21.Sempre e per sempre

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Sad's pov

Da poco papà era arrivato, ubriaco, io come al solito ero seduta al solito angolo, vicino la porta. Come ogni giorno, "ammiravo" da lontano la sceneggiata che faceva. Ero da spettatrice, quasi sempre,fin quando arrivò il giorno in cui divenni protagonista del suo "splendido" film. Mio fratello rimaneva lì ,inerme, senza muovere un dito o dire semplicemente una parola, era quello che sapeva fare al meglio. Al termine della sua opera, andavo sul mio piccolo e scomodo letto, aspettando che venisse mia madre a disinfettarmi le ferite sussurandomi dolci parole. Quando terminava, mi mettevo comoda sul mio letto fingendo di dormire aspettando che Jack arrivasse ad abbracciarmi da dietro, inconsapevole che io non stessi realmente dormendo. Rimanevo sveglia finchè non sentivo le sue parole, che recitava sempre come se dovesse seguire un copione,infatti non ero del tutto sicura che provenissero dal profondo del suo cuore,se ne avesse uno:"Mi dispiace Ally,ti voglio bene". Dopo queste parole automaticamente i miei occhi si chiudevano consapevoli che il giorno dopo le sue braccia non sarebbero state più avvolte sulla mia piccola vita.

Molti ricordi assalirono la mia mente al solo contatto con le sue mani sulla mia pelle. Era da molto tempo che non mi abbracciava, mi erano mancate,mi facevano sentire protetta,anche se nel momento in cui la furia di quell'uomo si avventava su di me lui restava immobile, come se quello che stesse succedendo fosse normale, l'odiavo, ma non era un odio profondo, ma un odio che nutrivo consapevole che prima di dormire si trasformava in amore fraterno.

Dopo avermi stretta più forte avvicinandomi di più a lui mi sussurrò -Non ti lascerò più. Insieme sempre e per sempre-, e prima di addormentarmi sussurrai
-Per sempre-, con un sorriso stampato sul volto.

**

Un forte raggio solare colpì violentemente la mia pelle nera. Fui costretta a svegliarmi dato il fastidio che mi stava provocando quel raggio. Aprii leggermente gli occhi e fui sorpresa che accanto a me ci fosse Jack . Mi abbassai leggermente giusto per far combaciare le mie labbra con la guancia candida del ragazzo. Al tocco delle mie labbra lui sorrise e cominciò ad aprire gli occhi con un sorriso stampato sul suo viso.

-Buon giorno-,disse con una voce impastata dal sonno che mi fece una grande tenerezza.

-Buon giorno dormiglione. Alzati che si deve lavorare sù-,risposi io con un sorriso stampato sul volto. Anne la notte precedente volle dormire in un'altra stanza lasciandoci soli, si sentiva di troppo. La sua stanza era posta affianco da dove eravamo noi, così lasciai Jack che si sgranicchiasse ulteriormente e andai a svegliarla. Appena entrai nella stanza notai che ancora i suoi occhi erano chiusi così mi avvicinai cautamente e le diedi un bacio dicendole:
-Sveglia dormigliona-, nonostante la mia voce risultò un po' alta, lei aveva un sonno pesante così fui costretta a scuoterla un poco. Dopo il terzo tentativo cominciò a dare i primi segni di vita.

-Sad.-disse con un sussurro

-Anne dai sù , alzati che si deve lavorare-, dissi con una voce pimpante. Di rimando ottenni un'imprecazione da parte sua, così decisi di lasciarla riposare un altro po' ed io nel frattempo avrei preparato la colazione. Lasciai la stanza e scesi le scale. Le luci ancora non erano accese il che significava che ancora tutti dormivano, compresa la nonna di Niall. Quest' ultimo la notte precedente ci aveva avvisato che ci sarebbe stata la propria nonna e si era preoccupato nel pensare che ci potesse dare fastidio, ma per noi era solo un piacere incontrarla. Assorta nei miei pensieri non mi accorsi della figura che era entrata nella cucina. Di scatto mi girai facendo cadere sul pavimento bianco una goccia di tuorlo d'uovo, stavo preparando i pancakes.

-Tu devi essere uno dei tre ospiti, suppongo.- Una figura cicciottella era presente davanti a me. Indossava una veste da notte, tipico delle nonne, bianca con dei ricami blu appena sotto il collo. Non era bassa ma neanche  molto alta. Era di un'altezza media, con la schiena un po' curva e che trasmetteva una dolcezza unica. Le proprie guance erano di un colore bianco latte in cui erano presenti delle piccole macchie rosse. Aveva accennato un piccolo sorriso che mi permise di notare le grosse gengive, ormai abbandonate dai denti.

-Esattamente. Piacere Allison ma può chiamarmi Sad.-risposi io porgendole la mano. La signora anziana mi ricordava molto le amiche di mamma, sempre disponibili e sempre attente nel prottegermi dalle cattiverie dei bambini presuntuosi che si aggiravano nella città.

-Piacere Marianne ma può chiamarmi Mary. Come hai già capito sono la nonna di Niall,-la signora si presentò a sua volta mantenendo un tono dolce.

-Mi scuso se io e miei amici l' abbiamo disturbata. Oggi toglieremo il disturbo-, un filo di preoccupazione avvolse il mio corpo. Non ero mai stata una persona che stava nelle case altrui, avevo sempre il timore che potessi disturbarle.

-Ma che, per me è un piacere che voi siate qui. Stare sempre con mio nipote è un po' noioso-, la donna mi assicurò con un tono scherzoso, facendo spuntare sul mio volto un piccolo sorriso e trasmettendomi un po' di sicurezza.

Dopo aver fatto colazione io, Anne e Jack ci dirigemmo al locale con il consenso e le chiavi dateci di Niall. La mattina passò velocemente. E' stato un po' più impegnativo rispetto il giorno precedente, c'è stata un sacco di gente, sarà che si sta avvicinando il Natale. Al solo pensiero del Natale mi rattristii un po'. Avevo progettato tutto, nei minimi particolari. Avevo pensato ai regali da fare e soprattutto alla gioia che avrei provato per la prima volta.

Il destino, però, mi è venuto incontro facendomi incontrare mio fratello, questa volta per sempre.

-Che possa la fortuna essere sempre a vostro favore-

Ciao ragazze, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Commentate e votate in tante. Oggi ho voluto farvi un piccolo regalo per il Natale, spero che vi piaccia. Un bacio e all' anno prossimo.

-Ross

I have a dream #Wattsy2018 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora