*La sua gelosia*

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Il terrore mi assaliva e mi pressava ogni minuto che passava soffocato dal silenzio, ma dovevo sopportarlo, perché era solo colpa mia se ora siamo in macchina verso casa di Matteo. Stavo in silenzio sperando che tutto sarebbe stato nella maniera giusta e speravo che Francesco spezzasse questo silenzio e i miei pensieri (come di solito faceva Ares), ma niente il tempo di quel tragitto sembrava interminabile e aspettare era peggio di essere davanti al problema.
•••
-Ehi! Finalmente siete arrivati.- disse Matteo aprendo la porta. Io ero attaccata come un koala al braccio di Francesco e Matteo sembrava sorpreso di vederci (anche io sono sorpresa di essere qui... Un'altra volta.). Entrai nell'appartamento di Matteo che sembrava ancora più in disordine di quanto lo era già. Sul divano c'era.. Enzo? Credo che si chiamasse così. Enzo si alzò per salutare i suoi amici e io mi tirai alla larga e anche Francesco fece lo stesso.
Lui ci diede uno sguardo e poi guardò solo a me facendo un ghigno che mi fece paura.
-Matt ce l'hai da mangiare vero?- chiese Edoardo toccandosi la pancia.
-Certo che ce l'ho da mangiare, senno non vi avrei inviato.- disse Matteo andando a prendere qualcosa da mangiare. Io mi sedetti nel divano accanto a Francesco, sperando che loschi individui non si sedessero accanto a me, ma quando mai me ne va una giusta?! Enzo si alzò dal suo posto sul divano per cederlo a Rick e con mia grande gioia (per modo di dire) venne a sedersi proprio accanto a me. Mai 'na goia. Mi spostai sempre di più verso Francesco e lui mi teneva come se mi dovesse proteggere da qualcosa.
-Si gioca?! Mi sto seriamente annoiando.- disse Yuri mentre arriva Matteo.
-La Play è là e non ci vuole un genio informatico per saperla accendere, quindi alza quel culo e vai ad accenderla.- le parole di Matteo mi sembravano un po' brusche, ma nessuno sembrava preoccuparsene. Yuri si alzò e accese la Play Station nuova di Matteo.
-Cosa desiderate giocare ragazzi? Fifa o Cod?- disse Yuri prendendo due giochi e mostrandoceli.
-Cod.- disse Lorenzo prendendo un controller.
-Che palle!- sbuffò Enzo accanto a me. -Non ci so altri giochi da fare?! Sempre 'sti due!- aggiunse.
-Non rompere Enzo!- disse Lorenzo, evidentemente non vede l'ora di giocare, ma io non ci capisco niente di videogiochi o cose simili, gli unici giochi che ho ,appunto, giocato sono Assasin's creed e un gioco di gatti sulla nintendo quando ero piccola.
-Matt, non c'hai G.T.A.?- chiese Enzo senza far caso a quello che ha detto Lorenzo. Non gli capirò mai!
-Certo che ce l'ho!- disse Matteo sedendosi accanto a Edoardo.
-Allora aggiudicato.- esultò Enzo prendendo il controller dalle mani di Lorenzo. Lui a sua volta sbuffò, era evidente che erano amici, ma forse non lo sopportava tanto neanche lui, ecco perché mi piace Lorenzo. Perché ha un carattere abbastanza tranquillo e non esuberante come quello di Matteo ed Enzo, e alcune volte anche Francesco. Yuri mise il dischetto e si rimise a sedere.
-Ci sai giocare?- mi chiese Enzo guardandomi con quegli occhi blu mare.
-Emm.. No.. Cioè... Io non gioco.- balbettai. Lui chiuse gli occhi e fece un grande respiro come se volesse sentire qualcosa di inebriante, ma io non sentivo assolutamente nulla.
-Va bene! Incominciamo.- disse Francesco cingendomi con il suo braccio e fissando me ed Enzo. Enzo alzò le braccia in segno di resa.
-Okay!- disse -Facciamo questo gioco più interessante- aggiunse poi.
-Illuminaci.- rispose Matteo con una scintilla di pazzia negli occhi. Non mi piace quello che dirà, lo so. - Allora facciamo delle piste e chi vince prende un premio a sua scelta e chi perde deve accettare un tipo di "punizione" da quello che ha vinto.-. Lo sapevo che non mi sarebbe piaciuta questo "gioco più interessante" e dalla faccia capii che nemmeno a Francesco piaceva.
-Dai facciamolo!- esultò Matteo.
-Io devo andare in bagno.- disse Francesco alzandosi in piedi e prendendomi per mano, ma qualcuno mi afferrò l'altra facendo bloccare l'azione di Francesco.
-Fra non ti serve aiuto per andare in bagno.- disse chi prese l'altra mia mano.
-Almeno che voi non volete fare qualcosa, ma vi consiglio la camera da letto per ciò.- aggiunse Matteo.
-Enzo lasciale la mano!- disse Francesco spazientito.
-Che c'è Fra non vuoi giocare? Hai paura?- disse Enzo in tono di sfida. Questo è ciò che non doveva succedere.
-No non ho paura. Ho solo bisogno di parlare con Michela.- gli rispose con denti stretti e cercando di placare la sua rabbia.
-Quindi dopo tornerai qui a giocare!- lo stuzzica Enzo.
-Si, ma ora devo parlare con Michela.- disse strattonandomi e tirandomi via dalla presa di Enzo, che mi lasciò andare con Francesco. Entrammo nel bagno di quella casa e non mi stupivo della sporcizia che c'era là dentro, forse ero solo terrorizzata dalla reazione di Francesco. Chiuse la porta a chiave e mi spinse contro il muro.
-Che cazzo ti prende?!- sbraito io. Lui si avvicina a me, io volevo indietreggiare, ma mi fu impossibile con il muro alle mi spalle.
-Zitta! Non parlare più.- disse mettendomi una mano sopra la bocca per zittirmi.
-Sapevo che sarebbe stato così! Perché sei voluta venire qui, eh?!Vuoi mettermi alla prova?!Vuoi vedere per quanto tempo posso prendere a pugni quel coglione?!- disse irritato e cercando di non urlare.
-Posso sapere cosa ti è venuto in mente?!- aggiunse. Ie mi levai la sua mano di dosso e iniziai a respirare pesantemente per prendere un po' di aria.
-Vuoi sapere che cosa ho in mente? Bene ti dirò tutto! Non voglio stare con uno che si fa ogni beata ragazza di questo mondo.- risposi io con la voce un po' più alta della sua.
-Ancora questa storia?! Non ho più nessuna ragazza! Ci sei solo te! E sembra che tu ti voglia far scopare da quell'idiota!- Questa cosa mi risale in testa. Come può pensare che preferisco Enzo? Non volevo alterare la situazione quindi ci passai sopra.
-Allora perché sei così insicuro quando dici che non hai altre ragazze e vuoi solo me?!- dissi cercando di placare la rabbia.
-Non sono insicuro!- disse in tono meno furente di prima.
-Si che lo sei! Almeno hai le palle per spiegarmelo?- dissi. Va Bene sto esagerando, ma sembra funzionare. Francesco abbassa gli occhi e alza le spalle. Fece un grosso sospiro e poi disse
-Va bene! Ti dico tutto.- aggiunse -Io e gli altri, come gia sai, abbiamo una band e... Siamo abbastanza famosi.-
-E allora? Cosa c'è che non va?- gli dissi io.
-Beh... Essendo abbastanza famoso ho un infinità di fans che vogliono autografi, abbracci, baci... E io pensavo che tu.. Mi avresti lasciato... E io non voglio perderti... Di nuovo.- disse. La mia rabbia si placa e da' spazio a un'altra emozione, non so bene di cosa si trattasse, speravo in qualcosa di buono.

La terapia degli incubi /Francesco Viti/. SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora