sorride e così sorrido anche io, poi arrossisce.
"Si non-" Dico. "Niente."
"Che fine ha fatto la nostra foto?" Dice con un'espressione triste vedendo che non è più appesa dietro.
"Cos- no. C'è, c'è. Solo l'avevo.. si ecco..." Dico spostandomi con il cellulare da dove facevo la videochiamata al letto.
"È qui." Dico spostando le coperte.
"Come ci è finita lì?" Dice ridendo.
"La stavo abbracciando quando te ne eri andato."
"Avresti dovuto vedere me. Ero il disagio in persona."
Rido.
"Cosa?"
"Vagavo per la casa come un'anima in pena."
"Non ti lascerò più. Anche se mi manderai via. Io resterò. Okay?"
"Va bene." Dice sorridendo.
Sorrido.
"Devo decidermi a convincere mia mamma."
"Cosa le devi chiedere?"
"Di fare una- e-ehm -vacanza a Sidney."
"Seriamente?"
"Ovvio. Questa cosa sta diventando insopportabile. Ho bisogno di abbracciarti."
"Ma pensavo di venire io."
"Pensavi cosa?"
"Pensavo di venire io. Hai già fatto tanto per me."
"Quando??"
"A natale?"
Sorrido.
"Troppe cose tutte in un giorno. Ora impazzisco e non scherzo."