25.Dove sei andata?

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Demi's pov
Tutto può succedere.
Si dice che la speranza sia l'ultima a morire, in parte è vero ma poi perché viene contrapposto con l'idea di chi vive di speranza, disperato muore?
Dovremmo abituarci all'idea di affidare tutto al fato, perché allora succedono improvvisamente le cose?  Che sia qualcuno da lassù a volerci del male? O vuole metterci soltanto alla prova? Vuole misurare il bene che noi stessi proviamo  per qualcuno?
-Cazzo fermati!- Dissi di fretta in furia. L'ansia cominciava a pervadere il mio corpo fino ad arrivare al cuoio capelluto. Zayn preso alla sprovvista si fermò di colpo. Scesi velocemente. Non era possibile! Come poteva essere?
Mi avvicinai. Più mi avvicinavo più mi convincevo che era suo. Le righe, i colori, i disegni, era tale e quale al mio. Raggiunsi l'oggetto, lo presi e me lo avvicinai agli occhi. Lo ispezionai attentamente, come se fossi un' indagatrice. Nel frattempo Zayn mi raggiunse con un' espressione palesemente confusa.
-Che succede?- Mi disse con un tono della voce piuttosto ansioso. Mentre mi disse ciò posizionò il suo sguardo sull'oggetto che avevo in mano.
-Che cos'è?-
-È il bracciale di Sad! -Risposi con un pó troppa agitazione.
-Non è possibile!  Come può essere arrivata qui? È praticamente un posto isolato!-Esclamò Zayn.Gli diedi prontamente ragione.Solo in quel momento mi accorsi che dietro di noi c'era una struttura molto vecchia. Non ci pensai due volte e mi ci precipitai dentro seguita successivamente da Zayn. Appena entrammo un odore disgusto mi fece storcere il naso.C'era della muffa presente nei muri.C'erano delle croste alcune appiccicate nei muri mentre altre riposte per terra.Non era di certo accogliente e né tantomeno piacevole. Con uno sguardo comprendemmo entrambi che volevamo scoprire di più, andare fino in fondo.Camminammo fino a raggiungere un corridoio. Quest'ultimo dava a due strade:una a destra dove c'erano quattro stanze e una a sinistra dove non c'erano stanze se non una porta molto vecchia che mi inquietava molto.Decidemmo di dividerci:Io sarei andata a destra, ovviamente,mentre Zayn sarebbe andato a sinistra.Mi immersi nella penombra di quel corridoio. La prima porta che si presentò davanti a me era di un colore grigio tendente al bianco. Su di essa c'erano impresse delle gocce di sangue. La maniglia era sporca e si poteva notare la poca igiene che vi era. Decisi di entrare.
Appena entrai mi ritrovai in un buio pesto, c'era  soltanto una luce fioca che riusciva a filtrare da una piccola e rotta finestra. Fui costretta ad accendere la torcia del mio telefono per focalizzare gli oggetti che vi erano. Non appena la luce si fece spazio nel buio potei notare delle catene. Non appena mi avvicinai ricordai di averle già viste da un' altra parte. Quelle di mio padre. Al ricordo le buttai giù velocemente e abbandonai definitivamente la stanza. Non volevo stare più in quell' edificio,  mi sentivo soffocare.
-Zayn! Zayn! Dove sei?-Cominciai ad urlare quando fui al centro del
corridoio che dava nelle direzioni opposte.
-Zayn!-Urlai nuovamente. La mia voce, dato il vuoto che penetrava nell' edificio cominciò a rimbombare.
-Zay...-stavo per urlare nuovamente quando, finalmente ottenni riposta.
-Sono qua Demi. Dimmi.-fui sollevata nel sentire la sua voce. Stavo  cominciando a preoccuparmi. Corsi ad abbracciarlo. Non immaginavo un attimo senza di lui.
-Per favore andiamocene.- lo supplicai.  Non volevo andare fino in fondo. Non volevo, non potevo, non dovevo pensare. Al solo pensiero che la mia, dolce Sad potesse essere stata rinchiusa qui mi fece venire la pelle d'oca... Che fosse lo stesso rapinatore di quello di mio padre?
Che fosse Harry?

Una volta arrivati in macchina il moro sfrecciò a tutta velocità da quel posto, così come gli avevo ordinato io. Eravamo finiti lì per caso, non dovevamo andarci.
Arrivati in centro Zayn parcheggiò la macchina davanti una gelateria. Spense il motore e si voltò dalla mia direzione.
-Cosa vuoi fare?-
-In che senso?-Sapevo dove voleva parare.
-Per il bracciale. Sei sicura che fosse il suo?-
-Sì Zayn. Guarda è lo stesso, identico al mio e a quello di Nikki-, e gli mostrai il bracciale che portavo sul polso sinistro.

Era una giornata di sole. Quel giorno solitamente non c'erano le solite urla che si sentivano per tutto l'orfanotrofio. Ormai eravamo cresciute, avevamo quasi raggiunto la maggiore età e quindi cominciavamo a ragionare. Sad, come al solito, era seduta sul suo letto. Era perennemente attaccata ad una bambola. Come ogni giorno le pettinava i propri capelli, le sistemava la veste che la ricopriva e poi la riponeva accanto a sé. Era come se fosse sua figlia. Era molto gelosa di lei, nemmeno a noi la faceva toccare. Dopo molto tempo scoprii che era  la bambola che le aveva regalo sua nonna. Vicino la finestra c'era il letto di Nikki. In quel momento non era nella stanza. Qualche minuto prima era scappata dicendoci che doveva fare una cosa importante. Quella ragazza era imprevedibile. Mentre fissavo in modo poco bello la bambola della mia amica, sussultai nell' arrivo di Nikki. Spalancò la porta ed euforicamente gridò:
-Ragazze! Venite qui.- Sad di scatto si girò e, dopo aver posizionato meglio la sua bambola, si avvicinò e di conseguenza anche io. In mano Nikki portava tre bracciali:uno era blu, un altro verde e un altro giallo.
-Che è successo Nikki?- Chiesi con un pò di preoccupazione.
-Niente niente.- E allora?
-Sono riuscita a procurare questi bracciali-, e ci mostrò i tre bracciali.
-Dove li hai presi?-
-Oh Demi quante storie. L' ho trovati.-
-Va bene, va bene. Cosa dovremmo farci?-
-Li volevo condividere con voi, come appunto delle sorelle.- accenno' con un sorriso sulla bocca.
-Veramente? Oddio! Grazie!-,mi fiondai sulla sue braccia seguita anche da Sad.
-Ok, ok basta. Così mi soffocate,  ragazze!-Mi staccai subito e dopo aver riflettuto decisi:
-Io voglio il verde!-
-Io il giallo!-E così Sad fu costretta a scegliersi il colore blu. Dopo averli legati tutte e tre sui nostri polsi Nikki parlò:
-Per sempre insieme?-
-Per sempre insieme.-Affermai.

-Vuoi andare dalla polizia?-Dopo avergli mostrato il mio polso, il ragazzo propose.
-Non lo so, voglio prima parlare con Nikki.- Aveva il diritto di sapere di quello che avevo scoperto. Non era molto, ma anche la più piccola cosa poteva essere utile per rintracciarla.
-Ora andiamo a prenderci un gelato?Ti va?-Propose Zayn.
-Sì, ho proprio bisogno di distrarmi-,gli sorrisi debolmente. Scendemmo entrambi dalla macchina e ci dirigemmo verso la gelateria mano nella mano.
Il locale era molto accogliente. Le luci viola soffuse, formavano un'atmosfera calma e rilassante. Le pareti erano tinteggiate di viola e giallo. C'erano molte persone, tante che sorridevano e poche che erano tristi. Ci dirigemmo verso il bancone ed ordinammo entrambi lo stesso gelato:cocco e nocciola.
Dopo aver finito il gelato decisi di ritornare a casa. Non ero dell'umore adatto.
-Scusami amore se ho rovinato il nostro pomeriggio.- Appena fummo davanti casa mia, mi scusai.
-Tranquilla amore. Non lo devi neppure pensare. È tua sorella è normale che ti preoccupi.- Disse con un tono apprensivo. Lo abbracciai e dopo avergli lasciato un bacio a stampo, scesi dalla macchina.
Mi affrettai ad entrare nel portone per evitare di prendermi un raffreddore, ci mancava solo questo.
Appena fui dentro posai le chiavi accanto il comò che era posto di fianco la porta e mi fiondai sul divano.
L' aria era calda, ma triste. Non c'era un'anima viva. Jennifer era andata sicuramente a lavorare, così come anche il suo compagno nonché il mio papà acquisito. Entrambi lavoravano in un ospedale, Jennifer come pediatra, adorava i bambini, mentre Trady faceva il dottore, entrambi erano bravi.
Presi il telefono e chiamai Nikki con l'intenzione di riferirgli di quello che era accaduto quel pomeriggio. Non rispose. Così decisi di andare a riposare un pó.

Non appena arrivò l'ora di cena scesi sotto, con la speranza di trovare Nikki, ma ancora una volta non c'era. Così delusa, dopo aver mangiato, mi rintanai nella mia camera con l'intenzione di parlare il giorno dopo con lei.
#SpazioRoss
Ehy Ragazze come state?
Vi è piaciuto il capitolo?
Ora cominciamo ad entrare nel succo della storia. Secondo voi cercheranno di trovare Sad o lasceranno perdere?
Nel prossimo capitolo scopriremo la vera storia di Anne, siete pronte?
Spero che vi sia piaciuto, e vi prego di commentare e votare.
Alla prossima.

Ross

I have a dream #Wattsy2018 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora