"Dove." Dico con voce più ferma che riesco.
"Ovunque." Dice.
"Riesci ad alzarti?"
Scuote la testa.
***
"Stai meglio?" Dico una volta che l'ho aiutato a sedersi sul divano che c'è in camera sua.
"Grazie."
"Cosa è successo." Dico preoccupata.
So che sta per dire niente.
"Non dirmi niente perché so che non è vero."
"I miei genitori litigano spesso, per questo sono spesso nervosi, e quando lo sono si sfogano su di me. Sono il loro giocattolo."
"Ti-t-"
"Si, mi hanno picchiato. Succede spesso, solo oggi peggio del solito tutto qui. Non preoccuparti. Non voglio che anche tu abbia i miei problemi addosso."
Impreco.
"No Michael. No. Come faccio a non preoccuparmi? Ci conosciamo da ormai più di un anno e sai che io ti amo, no? Sei parte della mia vita ormai, se stai male tu sto male anche io."
Mi guarda con gli occhi più rossi di prima e so che sta per piangere.
"No no no no scusa scusa. Non volevo dirtelo in questo modo."
"I-io.."
Mi avvicino e mi siedo in braccio a lui dandogli un forte abbraccio.
"Non piangere. Fallo per me. Resisti." Gli dico.
Sono convinta che non succederà, ma mi sbaglio.
"Scus-"
"No. Scusami tu." Dico.
Mi addormento tra le sue braccia.
***
"Ei.." Sento dire quando apro gli occhi.
Mi accarezza una guancia, sembra essersi ripreso da prima.
È sera tardi ormai.
"Questa è mia madre." Dico sentendo il cellulare che trema.
"Si mamma?" Dico alzandomi.
"Cosa?!"
Non è possibile.

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Live. || M.C.
FanficLa verità è che l'amore ci porta a fare cose che non ci immaginiamo neanche.