Quello che è stato scritto nella prima parte, lo capirete più avanti. Tenetelo bene in mente.! Buona lettura:) fatemi sapere se vi piace:)
Sad's pov
Mi affiancai a Gimmy. La testa continuava a girarmi, ma non mi provocava un terribile dolore, anzi era piacevole. Intorno a me erano tutti vestiti di tanti colori diversi, ma preferivo di gran lunga il giallo, Gimmy.
Mi prese la mano e cominciammo a ballare. Mi strinse i fianchi e cominciammo a danzare a ritmo della musica. Non era un lento, ma ci piaceva stare attaccati. Gli strinsi il collo e, con uno scatto felino mi attirò a sé, più di quanto non lo ero di già.
La gente continuava a ballare, a scatenarsi. Avevano ognuno di loro un bicchiere diverso nelle mani. Così decisi di chiedere a Gimmy di prendermi qualcosa di forte, incredibilmente forte.
Lo bevvi d'un fiato. Era di un colore giallognolo, era forte, ma seppur mi provocò un bruciore atroce nella gola, ne bevvi un altro.
Gimmy non opporre resistenza, bevve con me.
Dopo aver finito, continuammo a ballare, sempre più vicini. Sentivo la sua erezione vicino alla mia intimità, provocandomi un immenso piacere.
Mi strusciai ancora su Gimmy, o meglio dire, sulla sua erezione, e lui mi afferrò e mi trasportò in una di quelle stanze che erano presenti nel locale. Lo lasciai fare.
Sbatté la porta, preso dall'eccitazione e si avventò sulle mie labbra.
Erano morbide, ma vogliose. Io lo ero anche, se non di più. Gli strinsi i capelli, talmente forte che a lui provocarono un immenso piacere. Mi sollevò dalle natiche e mi fece mettere dove proprio era l'erezione. Strinsi più forte le gambe in modo che fossi a stretto contatto con il suo membro.
Cominciavo a bagnarmi. Le nostre lingue si rincorrevano, come se fossero impazzite.
Gimmy mi appoggiò in uno di quei tanti scaffali e si allontanò di poco.
-Non ti allontanare, avvicinati.- Gli ordinai, ormai non controllando più la ragione, la parte razionale di me.
-Sh piccola.-Mi baciò nuovamente, con molta più passione e soprattuto furia.
Mi slacciò il reggiseno, liberandomi finalmente di quel peso che portavo.
Ancora vicina al suo membro, gli cominciai a sbottonare la camicia rossa. In quella stanza c'erano la fusione di tanti, molti colori. Diversi,ma che insieme erano incantevoli. Perfetti per quella situazione.
Si staccò dalla bocca, passando ai miei seni.
Mentre stuzzicava il capezzolo destro con la lingua, con l'altra mano stringeva l'altro seno, facendomi gemere ancora di più. Con le gambe ancora allacciate al suo bacino, lo portai vicino a me, senza avere via d'uscita. Il suo membro, in una piena erezione si scontrò violentemente con la mia intimità, facendomi bagnare più di quanto non lo fossi già.
Dopo aver tolto la camicia, lasciando intravedere i suoi pettorali, passai ai pantaloni. Cominciai a sbottonarli, con molta fatica, era forte quel bottone, cazzo. Gimmy nel frattempo mi aveva preso e mi stava trasportando verso la porta. Mi ci spinse violentemente. Riuscii a sbottonare il suoi pantaloni, giusto per poterci infilare la mia mano. Riuscii a toccare i suoi boxer che erano bagnati fradici.
-Toglili.-Ordinai,nuovamente. Mentre con una mano mi stava tenendo dal culo, per non farmi cadere, con l'altra si stava togliendo quegli odiosi pantaloni. Il mio vestito era stato precedentemente buttato. Ora ero coperta solo ed esclusivamente da un paio di mutandine a pizzo di un rosa antico. Ebbi, finalmente, la libera veduta del suo pisello. Cominciai a sfiorarlo con le dita, accorgendomi che, come le mutande, era bagnato e soprattuto rigido.
-Cazzo Sad, fammi quello che cazzo devi fare, ma sbrigati.-
Cominciai a prendere il suo membro tra le mie mani e, cominciai a stringerlo. Cazzo, era stupefacente. Cominciai a trascinare la mia mano su e giù, lentamente, per poi procedere con dei movimenti veloci ed efficaci. Mi slacciai dal suo bacino, toccando finalmente il pavimento gelido. Gimmy, preso dagli spasmi, mi guardò confuso. Lo spinsi sul letto giallo, mettendomi a cavalcioni su di lui. Strinse con dei pugni stretti le lenzuola rosso sangue, ed io cominciai l'opera. Mi piegai, quasi vogliosa, e cominciai a leccare il suo membro. Infine lo presi con le mani e me lo misi in bocca. Succhiavo, sempre più veloce. Gimmy ansimava e lo spinse ancora di più nella mia bocca.
-Continua così,piccola.-Inarcò la schiena.
Le sue gambe erano tesissime, come le sue cosce.
Succhiai finché non venne nella mia bocca. Contenta del risultato ottenuto, lasciai la presa e mi avventai sulla sua bocca. Cominciai a mordere il labbro inferiore, facendogli uscire del sangue. Lo leccai con la mia lingua, fino a quando fummo trasportati da un bacio lungo e passionale. Mi staccai dalle sue labbra,per poi passare sul suo petto. Ci lasciai dei dolci e bagnati baci, fino ad arrivare sui suoi capezzoli. Presi il capezzolo sinistro e lo strinsi tra i denti. Gimmy mi prese i capelli e li strinse forti, provocandomi ancora piacere.
Mi prese dai fianchi e capovolse la situazione, facendomi posizionare sotto di lui.
-Ora tocca a me, piccola.-
Lo lasciai fare. Mentre mi baciava, mi strinse nuovamente i miei seni. Ci lasciò svariati baci, fino a lasciarli, passando a baciarmi il ventre, fino ad arrivare sulla mia intimità.
Lasciò un bacio sull'inguine, mentre con le sue mani mi strizzava le natiche.
Cazzo, non potevo resistere ai preliminari.
-G-Gimmy.-Mi lasciai sfuggire dalla mia bocca, come una sorte di supplica. Sorrise e si avventò sul mio clitoride. Lo baciò per poi portarselo ai denti. Strinsi di più le lenzuola.
Dopo lo leccò, facendoci dei cerchi circonflessi con la lingua. Alla fine, infilò due delle sue dita. Entrò piano, e si muoveva con molta dolcezza. Gli strinsi i capelli, ora sudati.
-Cazzo Gimmy, vai più veloce.-Gli urlai. Mi avvicinai di più a lui, facendogli aumentare i movimenti.
Alle due dita fece affiancare anche il terzo, facendomi del male, ma imparagonabile al piacere che stavo provando.
Venni nelle sue dita, le leccò. Leccò la mia parte intima,come se fosse un gelato. Mentre lo faceva mi guardava negli occhi. Vedevo un luccichio nei suoi occhi, lo stesso che avrei avuto io nello stesso momento. Risalì lasciandoci vari baci lungo il ventre, passò dai seni e succhiò la pelle. Passò da collo, dalle clavicole fino ad arrivare,finalmente, sulle mie labbra. Mentre ci baciavamo, entrò di me, con uno scatto fermo.
Mi sentii libera. Entrava ed usciva molto velocemente. Prese le mie natiche facendomi aderire di più al suo fianco. Mi alzai con il busto e mi avvicinai a lui, ancora dentro di me. Ci staccammo per prendere fiato. Allacciai le mie gambe al suo fianco. Lo esortai ad alzarmi. Mi sbatté contro la porta. Rivolsi il mio viso verso il cielo,ansimando. Muovevo il mio bacino a ritmo con il suo. Si staccò, e ancora gocciolante mi invitò a sedermi accanto a lui. Ci stringemmo e, dopo esserci dati un ultimo bacio, ci addormentammo, sentendo ancora il suo membro attaccato alla mia intimità.
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I have a dream #Wattsy2018 (IN REVISIONE)
FanfictionCamminava a passi lenti,indecisi. Si sentiva oppressa in quella città sconosciuta, si sentiva sola. In quella città estranea ci viveva,ma era come se fosse invisibile. Scappava ogni volta che le si paravano davanti problemi. Scappava perché altrimen...