49.

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Apro lentamente gli occhi per capire cosa o chi mi hai svegliata.
"Signorina non può stare lì."
Ah. Un'infermiera.
"Per favore." Dico con un filo di voce per aver pianto troppo poche ore prima.
"Mi dispiace."
"La prego." Dico iniziando a piangere di nuovo.
"I-io... okay. Tranquilla, spero si rimetterà."
"Facile dirlo quando non è a voi che succede."
"Volevo solo-"
"Mi scusi non volevo risponderle male, ma è un brutto periodo."
"Capisco." Dice.
Chiudo gli occhi ma dormire è difficile dopo che quella mi ha svegliata.
***
"Ciao mamma." Rispondo al telefono.
"Allora com'è?"
"Coma."
"Oddio."
"Mi sento così in colpa mamma. Avrei potuto evitarlo forse. Avrei dovuto stargli più accanto, ma non l'ho fatto. È colpa mia. Non ce la faccio più."
"No no no Abigail. Non è colpa tua. Stai calma."
"Sbaglio sempre tutto."
Guardo in alto, non voglio piangere di nuovo.
"N.."
"Scusa mamma?"
"Non ho detto niente."
"Oh la linea sarà disturbata. Ti chiamo dopo se me la sento."
"Okay tranquilla. Ti voglio bene. Ti stiamo tutti vicini."
Metto il cellulare in tasca e esco per prendermi un caffè dato che sono solo le 6 del mattino e non ho dormito quasi niente.
Torno nella stanza.
"Mi manchi." Dico prendendogli una mano.
Mi basta anche stare lì così. Ho solo bisogno di vederlo.
Sento qualcosa alla mia mano ma no.. non può essere lui che la stringe. Questa cosa mi sta facendo impazzire.
"Mi manchi..." Ripeto più piano.
"Mmh.."
Alzo gli occhi.
Cos'era?
"Michael?"
"A-ab.."
"OH DIO SI È SVEGLIATO." Urlo.
Non ci credo piango dalla gioia.
"Michael Michael Michael."
Mi alzo e gli accarezzo una guancia, mentre l'altra mia mano è ancora nella sua.
"Non mollare Mickey.." Dico piano.

Live. || M.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora