Live. || M.C.

30.

"Circa 2 anni fa conobbi una ragazza come te. Le chiesi come si chiamava e iniziammo a parlare. Eravamo molto amici e decidemmo di incontrarci. La aspettai parecchio tempo, ma non arrivò mai. Stavo sempre peggio, compagni di classe che mi insultavano e lei che non si faceva più viva. Le scrivevo giorno e notte, la chiamavo ma non rispondeva più. Mio padre odia le amicizie a distanza così mi vietò di parlarle ancora. Lui odia tutte le cose che mi fanno stare bene.
Non le scrissi più. Mi controllava ogni giorno.
Un giorno di nascosto le dissi che mi dispiaceva, ma lei conosceva già un altra persona. Non le importava più di me.
Mi dispiace così tanto, mi sono sentito così inutile.
Poi adesso ha scoperto che mi scrivevo con te anche se non sa che la persona a cui scrivevo eri proprio tu che sei qui."
"Perché non gliel'hai detto?"
"Paura."
Brividi.
"Ti hanno mai fatto di peggio?"
"Devo dirtelo?"
"Si."
"S-si."
"Santo cielo.." Sussurro.
Com'è possibile che lo odino così tanto? È il ragazzo più dolce che possa esistere.
"Ho bisogno che tu stia bene." Dico. "Di nient'altro. Voglio solo vederti felice, Mickey."
Accenna un sorriso.
Mi avvicino dandogli un bacio.
Vorrei che quel momento durasse per sempre ma-