20.Di nuovo amici

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Harry's pov
Mi svegliai improvvisamente con un rumore assordante, un male per le mie orecchie. Mi alzai e mi accorsi che nella mia stanza c'era una figura, una persona. Chi era? Mi alzai cautamente, per mia sfortuna non avevo un aggeggio a portata di mano, ma per mia fortuna me la cavavo nel dar pugni, frequentavo la box. Mi avvicinai alla figura, ora distesa sul pavimento, le tappai la bocca non permettendogli di parlare o urlare. La feci girare e appena si girò mi accorsi semplicemente che era la cogliona di mia sorella.
-Che cazzo ci fai qui?-Ringhiai verso la figura esile posta di fronte a me.
-Emh s-stavo c-cercando.-Cominciò a balbettare. Stanco e ancora assonato la trattai male:
-Lascia stare, vattene e non azzardati più di entrare  nella mia stanza!-La mora uscì quieta con il capo basso, palesemente imbarazzata. Nikki, dopo la scomparsa di Sad era cambiata radicalmente. Non parlava più,o meglio non socializzava, era rinchiusa perennemente nella sua camera, deprimendosi ascoltando la musica.

I suoi occhi verdi erano particolarmente attraenti, cosa che non mi accorsi quando era qui. Guardai l'ora e mi accorsi che fra meno di un'ora mi sarei dovuto incontrare con Liam. Presi un paio di skinny, un paio di stivali una camicia e un bel cappotto, dato il freddo glaciale,  e uscii di casa. Ancora non possedevo una macchina, mio malgrado, così dovetti raggiungere a piedi il locale dell'incontro. Arrivai dopo circa 10 minuti. Era rimasto tale e quale a quattro anni fa, quando lo frequentavo sempre con la mia cricca. Allora eravamo un bel gruppetto direi. Tutti ci rispettavano e ci ammiravano,ma ora. .ora tutto è svanito. Non aspettai il moro ed entrai. Mi avvicinai al bancone e, mi accorsi che neanche il barista era cambiato, Jason. Mi posizionai su uno dei tanti sgabelli bianchi e ordinai una birretta.
-Styles qual buon  vento ti porta qui?-Disse il barista dagli occhi color ghiaccio.
-Devo incontrare una persona,Jason.-Risposi secco. Non volevo fare conversazione, non ero dell'umore adatto. Il barista si arrese e, dopo avermi servito la bibita alcolica, si allontanò da me. Mentre portavo le mie labbra sulla bottiglia di vetro per berne un sorso, una pacca sulla spalla mi fece voltare.
-Inizi senza di me?-Era rimasto tale e quale dell'ultima volta. Sul suo viso si potevano notare delle piccole tracce di barbetta. I suoi occhi sempre color nocciola, trasmettevano serenità. I suoi capelli un pó più corti rispetto all'ultima volta che lo vidi, erano sistemati con un ciuffo all'insù. Non lo salutai neppure. Dopo averlo squadrato con disgusto, mi voltai e ripresi a sorseggiare la birra.
-Harry, ascoltami almeno.-Disse il moro. Annuii facendogli segno di continuare.
-Quattro anni fa, quando avevamo 14 anni, un giorno mentre ritornavo da scuola mia mamma mi avvisó che ci saremmo dovuti trasferire. Insistetti per rimanere, ma fu inutile. Fu un colpo al cuore lasciarvi, lasciare te.-Finì con un tono finto disperato.
-Payne io ci sono stato veramente male capisci? Né un messaggio né una telefonata, niente di niente mi hai lasciato. Che pretendi che io ti perdona eh?- Gli risposi cominciando ad alterarmi.
-Harry non ho voluto dirti addio perché non ce la facevo capisci? Che pensi  che io non sia stato male? Appena mi sono liberato di mia mamma sono venuto qui, per voi, per te-, i suoi occhi chiedevano perdono. Mi addolcii e la mia rabbia si colmó. Lo dovevo perdonare?
-Hai fatto un viaggio sprecato. Niall è partito a New Orleans, Zayn si è fatto nuovi amici, Louis è partito con sua moglie ed  io... Bhè io conduco una vita di merda. Avresti fatto meglio a startene lì, in Italia-, conclusi con un  tono che trasmetteva tutt'altro che felicità. Improvvisamente nella mia mente comparvero molte immagini felici.

Aspettavo impaziente Zayn e gli altri, oggi saremmo dovuti andare al solito locale per divertirci. Ero vicino la scuola, quando intravedi la chioma bionda di Niall, e le chiome castane di Zayn, Louis e Liam.
-Ragazzi!-Mi avvicinai a loro salutandoli con un abbraccio caloroso. Li conoscevo fin da piccolo, praticamente erano la mia famiglia.
-Entriamo?-Disse Zayn impaziente ad ubriacarsi. Era sabato sera quindi nel locale c'era il pienone. Ci avvicinammo tutti e cinque verso il bancone e ordinammo a Jason cinque bicchierini di vodka. Da un giro,  ne susseguirono due, tre, quattro fino a ridurci ubriachi fradici. Ridevamo come degli stupidi e allo stesso tempo cercavamo di corteggiare le ragazze presenti, anche loro ubriache. Era ovvio che quelle tipiche serate finivono con dei gemiti e del piacere.
-Terra chiama Harry.- Mi sventoló una mano davanti gli occhi Liam, interrompendo così i miei pensieri.
-Sì ci sono. Stavi dicendo?-
-Dicevo che potremmo ricominciare daccapo, insieme come un tempo.- Caro Liam, niente è come prima. Se potessi tornare indietro nel tempo non sarei andato con quell'uomo. La troppa curiosità uccide.
-Tentar non nuoce no? Ma se mi abbandoni dinuovo sei morto.-Gli strizzai un occhio. In fondo mi era mancato molto, ora era ritornato. Un suo ritorno lo desideravo da tempo e, finalmente avevo trovato un amico vero.
-Allora brindiamo alla nostra amicizia?-Propose Liam, alzando la sua birra.
-Un brindisi a noi-,alzai la mia birra facendola scontrare con quella di Liam. Forse sarei stato più fortunato, avrei avuto un aiuto in più. Decisamente non ce l'avrei fatta ancora a gestire quella grande"azienda",mi serviva un aiuto.
-Andiamo a divertirci come ai vecchi tempi?-Il moro disse con un piccolo sorrisetto malizioso.
-Andiamo! Ma no qui. Andiamo ad una discoteca-, proposi io, trovandomi in accordo dopo un pó da Liam.
-Ma c'è un piccolo problema-, farfugliai io dopo un pó grattandomi la nuca imbarazzato.
-Che problema?-Rispose Liam con un tono un pó preoccupato.
-Non ho la macchina-, e feci un sorrisetto isterico.
-Ma che hahah.No problem ce l'ho io-, mi assicurò il ragazzo facendomi fare un sospiro di sollievo.
-Allora che aspettiamo? Andiamo!-Dissi con troppa enfasi. Ci dirigemmo a passi svelti verso l'uscita. Seguii il mio amico verso la sua macchina. Era un SUV nero con i sedili rivestiti di pelle rossa, direi perfetto. Appena entrai un odore  forte di tabacco mi invase le narici. Indicai la via a Liam essendo un pó arrugginito e dopo un pó arrivammo. Parcheggiammo e già da fuori si sentiva una forte musica a palla. C'era da divertirsi. Prima di entrare mi sentii chiamare da qualcuno. Appena mi girai vidi Mell all'inizio  di un vicolo che mi aspettava. Avvisai Liam che sarei tornato presto e, di malavoglia mi diressi verso l'uomo. Appena mi avvicinai potei notare sulla sua faccia paffutella una serie di graffi.
-Che cazzo ti è successo?-Chiesi duramente.
-Le ragazze sono fuggite.-Disse Mell con una voce bassa, abbassando dopo un pó il capo. 
-Come cazzo hanno fatto? E tu dov'eri?-Cominciai ad arrabbiarmi. Se le ragazze erano fuggite addio soldi!
-Scusami capo, ma mi hanno intrappolato! E poi è venuto in loro soccorso Blues-, si difese l'uomo, facendo la finta vittima.
-Scusa un cazzo Mell! Ora come cazzo facciamo con i soldi? Quel coglione non ce li darà mai!-Ammisi con un tono arrabbiato.
-Ma tu che cazzo ci fai qui?-Ripresi a parlare.  Non poteva esporsi molto, era pericoloso. In pochi ci conoscevano.
-Sono venuto qui per dirti che abbiamo un nuovo carico di cocaina.-
-Chi ce lo dovrebbe dare?-Mi calmai un pó. La situazione  stava migliorando,
senza dubbio.
-È un carico che proviene da New Orleans. Dovrai andare lì personalmente, tra meno di un mese. Ti farò sapere presto-, detto questo annuii e lui si girò e se ne andò. Io svoltai l'angolo e mi diressi verso la discoteca. Dopo aver passato il buttafuori, mi addentrai dentro quei corpi tutti ammassati tra loro, puzzolenti e ubriachi fradici. E pensare che qualche anno fa io ero come loro, irresponsabile. Dopo aver cercato tra un paio di corpi il corpo muscoloso di Liam, mi accorsi che era posto al bancone, ovviamente. Mi avvicinai e mi sedetti a fianco a lui.
-Hey amico dove sei stato?-Mi chiese il moro con un sorrisetto stampato sul viso, segno che era sulla strada nell' ubriacarsi.
-Ti va di fare un viaggio a New Orleans?-Chiesi io senza dare ulteriori spiegazioni.
-A New Orleans?-Ripeté Liam con un tono confuso.
-Esattamente.-Ammisi con sicurezza
-Sì,  andiamo amico-,rispose facendo comparire sul mio viso un sorriso.

I have a dream #Wattsy2018 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora