Camminai nel corridoio immersa nei miei pensieri. Da quando avevo varcato la soglia di casa Bieber dopo ciò che era successo con Justin non facevo altro che pensare a lui e a ciò che mi aveva detto. Accettare quell'accordo era paragonabile a fare un patto con il diavolo ma un lato di me pensava che non fosse poi così male. Allo stesso tempo la paura che Rebecca, mio fratello o chiunque altro potesse scoprire del nostro accordo mi stava mangiando viva.
"Lexi!" Mi richiamò una Rebecca sorridente venendo verso di me.
"Ehi." Le sorrisi.
"Scusa per l'altro giorno, non sapevo saresti passata." Ridacchiò.
"Oh, Justin ti ha detto che sono passata?"
"No è stata mia madre. E non parlarmi di mio fratello ti prego." Fece un'espressione disgustata.
"Che è successo?"
Stava per rispondermi quando Travis ci affiancò con un sorrisetto insolente.
"Cosa c'è di tanto divertente?" Gli chiesi curiosa.
"Justin mi ha raccontato quello che è successo." Disse trattenendo a stento una risata.
Spalancai gli occhi sperando che Justin non gli avesse detto nulla riguardo a noi due.
"Di cosa stai parlando?" Domandai sempre più confusa e vidi Becca lanciare occhiatacce a mio fratello.
"Mi volete dire cosa sta succedendo?!" Dissi esasperata.
"Rebecca ha beccato Justin mentre si faceva una sega in bagno." Scoppiò a ridere e io mi accigliai immaginando come si potesse sentire la mia amica, nella sua situazione mi sarei probabilmente trasferita il più lontano possibile da mio fratello.
"Oh mio dio è disgustoso!"
"Non mi dire." Sospirò lei.
"Dico sul serio Travis non fare mai una cosa del genere." Dissi puntando un dito contro mio fratello.
"Non preoccuparti sorellina mi assicuro sempre di chiudere la porta a chiave." Mi fece l'occhiolino.
"Oh sta zitto!" Mi coprii le orecchie non volendo sentire di più.
"Vi prego non parliamone mai più." Sbuffò la mia amica.
Ridacchiai leggermente e annuii d'accordo con lei.
"Oh quasi dimenticavo!" Intervenne Travis "domandi sera David e Max saranno in città, andremo a bere in un bar o qualcosa del genere, volete venire?"
David e Max erano due ragazzi del gruppo di mio fratello, venivano a scuola con noi fino all'anno prima ma si erano trasferiti. Mi faceva piacere rivederli quindi accettai e anche Becca.
-
Mentre cercavo inutilmente di capire il significato delle cose scritte alla lavagna un fischiettio dal mio telefono attirò la mia attenzione, rinunciai alla matematica e appoggiai la penna sul banco per poi prendere il telefono. Notai un nuovo messaggio.
Justin: ci vediamo in bagno tra cinque minuti.
Guardai lo schermo confusa per poi rimettere il telefono nella tasca. Alzai la mano aspettando che il professore mi degnasse di uno sguardo cosa che accadde qualche minuto dopo.
"Sì Alexis?" Mi guardò meravigliato probabilmente pensando che avessi una domanda inerente alla sua spiegazione, povero illuso.
"Posso andare in bagno?"
"Vai." Sospirò. Mi alzai velocemente e lasciai la classe.
Mentre vagavo per i corridoi realizzai che Justin non mi avesse detto in quale bagno incontrarci, passai in tutti i bagni del piano e finalmente nell'ultimo vidi un ragazzo appoggiato al muro con le mani in tasca.
"Sarebbe stato carino dirmi in che bagno fossi." Dissi attirando la sua attenzione.
Lui ridacchiò staccandosi dal muro per poi venire verso di me. Deglutii fissando le sue labbra mentre si avvicinava.
"Perché mi hai fatta venire qui?" Ruppi il breve silenzio che si era creato.
"Tu che dici?" Sussurrò al mio orecchio, il suo respiro caldo a contatto con il mio collo mi fece venire la pelle d'oca.
"Justin siamo a scuola." Mi lamentai, ma la mia voce non uscì molto convincente a causa dell'effetto che le sue azioni avevano su di me.
"Che importa? Ci vorrà solo qualche minuto e poi abbiamo fatto un patto ricordi?" Fece un sorrisetto.
Sospirai "E se qualcuno dovesse entrare?"
"Esistono apposta le serrature." Mi fece notare chiudendo la porta a chiave.
"Justin..." Lo guardai insicura, non volevo rischiare di mettermi nei casini.
"Lo so che lo vuoi Lexi." Sussurrò passando le labbra sul mio collo. Piccolo bastardo. "Ci metteremo poco." Sussurrò di nuovo cercando di convincermi.
La mia mente cercava di opporsi ma il mio corpo la pensava diversamente. Avvicinò le labbra alle mie e istintivamente annullai le distanze.
Sorrise vittorioso sulle mie labbra prima di approfondire il bacio. Assecondai i suoi movimenti quando premette i fianchi contro i miei. Una delle sue mani strisciò all'interno dei miei pantaloni stuzzicando la mia intimità.
Qualche secondo dopo tolse la mano e si abbassò velocemente i pantaloni insieme ai boxer, prese un preservativo dalla tasca posteriore dei pantaloni e se lo infilò.
"Dobbiamo fare veloce piccola." Mi ricordò. Non potei evitare di notare quante volte usasse quel nomignolo in ambito sessuale ma la cosa non mi disturbava, anzi era piacevole.
Annuii e mi tolsi i pantaloni, mi tirò su facendomi incastrare perfettamente tra il suo corpo e la porta ed entrò dentro di me con un movimento secco. Mi lasciai sfuggire un gemito di piacere e mi appoggiai alle sue spalle seguendo i suoi movimenti veloci.
Non era la posiziona più comoda del mondo ma al momento non mi importava granché. Portai la testa all'indietro sempre più vicina all'orgasmo. Venni qualche minuto dopo e lui mi seguì a ruota.
Mi riappoggiò a terra e cercai di ricompormi con il fiato ancora corto. Lui buttò via il preservativo e si tirò su velocemente pantaloni e boxer dopodiché si avvicinò allo specchio e si risistemò i capelli.
"Quindi tua sorella ti ha beccato mentre ti facevi una sega eh?" Lo stuzzicai rivestendomi e lo vidi nel riflesso dello specchio alzare gli occhi al cielo.
"Pensare alle tue labbra intorno al mio cazzo mi ha fatto eccitare." Scrollò le spalle e io gli diedi una sberla sul petto, cosa che lo fece ridacchiare.
"Becca non vuole più parlarti comunque." Incrociai le braccia al petto con un sorriso.
"Le passerà." Scrollò di nuovo le spalle.
"Ora sarà meglio andare." Disse guardando il suo orologio "ci vediamo Lexi." Mi fece l'occhiolino e uscì dal bagno. Sospirai e mi risistemai prima di ritornare in classe. Probabilmente mi sarei presa una bella sgridata dal professore per essere stata fuori così tanto ma non mi importava.
Mi impegnai a evitare lo sguardo di Becca quando entrai in classe e mi risedetti al mio posto fingendo di ascoltare la lezione mentre la mia mente vagava da tutt'altra parte.
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My best friend's brother | J.B.
FanficEra l'essere più egocentrico, fastidioso e coglione del mondo ma ero fottutamente innamorata di lui, l'unica persona di cui non avrei dovuto innamorarmi, il fratello della mia migliore amica. "Eravamo così complicati ma così dannatamente innamorati."