Francesco's pov
-Ehi! Buongiorno Viti.- mi disse Edoardo quando entrai.
-Perché sei in ritardo? Di solito alle prove....- interruppe il discorso quando vide Michela.
I loro sguardi erano perplessi e in questo momento speravo che rimanessero in quel silenzio per tutta l'ora, non perché non voglio che non parlassero, ma avevo paura che dicessero qualcosa di ...Eccessivo.
-Francesco... Passiamo dal dormire a fare cose che non si dovrebbero fare con una ragazza di sedici anni.- disse Edoardo con un ghigno rivolto a me. Erano proprio questo tipi di commenti che volevo evitare.
-Come sei malato!- dissi scuotendo la testa e con mezzo sorriso, perché mi piaceva l'idea di scopare con lei.
Mi avvicinai a lei per tranquillizzarla, anche se credo che fosse più per me.
Lei mi guarda
-Va tutto bene?- disse alzando i suoi occhi grandi fino ai miei, quanto mi attizzava, vorrei prenderla ora qui, ma non credo che lei voglia.
-Si tutto okay.- risposi mettendo le mie mani sui suoi fianchi e tirandola verso di me il più possibile. La volevo, volevo il contatto del suo corpo. Sono diventato così diverso da quando lei se n'è andata via da me, forse in peggio, ma per lei non era un problema.
-Sicuro? Ti vedo un po'...- la interrompo mettendogli un dito davanti alla bocca e lei si blocca a bocca socchiusa.
-Tu non sai quanto io ti voglio.- dissi scandendo ogni parola della frase.
-Oh! Che bella scenetta d'amore.- disse Yu alle mie spalle facendo la voce da checca.
-Zitto! Che forse diventa un porno.- commenta Rick con voce bassa, ma in realtà voleva che io sentissi. Michela si staccò da me e mosse le labbra come dire "dopo". Grandi ragazzi siete dei fottutissimi geni! E vabbè. Mi dirigo alla mia bellissima amante (la batteria) e cominciammo con diverse cover. Il genio della musica qui è Edo, quindi è lui a dover fare il lavoro sporco e noi comprenderlo per quanto è possibile. Oltre a suonare in sala prove facciamo anche gli stupidi e prendiamo la telecamera per registrare ogni singola stupidaggine per metterla su Facebook, Twitter, Instagram, ecc. Per poi farli vedere ai nostri fan. Oddio ora mi viene il dubbio... Michela sa che noi siamo una band popolare? E se non lo sa dovrei dirglielo? O comunque dovrei dirlo alle mie fans (soprattutto) che sono fidanzato? Nel migliore delle ipotesi potrebbero incontrarsi e accettare che io sono fidanzato; nel peggiore le fans andrebbero a cercarla a casa per eliminarla. Forse dovrei stare zitto. Mi giro verso di lei, la vedevo felice con un sorriso grandissimo e le guance rosse. Assomigliava sempre di più ad una principessa. Forse è per questo che è stata la prima parola che mi è uscita dalla bocca quando l'ho vista; e io di certo non sono un principe azzurro, forse sono il pagliaccio del villaggio, ma come fa una principessa a innamorarsi di un pagliaccio, forse se faccio solo pena. Non sono neanche la metà di quello che si merita, me lo ripeterò sempre.
-Fra!- la voce di Edoardo mi distrae dai miei pensieri.
-Basta fare i deficenti bisogna provare il prossimo mese abbiamo un concerto!-.
O cazzo! Vedo l'espressione confusa pervadere il volto di Michela, che resta in silenzio a guardarmi suonare fino la fine delle prove senza accennare il minimo sorrisetto, neanche quando si fa gli stupidi. Forse è arrabbiata con me o forse sta ancora cercando di capire... Spero di più nella seconda anche se non ha senso.
-Fra andiamo a casa di Matteo? Dice che c'è spazio anche per Mike.- dice Rick guardando il telefono. Matteo? Ma sta scherzando? Spero di si.
-No Rick, non possiamo.- Michela intanto stava al telefono con qualcuno, spero sia Ares.
-Ce l'hai con lui ancora per quella storia che cercava di farsi la tua ragazza? Fra ma è superata quella storia.- disse Yuri dondolandosi sui talloni.
-Superata? Ragazzi spero che stiate scherzando.- dissi con voce furente, ma comunque bassa per non farmi sentire da Michela.
-Francesco ascoltami- iniziò Edoardo mettendomi una mano sulla spalla -Non c'è nulla di diverso tra lei e la trentina di ragazze che ti sei fatto quest'estate. Allora perché non vuoi che nessuno la tocchi?!-
-Basta!- dissi a voce un po' più alta, forse mi ha sentito anche Michela, ma non mi importa voglio che sia chiaro a tutti.
-Lei non è uguale alle altre. Lei non sa come sono veramente e lei è l'unica che ha il mio cuore in mano, quindi se voi fate i coglioni e rovinate tutto il mio cuore è fottuto, se state buoni e provate a non dire cazzate, come quella del concerto, ve ne sarò grato.- ripresi fiato, perché dissi quella frase tutta d'un fiato. Loro rimasero basiti, non mi avevano mai visto così prima.
-Però, Fra, si deve parlare di concerti in una cazzo di sala prove, e non puoi tenere per sempre il tuo segreto.- disse Yuri. Quelle parole mi facevano male, ma so che aveva ragione, quindi non commentai.
-Perché non glielo dici?- propose Riccardo.
-Cosa?- gli domandai.
-Cosa Francesco secondo te? Che c'hai un sacco di ragazze che ti vanno dietro e ti stolkerano ventiquattro ore su ventiquattro.- rispose con voce troppo alta e io gli detti un calcio, per ricordargli che dietro di noi c'era la mia unica speranza di vita. Lui si lamentò un po' per il dolore, ma poi capì perché l'ho fatto.
-Ho paura.- dissi con voce tremante.
-Paura di cosa?- chiese Edoardo
-Di perderla.- solo le parole mi facevano rivenire in mente quelli che io chiamo "momenti bui", cioè quei momenti in cui lei non c'era per me.
-Francesco!- iniziò Edoardo -Se lei ti ama davvero sopporterà più qualche bomba in casa che una tua bugia.- finì. Aveva ragione dovevo dirglielo, anche se avevo paura. Lei mi ama. Giusto? Quindi non avrà problemi a sopportare qualche critica demente o alcuni insulti.
Ha sopportato Matteo, il nostro viaggio a Los Angeles, le critiche di Enzo, perché non dovrebbe sopportare questo. Non ne sono ancora molto sicuro; più che altro ho paura. Paura? Siamo sicuri che hai paura? Oppure è solo arroganza e la vuoi tutta per te? O mamma cara, quanto lo odio il mio subconscio.
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La terapia degli incubi /Francesco Viti/. SOSPESA
FanficSequel di terapia dei sogni. "Alcune volte il cuore ci manda in confusione, ci porta alla pazzia, ma è questo vivere no? Io la mia decisione l'ho presa. Gli crederò, anche se so che cadrò." La storia dei sogni annegati da incubi.