Live. || M.C.

35.

In un modo o nell'altro torniamo a casa.
Lui è seduto di fronte a me e io gli medico il braccio e ogni altra ferita.
"Grazie." Dice a bassa voce.
Cerco di sorridergli, ma ciò che mi tengo dentro mi direbbe di piangere.
Non voglio che sia triste. Non voglio che si faccia del male. Vorrei solo vederlo contento.
"Finito." Dico sistemando l'ultima garza.
Alzo gli occhi incontrando i suoi.
"Cos'è successo?" Gli chiedo.
"L- e-era niente."
"Luke?"
Abbassa lo sguardo e annuisce lentamente.
"Lo sapevi già che l'avrebbero fatt-"
"Si." Dice. "Me l'avevano detto."
"Perché non sei rimasto a casa?"
"Più li evito, più la fine è grave. Li evitavo da tempo."
Sono così triste.
"Cosa ti hanno fatto?" Gli chiedo.
"Picchiato." Dice. "E.."
So che è stato un brutto colpo per lui e so che gli fa male parlarne.
"E..?"
"Se non avessero detto nemmeno una parola probabilmente non mi sarei tagliato."
Penso di chiedergli cosa gli hanno detto ma non lo faccio. Sarebbe troppo difficile per lui.
"Si metterà tutto a posto te lo prometto." Gli dico prima di dargli un bacio.
"Non sono sicuro che sarei stato ancora qui se tu non ci fossi stata."