Live. || M.C.

18.

"Okay ragazzi. Vi hanno avvertito che le prossime due ore avete assemblea?" Dice la prof.
Mi alzo e esulto come una pazza insieme a tutta la classe, poi corro fuori.
***
Rispondimi Michael.. Penso.
Non risponde.
"Ei." Dice dopo qualche secondo.
"Ho due ore libere. Abbiamo tempo fino all'una. Sono solo le undici."
"Seria?"
"Si."
"Non è che vai in marina?"
"Ma figurati!" Dico ridendo.
Sorride.
"Sei a casa?"
"Si, ho cambiato un po' di cose in camera mia, però la foto è sempre lì." Dico spostando il computer per fargli vedere.
Sorride ancora.
"Si, siamo belli se è questo che intendevi dire."
"Mi sono tinto." Dice.
Ha il cappello quindi non vedo tanto bene.
"Che colore?" Gli chiedo.
Sei toglie il cappello e si sistema il ciuffo.
A parte che è l'essere più bello di questo mondo, è di nuovo viola.
"Sapevo che era il tuo preferito." Dice ridendo.
Sorrido.
Nessuno aveva mai tenuto tanto a me come lui teneva a me.
"Stai benissimo come al solito."
Diventa serio.
"È successo qualcosa?"
"Mmh- no niente. Solo.."
"Solo?"
"Solo.. non mi sento tanto bene."
"No. C'è qualcos'altro sotto." Dico.
So che sta mentendo.
"Niente. Robe di scuola."
"Ti hanno fatto qualcosa?" Dico.
Non risponde, abbassa lo sguardo.
È troppo serio.
"Sai che con me puoi parlarne, no?" Gli dico nella speranza di qualche spiegazione.
"Non voglio farti star male." Dice.
"Oddio Michael. Cos'è successo."
"Dovrei imparare a difendermi."
Dice alzando una manica della maglia.
Si scopre un livido, molto più grande di quelli vecchi. Vicino c'è anche un taglio.
"Cosa ti hanno fatto?!"
"Ero solo in corridoio. C'è gente più forte di me ed è finita male. Mi hanno colpito più volte. Qui è dove mi ha fatto più male."
"E il taglio?"
Sembra confuso, come se non sapesse cosa dire.
"Oh, è stato il g-gatto."
"Hai un gatto?"
"Si. Solo che scappa sempre."
Sono più confusa di lui.
"Non eri allerg-"
"I-io.."
"Michael." Dico sull'orlo delle lacrime.
"Scusami."
"Qual è.. qual è la verità Michael." Dico.
So che farà malissimo, ma ho bisogno di sapere.