Chapter 18

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Mancavano dieci minuti alle nove ed ero difronte alla mia finestra indecisa su come uscire senza farmi vedere, e possibilmente senza rompermi una gamba. Non riuscivo a credere che stessi facendo tutto questo per Justin quando avrei potuto benissimo mandarlo a fanculo.

Aprii la finestra e guardai giù. Non era poi così alto, forse avrei potuto farcela.

Scavalcai e mi ritrovai sul balconcino, mi sedetti sul bordo, chiusi gli occhi e mi lasciai cadere giù lentamente. Quando i miei piedi toccarono terra riaprii gli occhi e feci un sospiro di sollievo vedendo che fossi ancora tutta intera.

Vidi in lontananza la macchina di Justin e mi avvicinai cercando di non inciampare nei tacchi.

"Ehi". Mi salutò con un sorrisetto non appena mi sedetti dal lato del passeggero.

"Ho rischiato la vita per te!"

"Come sei melodrammatica." Alzò gli occhi al cielo "saranno sì e no un paio di metri."

Lo guardai meglio. Stava indossando una camicia e cazzo era davvero appetibile.

"Mi piace la camicia."

"Anche il tuo vestito non è male." Disse guardandomi con la coda dell'occhio.

"Sai..." Portò l'attenzione completante su di me "è abbastanza presto quindi potremmo avere un po' di tempo per fare qualcosa..."

"Per fare cosa?" Chiesi ma realizzai subito dopo cosa intendesse "non se ne parla!"

"Perché no?"

"Non farò sesso in una macchina." Incrociai le braccia al petto.

"Dai Lexi so che vuoi farlo! Sarà fottutamente eccitante."

"Qualcuno potrebbe vederci." Stavo cedendo di nuovo. Dannato Bieber.

"Andremo in un posto più appartato." Disse con un sorrisetto.

"Ti odio." Alzai gli occhi al cielo e lui girò la macchina con un enorme sorriso.

-

"Non riesco a credere che stiamo davvero per farlo." Dissi appena fermò la macchina.

"Non è chissà cosa, smettila di farne una causa di stato."

"Ti hanno mai detto che sei uno stronzo?" Chiesi slacciandomi la cintura per poi togliermi le scarpe.

"Un sacco di volte, ora vieni qui." Rispose con un sorrisetto abbassando un po' il sedile. Non me lo feci ripetere due volte e mi misi a cavalcioni su di lui.

"Cazzo.." Disse guardandomi in adorazione e accarezzando la parte alta delle mie cosce, scoperta dal vestito "non credevo avresti accettato."

"Muoviti prima che cambi idea."

"Ai suoi ordini." Ridacchiò e mi tirò su ancora di più il vestito rivelando il mio intimo e parte della mia pancia. Mi stuzzicò attraverso la biancheria e mi mossi leggermente su di lui, sentendo il suo membro premere contro i pantaloni.

"Cazzo." Gemette buttando la testa all'indietro quando aumentai il ritmo.

Spostò la mia biancheria di lato e fece entrare un dito dentro di me facendomi ansimare.

"Ecco qui la piccola Lexi che si fa scopare da me in macchina." Sussurrò con voce roca al mio orecchio "che cattiva ragazza..." Gemetti più forte quando infilò anche un altro dito. Continuò a pompare velocemente portandomi quasi al culmine.

"Justin sto per..." Non mi lasciò finire la frase e tolse velocemente le dita da me.

"Non se ne parla piccola. Non verrai grazie alle mie dita, devo scoparti per bene."

Si slacciò la cintura e si abbassò leggermente i pantaloni e i boxer, facendo uscire il suo membro già duro, mi morsi il labbro per reprimere un gemito quando lo vidi.

Prese un preservativo dalla tasca e se lo infilò, poi mi fece alzare un po' e mi riportò giù, entrando dentro di me.

In quella posizione era anche meglio del solito perché potevo sentire ogni centimetro della sua lunghezza e dalla sua espressione sono quasi certa che piacesse anche molto a lui.

Ad ogni spinta la mia schiena sbatteva contro il volante ma non mi importava, mi importava solo dell'enorme piacere che mi stava procurando. Portò le mani sui miei fianchi in modo che seguissi il suo ritmo e poco dopo arrivai al culmine.

"Miglior sesso di sempre." Disse con il fiato corto quando venne anche lui e non potevo essere più d'accordo.

"Ora andiamo a questa stupida festa." Gli sorrisi rimettendomi al mio posto e lui sfrecciò verso la nostra destinazione.

-

La casa pullulava di gente e stranamente non conoscevo nessuno. Cercai di tenere il passo di Justin ma mi era difficile con quei tacchi.

"Justin aspetta!" Cercai di attirare la sua attenzione ma mi ignorò, fantastico.
Quando entrò dentro la casa lo persi definitivamente di vista.

"Fantastico!" Dissi esasperata e mi fermai, tanto sarebbe stato inutile cercarlo.

Mi sedetti sul divano più vicino e aspettai un po', ma di Justin nessuna traccia.

"Stronzo." Borbottai, avevo un gran voglia di prenderlo a pugni. Perché invitarmi a una festa per poi lasciarmi sola?

"Ehi perché così sola e imbronciata?" Alzai lo sguardo per vedere chi avesse parlato e vidi un ragazzo davanti a me.

"Ero qui con una persona ma mi ha più o meno abbandonata." Sforzai un sorriso.

"Beh deve essere davvero uno stronzo e anche abbastanza stupido per aver abbandonato una ragazza come te." Disse sedendosi accanto a me e arrossii violentemente.

"Oh sì è molto stupido."

"Non ti ho mai vista da queste parti."

"È la prima volta che vengo qui e presumo anche l'ultima."

"Oh avanti non dire così! Vieni so come tirarti su il morale." Si alzò e mi offrì la sua mano per tirarmi su ma la guardai esitante. Seguire uno sconosciuto non era una buona idea ma sembrava a posto, diversamente da molta altra gente della festa, quindi lo seguii.

Mi portò in una zona un po' meno affollata e si avvicinò a un gruppetto di ragazzi, probabilmente i suoi amici.

"Ragazzi lei è..." Mi guardò esitante.

"Alexis."

"Ragazzi lei è Alexis e un suo amico l'ha abbandonata quindi dobbiamo farla divertire."

Si sedette a terra insieme a loro portandomi giù con lui. Guardai i ragazzi intorno a me e mi sentii a disagio. Non mi piaceva stare sola con degli sconosciuti, non ero esattamente una persona super socievole.

"Ecco bevi." Disse passandomi un drink, cercai di declinare l'offerta ma insistette quindi mi ritrovai a sorseggiare quell'intruglio di alcool, guardai meglio i ragazzi intorno a me e notai che fossero tutti abbastanza ubriachi, fantastico.

Li vidi accendersi una sigaretta, ma non era una sigaretta normale, era una dannata canna.

"Vuoi?" Mi chiese il ragazzo, del quale non sapevo ancora il nome e io scossi la testa, non avevo mai fumato una canna e non avevo intenzione di farlo in quel momento.

"Ti farà rilassare, solo un tiro dai." Insistette e mi ritrovai ad assecondarlo solo perché era estremamente assillante. Mi portai la canna alle labbra e feci un tiro, il fumo sembrava pastoso nella mia bocca ma quando espirai sentii effettivamente la testa più leggera, non era poi così male.

Mi lasciai trasportare dal gruppetto stravagante e in pochi minuti iniziò a girarmi la testa e iniziai a ridere per cose davvero stupide, ma almeno così mi stavo godendo la serata.

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Al prossimo capitolo :)

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